Sabato 28 settembre, a Napoli, si è tenuto il Seminario nazionale di approfondimento organizzato dall’Uisp dal titolo “Ri-generare la promozione della salute: i divari territoriali”. Tra gli altri è intervenuta, da remoto, Fiona Bull, capo dell’Unità dell’OMS per l’attività fisica, che ha evidenziato come gli obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 indichino con precisione l’importanza del benessere e della salute per tutti, e spiegano come l’attività fisica possa essere efficace per raggiungere obiettivi educativi, di parità di genere e per città sane.
“In questo modo si possono creare comunità sostenibili – ha detto Fiona Bull - Ogni movimento conta: più se ne fanno più aumentano i benefici per la salute. Questo è lo slogan della Comunità Europea. Ci sono molti modi per essere attivi: camminare, correre, ballare, andare in bicicletta e così via. Servono conoscenza e consapevolezza dell’importanza dell’attività fisica, ma per essere fisicamente attivi abbiamo bisogno di luoghi dove fare attività fisica”.
“Per far capire a livello locale, nazionale e globale, quanto sia importante praticare attività fisica – ha proseguito Bull - occorre promuovere tre macro obiettivi volti ad uno sviluppo sostenibile: copertura sanitaria universale, interventi di emergenza sanitaria, salute e benessere”. Ad oggi, le malattie non trasmissibili, come il cancro, rappresentano la principale causa di morte: il 74% della mortalità nel mondo riguarda questo tipo di patologia; ogni anno si registrano 41 milioni di morti causati dalle NCD e 17 milioni di queste sono premature (prima del 70esimo anno d’ età).
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Servono sistemi di azione collettiva a livello locale e partnership politiche e istituzionali, ma anche media che supportino le campagne per promuovere i benefici del movimento, attraverso eventi che possano spingere le persone ad essere attive. Serve anche il sostegno di investitori e supporter privati: “Le nostre parole devono essere sostenute da scelte politiche e da investimenti coerenti. L’attività fisica è un’opzione efficace per comunità sostenibili, con persone che vivono attivamente, sorridono, si divertono insieme. Abbiamo una popolazione europea mediamente sedentaria, anche se esistono forti differenze geografiche e differenze di genere. In molte regioni abbiamo un aumento della sedentarietà che negli adulti, globalmente, è arrivata al 31% e negli adolescenti all’81%. Secondo una ricerca svolta nel 2022 a livello globale, si è registrata una maggiore incidenza di inattività nelle donne dai 60 anni in su rispetto agli uomini”.
Fiona Bull a conclusione del suo intervento, ha evidenziato le azioni chiave per promuovere l’attività fisica a livello locale, nazionale e globale. “Affinché ci sia sinergia tra società e ambiente per la promozione di uno stile di vita più attivo e sano, occorre: dare linee guida chiare e definite ai governi dei singoli Paesi; allineare risorse e obiettivi; costruire una forza-lavoro più robusta; incoraggiare i datori di lavoro a sostenere e promuovere un luogo di lavoro attivo; focalizzarsi sul target femminile e sugli anziani, per una promozione sportiva consapevole ed implementare campagne di comunicazione a livello comunitario”. (A cura di Michela Mattia)
(Fonte foto: https://olympics.com/cio/olympisme-en-action/intervenants/dr-fiona-bull)