“Come riciclare le cattedrali nel deserto”: è questo il titolo della rubrica di Alias, il settimanale del Manifesto, che oggi - sabato 22 dicembre - si occupa di una piscina ecosostenibile gestita dall’Uisp a Salisano, in provincia di Rieti. L’articolo è firmato da Pasquale Coccia e il titolo è “La piscina alternativa strappata alla speculazione – Il Robin Hood della pOlisportiva Sherwood”.
"Un tuffo in piscina pagato a peso d’oro fino alla bancarotta - si legge - Nella Val di Sarsa, gli abitanti di un piccolo centro in provincia di Rieti, Salisano, hanno pagato a caro prezzo le manie di protagonismo di qualche assessore allo sport…La piscina, dopo varie gestioni ha finito per chiudere ed è rimasta inattiva per un anno, con buona pace dei fondi pubblici, mal amministrati. “Una cattedrale nel deserto, costruita per accogliere un’utenza minima – si indigna Sergio Barbadoro, presidente della Polisportiva Sherwood dell’uisp di Rieti – il cui costo di gestione era di 7-8.000 euro al mese, un centinaio all’anno. Dopo essere passata di mano in mano attraverso varie gestioni fallimentari l’abbiamo presa noi e grazie ad un mutuo a tassi agevolati concessoci dal Credito sportivo abbiamo fatto la scelta dell’ecosostenibilità, istallando i pannelli fotovoltaici e un impianto ecosostenibile di cogenerazione che brucia olio vegetale prodotto da semi di girasole o altri semi vegetali, i quali hanno un buon potere calorifero e ci consentono di produrre corrente elettrica, contestualmente all’acqua calda, sufficienti a produrre energia per il riscaldamento della piscina. Una soluzione alternativa rispetto agli impianti alimentati in maniera tradizionale , che permette di recuperare tutto il calore prodotto in eccesso il quale, a differenza degli impianti a gasolio, non finisce per essere disperso, bensì vuene trasformato in ulteriore energia che vendiamo all’Enel."
"Una scelta ambientale e gestionale attenta quella dell’Uisp di Salisano, guidata da Sergio Barbadoro che di professione fa l’insegnante di chimica in un istituto superiore e che l’esperienza della piscina l’ha portato a diventare un bravo economista, attento non solo a fare i conti ma anche al sociale e pronto ad incentivare politiche ambientali e diminuire le emissioni di anidride carbonica: coloro che raggiungono la piscina a bordo di una sola auto, con un minimo di tre persone, meglio se cinque, hanno diritto ad uno sconto del 20 % sul costo della quota mensile".
"L’Uisp che oltre ad avere bravi dirigenti è attenta alle politiche del territorio perché lo sport sia davvero un’occasione per tutti, stipula contratti individuali per l’ingresso in piscina: “Grazie ai rispermi di getione che ci derivano dall’impiego di energia alternativa – continua Barbadoro – stipuliamo contratti di particolare favore per gli operai che sono in cassa integrazione e persone che sono disoccupate. Con meno di cento euro consentiamo di frequentare la piscina tutto l’anno. Ascoltiamo le loro storie e sulla base di ciò che ci dicono scegliamo le soluzioni migliori per loro. La piscina è diventata un punto di riferimento anche per ragazzi difficili che ci vengono segnalati dai servizi sociali”.