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European Youth Training Academy: tutte le strade portano a Roma

Giovani provenienti da otto paesi europei si sono incontrati per partecipare all'iniziativa formativa nell'ambito del progetto SPIN Youth

 

Dal 4 al 6 ottobre l’Uisp ha ospitato 14 giovani di età media di 22 anni provenienti da Finlandia, Irlanda, Germania, Bosnia-Erzegovina, Paesi Bassi, Austria, Italia e Portogallo, giunti a Roma per partecipare alla European Youth Training Academy.

Questa attività di formazione è una parte importante del progetto europeo SPIN Youth (Empower Diverse Youth - Build Up Youth Participation and Inclusion in Sport Organizations), supportato dal programma europeo Erasmus+ Sport e coordinato da VIDC Austria, di cui Uisp è partner insieme ad altre sei organizzazioni di altrettanti paesi europei.

Le giornate di lavoro sono state estremamente intense, si sono svolte nel centro sportivo Fulvio Bernardini di Roma e, grazie alla collaborazione fra Uisp, Camino (Germania), Huis voor Beweging (Olanda) e Federcalcio irlandese, i partecipanti hanno potuto acquisire preziose conoscenze sulla leadership, la gestione dei conflitti e la cooperazione in vari contesti di gruppo.

“Il progetto SPIN Youth si basa sul principio della “co-creazione” – spiega Stefan Belabed, coordinatore progetto Spin Youth - ovvero lo sviluppo congiunto di idee innovative verso una cultura sportiva più inclusiva e non discriminatoria. I 14 coordinatori che hanno partecipato all'Academy hanno lasciato Roma motivati ed equipaggiati con le competenze necessarie per promuovere la partecipazione di giovani con background diversi nei rispettivi Paesi. Con il supporto di gruppi di giovani di genere misto e la guida di partner di progetto esperti, possiamo abbattere le barriere e avere un impatto duraturo sull'inclusione sportiva”.

La formazione proposta è stata un mix di giochi di ruolo volti a rafforzare le competenze di leadership e gestione di un gruppo e simulazioni su come svolgere una ricerca azione, i giovani si sono messi in gioco completamente insieme ai rappresentanti dei vari partner. Un totale di 31 persone ha potuto sfruttare gli spazi offerti dall’impianto sportivo gestito dall’Uisp Roma, potendo anche sperimentare due sessioni portate avanti da Manolo Cattari, psicoterapeuta e formatore Uisp Sassari, che ha lavorato sulle paure della perdita di controllo, di spazio e sui concetti di attaccamento grazie a giochi specifici, come il calcio bendati.

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Infatti, questa attività ha voluto anche essere un approfondimento sul tema della disabilità: “Queste giornate di lavoro sono state un successo soprattutto in termini di collaborazione interorganizzativa – dice Daniela Conti, coordinatrice progetto per l’Uisp - Non è mai facile integrare modi di lavorare e metodologie di trasmissione delle conoscenze fra persone diverse, ancor di più quando usano lingue differenti. C’è stato un lungo lavoro di preparazione che ha dato i suoi frutti: la formazione è risultata essere coerente in ogni sua parte ed estremamente attrattiva per i giovani. Personalmente è stata un’esperienza che mi ha insegnato ancora una volta l’importanza e la bellezza della diversità, che mi ha fornito nuovi strumenti e idee e soprattutto che mi ha ricordato che per accogliere l’altro bisogna fare sempre un passo indietro. I lavori di gruppo dei ragazzi sono stati di grande ispirazione anche per chi, come noi, da anni lavora in questo campo: argomenti come l’attenzione alla protezione ambientale, alle barriere linguistiche, alla necessità di un maggiore coinvolgimento delle donne sono stati ampiamente sottolineati da tutte e tutti, dando vita a interessanti dibattiti”.

 “A Roma abbiamo scoperto non solo lo spirito accogliente e inclusivo dell'Uisp, ma anche il potenziale di SPIN Youth nel rivolgersi a un gruppo target che ha il potenziale per apportare un vero cambiamento alle prossime generazioni – aggiunge João Oliveira, segretario generale del Sindacato dei giocatori di calcio professionisti portoghese - I nostri coordinatori ricorderanno questa fantastica esperienza di trasformazione per il resto della loro vita”.

Nei prossimi 12 mesi i giovani partecipanti, nei rispettivi Paesi di residenza, costituiranno degli Youth Panel per sviluppare idee tese a migliorare la partecipazione allo sport dei giovani di età compresa tra i 17 e i 27 anni provenienti da contesti diversi (migrazione, rifugiati, minoranze etniche), lavoreranno inoltre a elaborare i propri piani d'azione e realizzarli in eventi pilota durante la Settimana europea dello sport 2025. L’Uisp sta cercando sul territorio giovani con queste caratteristiche per poterli inserire nel gruppo di lavoro che si sta creando, per candidarti clicca qui. Per ulteriori informazioni sul progetto clicca qui. (Daniela Conti, Responsabile Politiche per l’Interculturalità e la Cooperazione)

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