È tempo di immergersi nuovamente nell'universo di Sport Civico, l'innovativo progetto promosso da Uisp che rivoluziona lo sviluppo urbano in sette città italiane, attraverso l'integrazione fra attività sportiva aperta a tutte e tutti e riqualificazione degli spazi comuni. Dopo aver parlato dei progetti dei comitati territoriali di Matera, Prato e Torino, questa volta ci spostiamo in Emilia Romagna, per raccontare l’iniziativa che Uisp Reggio-Emilia sta mettendo a punto.
Il centro delle attività, in questo caso è l'Istituto Comprensivo Pertini 1, dove oltre 270 studenti e studentesse delle classi seconde medie esploreranno il legame tra riqualificazione urbana e sport, assieme a un operatore Uisp, per immaginare azioni ed eventi da realizzare dentro e fuori dalla scuola. "Abbiamo scelto di coinvolgere le classi seconde, un'età di mezzo, perchè vogliamo rendere i ragazzi e le ragazze partecipi di qualcosa che li riguarderà anche nel futuro - dice Sara Salvaterra, coordinatrice di Sport Civico per Uisp Reggio Emilia - Si tratta di un’esperienza che porta i ragazzi a riflettere sull’urbanistica della propria città, del proprio quartiere, sui luoghi accessibili alla comunità e le attività sportive che vi si possono svolgere, unendo l’educazione civica a un’attività di co-progettazione".
La scuola è situata infatti fra i quartierei Papagnocca e Rosta Nuova, nei pressi del Parco del Noce Nero. L’istituto è circondato da un’area verde, dove sono presenti aree giochi e alcuni impianti sportivi, tra cui una pista d’atletica, cui serve però un’opera di manutenzione. "Le piste sono i punti cardine delle azioni di riqualificazione - spiega Salvaterra - Stiamo anche valutando interventi di cartellonistica nel quartiere per incentivare la frequentazione del parco, oltre a inserire alcune attrezzature in più. Anche la preside della scuola è stata molto propositiva, indicando alcune aree e possibilità di intervento nella zona”.
Ma non finisce qui. Sport Civico infatti è un progetto che si basa su una solida collaborazione tra terzo settore, istituzioni e cittadini e, in questo senso, Uisp Reggio-Emilia può contare sulla partecipazione di diverse Asd affiliate e centri sociali con cui strutturare iniziative diffuse sul territorio, che riescano a raccogliere diverse fasce della popolazione. “Organizzare attività nel parco lo trasforma in un punto d’incontro per tutte e tutti. Inoltre, attraverso l'uso dei Voucher di Sport Civico, chi parteciperà alle iniziative avrà la possibilità di provare sport meno comuni, come il Taekwoondo, oppure fare ginnastica, o esercizi di attività fisica adattata”, commenta Salvaterra, sottolineando l'importanza di coinvolgere non solo i ragazzi, ma anche gli adulti e gli anziani della zona, a partire dai genitori e nonni degli studenti.
L’elemento intergenerazionale è parte integrante delle aspirazioni del progetto che Uisp Reggio-Emilia vuole sviluppare, sfruttando anche una passione condivisa sul territorio: i giochi tradizionali. “Quando organizziamo attività con giochi tradizionali, tutti si sentono coinvolti e partecipano con entusiasmo - racconta Salvaterra - Giochi da tavolo come il rimbalzino, il groviera o giochi di movimento come il lancio dei ferri di cavallo o il carrom, sono molto apprezzati da grandi e bambini. Si potrebbero organizzare allora delle attività in cui i più giovani possano partecipare magari assieme ai nonni".
L'azione di Sport Civico si inserisce in continuità con l'iniziativa Cantieri Sportivi, promossa dal Comitato Uisp di Reggio Emilia negli ultimi 10 anni. Grazie ai Cantieri Sportivi, ragazzi e ragazze del centro e dei quartieri, hanno potuto avvicinarsi alla pratica sportiva non codificata in un clima di amicizia e incontro tra persone con storie e origini diverse. “Non è stato sempre facile, ma è importante. L’ obiettivo è avere una presenza riconoscibile sul territorio come organizzazione che promuove il gioco e coinvolge le persone, trasmettendo un messaggio positivo di inclusione, ovvero che nessuno viene lasciato indietro e che la città è di tutte e tutti” commenta Salvaterra, con l’auspicio che il messaggio possa continuare a diffondersi attraverso questa nuova esperienza.