Quindici podisti ospiti della Casa circondariale di Marassi, venti atleti delle associazioni affiliate alla Lega atletica leggera Uisp, una nutrita rappresentativa di appassionati del running colleghi della Questura, tutti insieme con una madrina d’eccezione, l’azzurra di maratona Emma Quaglia, all’ultimo allenamento prima della Stramilano di domenica, che la vedrà ai nastri di partenza come favorita assoluta. Tutti insieme al via della seconda edizione di “Vivicittà Porte Aperte”, corsa ieri a Marassi, quattro giri lungo il perimetro interno ed esterno del Carcere genovese. Prima della partenza, un minuto di silenzio per ricordare la scomparsa di un grandissimo campione, nello sport e nella vita, Pietro Mennea. Alla fine volti stanchi ma felici. A vincere è stato Yuri Scalise, che il 7 aprile sarà a correre, con alcuni compagni delle “Case Rosse” sotto le gru del porto di Voltri alla trentesima edizione di Vivicittà.
«E’ stata una grande festa di sport, una giornata emozionante, che ha testimoniato quanto per noi ‘sportpertutti’ non sia uno slogan, ma un valore per cui impegnarsi a 360° in ogni luogo per affermare in concreto il diritto alla pratica sportiva e motoria per tutti i cittadini, in qualsiasi condizione sociale e di vita si trovino» le parole di Isabella Di Grumo, presidente del Comitato Uisp di Genova, che intervenuta durante le premiazioni ha voluto anche rimarcare l’importante lavoro degli operatori sportivi Uisp che, con una grande passione, intervengono in carcere con le azioni del Progetto Ponte, strumento di rieducazione per gettare letteralmente un ponte tra carcere e territorio.
Una manifestazione, “Vivicittà Porte Aperte”, organizzata dall’Uisp di Genova in collaborazione con la Direzione della Casa circondariale di Marassi ed il Corpo della Polizia Penitenziaria, che non ha solo visto lo svolgimento della corsa podistica ma anche il Torneo di calcio a 7 diretto da un arbitro uispino che ha seguito il Corso arbitri organizzato in carcere dalla Lega calcio Uisp e vinto dalla squadra de "I Lavoranti".
Significative le parole del Direttore del Carcere di Marassi, Salvatore Mazzeo, che ha seguito l’intera manifestazione e la festa delle premiazioni, con cui è stato riconosciuto l’impegno di ogni singolo partecipante: «Ringraziamo l’Uisp, che ci aiuta a trasmettere valori. Lo sport, di per sé, è un valore che va sempre coltivato, è un valore positivo, è rispetto delle regole, lealtà. I detenuti hanno ottenuto anche ottimi risultati nell’atletica e nel calcio. Con l’Uisp insegniamo uno sport educativo, da praticare senza trucchi ed artifici per ingannare l’avversario. Vincere con lealtà: oggi lo abbiamo fatto, in maniera semplice, grazie alla partecipazione di tutti, italiani, stranieri, comunità interna, comunità esterna, c’è stata una grande integrazione, importante, che ha contribuito ad esaltare il valore dello sport».
Sportpertutti, ancora una volta, portatore di promozione di diritti e solidarietà, nessuno escluso. Un’altra bella pagina per l’Uisp genovese.
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