La prima partita amichevole disputata dalla squadra Mani&Fuori, svolta in data 13 Maggio, ha visto vincenti le avversarie esterne giusto "per qualche punto". La squadra esterna si è presentata carica e agguerrita nonostante la pioggia delle ore precedenti. Le ragazze locali, dal canto loro, erano sostenute da un grande tifo fra le compagne, l'educatrice e le assistenti penitenziarie. Anche grazie al prezioso arbitraggio di Gaia, la partita si è protratta fino ad esaurimento energie e dall'onda dell'entusiasmo, si è continuato a giocare oltre i 5 set quando le componenti delle due squadre hanno deciso di mescolarsi amichevolmente fra loro.
Il nome del progetto “Mani &fuori” è stato preso da un termine tecnico della pallavolo: “è il colpo che si dà alla palla con l'intento di colpire le mani del muro avversario, nella parte esterna, imprimendo alla palla una rotazione a uscire, facendo così punto”. Giusta metafora per narrare come ognuno abbia bisogno delle mani degli altri per fare il proprio punto vincente e “uscirne fuori”: ogni detenuta ha bisogno dei propri familiari e amici, degli educatori come dei giudici, dei volontari e delle associazioni, ma soprattutto della società, per “uscire” dal proprio stato di detenzione e reinventarsi in qualcosa, ritornando alla quotidianità.
Lo Sport non solo come pratica disciplinante, ma anche strumento privilegiato per la trasmissione di valori e educazione alle regole, come strumento di valorizzazione di sé, di socializzazione e di autostima.
(Progetto Mani&Fuori in collaborazione con Fondazione Carisbo)"