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Dalle Paralimpiadi a "Matti per il calcio", il passo è breve

La Rassegna nazionale dei Centri di salute mentale si terrà a Riccione dal 26 al 28 settembre, con squadre da tutta Italia. La lezione dell'autoironia

 

Dalle Paralimpiadi in corso di svolgimento a Parigi ci viene una grande lezione: quella dell’autoironia. I protagonisti sono loro, migliaia di atleti ed atlete che vengono da tutto il mondo con il loro pieno di umanità e di allegria. Eh sì, perché la prima sfida è la vita. Potremmo chiamarli sportivi per caso, e pensiamo alle battute e al sorriso sornione di Rigivan Ganeshamoorthy , ma anche “Matti per il calcio”, dove l’autoironia l’hanno inventata loro, persone con disagio mentale, con medici e familiari.

Spesso si è discusso anche nell'Uisp sul valore e sulla natura di questo nome "Matti per il calcio" che sin dagli anni '90 ha riunito sotto lo stesso tetto esperienze diverse che sono nate sul territorio. Sino a diventare una sorta di percorso di rabilitazione che gli psichiatri chiamarono "modello Uisp", come ci ha spiegato il dott. Vinci nel corso di una recente intervista.

La notizia è che si torna in campo, una sorta di staffetta simbolica tra Paralimpiadi e questa Rassegna nazionale dei Centri e Dipartimenti di salute mentale giunta quest'anno alla XVI edizione: "Matti per il calcio" che si svolgerà a Riccione dal 26 al 28 settembre. Calcio d'inizio ore 16 di giovedi 26 settembre allo stadio comunale di Riccione, dove verranno tracciati due campi a sette. Sono attese oltre dieci squadre con giocatori e giocatrici, che arriveranno dalle Asl di tutta Italia, composte da persone con disagio mentale, medici, infermieri, operatori sportivi e familiari. E sì perchè quì, insieme ad autoironia, l'altra parola chiave della manifestazione è "insieme", fianco a fianco, persone con e senza disabilità.

Quest'anno, tra le altre, ci saranno alcune squadre dalla presenza consolidata nel corso degli anni, come  Pionta e Arkadia-Asd Piazza Coralli di ArezzoVa Pensiero di ParmaTempesta Asl Torino 3, Percorsi Odv Pescara tanto per citarne alcuni. Ma ci saranno anche squadre al loro esordio, come Pescara 3 Abruzzo Molise ed anche i vincitori della passata edizione, Asd Terzo tempo Red Piemonte. Scenderà in campo anche Insieme per Sport Genova, che lo scorso anno partecipò in studio alla Domenica Sportiva Rai.

Si svolgeranno complessivamente circa 30 partite di calcio a 7, una dietro l’altra, nell’arco di tre giorni.
Le partite inizieranno giovedì 26 settembre, venerdì 27 settembre tutte le squadre scenderanno in campo non stop, dalla mattina alla sera. Nella mattinata di sabato 28 settembre si terranno le partite finali e le premiazioni. È in corso di realizzazione del calendario definitivo degli incontri.

“La manifestazione ha un forte radicamento territoriale – dice Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp – ed è frutto della collaborazione tra Asl, personale medico e operatori sportivi. Quest’anno c’è una dedica speciale da riservare allo psichiatra Franco Basaglia, nel centenario della nascita, il primo a capire che le malattie mentali non hanno soltanto bisogno di cure ma anche del rapporto umano e sociale che si crea con il contesto circostante, a cominciare dalle strutture e dai medici. Il calcio si è dimostrato un ottimo terreno per costruire sul campo relazioni in grado di superare disagio mentale e solitudine”.

GUARDA IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DI MATTI PER IL CALCIO 2024

Le iniziative territoriali nell’ambito del progetto Matti per il calcio si sono cominciate a radicare dal 1995, grazie ad alcune esperienze pilota che l’Uisp, in collaborazione con varie Asl, ha promosso a Torino, Roma, Parma, Genova e altre città. Dal 2006 queste iniziative locali sono diventate un evento nazionale completamente gratuito per i partecipanti: Matti per il calcio è una Rassegna nazionale di promozione sportiva e sociale che interviene sul terreno dei modelli culturali.

Matti per il calcio è, infatti, una sfida culturale prima che sportiva, che rappresenta un modo semplice per mettere insieme problema e cura: lo sport, il gioco del calcio in particolare, come terapia individuale e di gruppo per superare forme più o meno acute di disturbo mentale ma anche per riavvicinare alla socialità, al rispetto delle regole e all’assunzione di responsabilità, costruendo occasioni di inclusione sociale. (a cura di Ivano Maiorella, ha collaborato Roberto Rodio)

Foto: Antonio Marcello

Elaborazione grafica: Francesca Spanò

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