Nazionale

Il viaggio nelle disuguaglianze svolto dal Gruppo Crc

Il Gruppo, di cui fa parte anche l'Uisp, ha pubblicato il documento: "Regioni al centro. Un viaggio nelle disuguaglianze territoriali"

 

Il Gruppo di lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Gruppo CRC), di cui fa parte anche l'Uisp, ha presentao il documento Regioni al centro. Un viaggio nelle disuguaglianze territoriali per promuovere i diritti di bambine, bambini e adolescenti, nato a partire dalla terza edizione del rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – I dati regione per regione”, per orientare riflessioni, politiche e interventi concreti a sostegno dei diritti delle persone di minore età in Italia. Il documento è frutto di un percorso fatto quest’anno in 17 regioni italiane (Bologna, Palermo, Firenze, Napoli, Bari, Udine, Genova, Reggio Calabria, Trento, Ancona, Mestre, Perugia, Milano, Torino, Campobasso, Cagliari e Roma), reso possibile dalla passione e dedizione delle associazioni e dei loro referenti locali che vi hanno lavorato. L'Uisp nazionale è stata tra le 18 associazioni che hanno organizzato gli eventi di presentazione: il 16 giugno scorso, infatti, il rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia - I dati regione per regione” è stato presentato a Cagliari, presso la sala Transatlantico del Consiglio regionale, nel corso di un evento organizzato dall'Uisp. Durante la presentazione, la Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza Carla Puligheddu, insieme al presidente dell'assemblea Piero Comandini, hanno sottolineato i dati allarmanti emersi dal report. Arianna Saulini di Save The Children Italia ha illustrato la situazione attuale, evidenziando un quadro preoccupante per l'isola: aumento della povertà, servizi inadeguati, elevata dispersione scolastica e una diminuzione costante della natalità.

In quell'occasione è intervenuta anche Loredana Barra, presidente Uisp Sardegna, facendo leva nel suo discorso su alcuni dei punti critici evidenziati dal report. Ha introdotto il suo discorso invitando i presenti empatizzare con i diretti interessati: “Oggi parleremo dei diritti delle piccole persone, di quelle luci che dovrebbero accompagnare il cammino e illuminarlo; ma per capire profondamente questo dobbiamo cercare di immedesimarci, e immaginare  per un attimo di essere un bambino o una bambina che vive in Sardegna e appartiene a quel 32,9% di minori che vivono in povertà relativa, come si evince dal rapporto (un dato superiore di 10,7 punti rispetto alla media nazionale)”.

Dal viaggio di quest'anno nasce Regioni al centro: un viaggio nelle disuguaglianze territoriali per promuovere i diritti di bambine, bambini e adolescenti, un “diario di bordo” che valorizza le riflessioni emerse nei 17 incontri regionali e le mette in relazione con i dati contenuti nel Rapporto Regionale. Le schede narrative restituiscono la ricchezza delle esperienze e dei confronti emersi nei territori, mentre le sezioni tematiche – arricchite da contributi di esperte ed esperti – offrono chiavi di lettura trasversali dei dati contenuti in ciascun raggruppamento tematico. L’obiettivo è ampliare la rete delle persone coinvolte nella riflessione e fornire strumenti per decisioni politiche più informate e orientate ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

La forza di questo documento risiede nella capacità di unire le evidenze statistiche alle esperienze dei territori, creando un collegamento indispensabile tra dati, pratiche e politiche. Il percorso regionale ha rinnovato l’impegno del Network nel promuovere un lavoro comune tra istituzioni, società civile e comunità locali, con l’obiettivo di contrastare le disuguaglianze territoriali e rendere esigibili su tutto il territorio nazionale i diritti delle persone di minore età. Il documento “diario di bordo” rappresenta così un tassello fondamentale di questo impegno: una mappa condivisa da cui partire per costruire risposte più eque, partecipate e orientate alla piena attuazione dei diritti riconosciuti nella Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC).

 

La prossima edizione del Rapporto regionale dovrebbe essere nel 2027, sempre che nel frattempo non si riesca a promuovere l’attivazione di un meccanismo pubblico che, anche per il tramite degli Osservatori regionali, sia in grado di produrre e rendere pubblici dati disaggregati per i minorenni, e su base regionale, comparabili e con cadenza regolare. (Fonte: Gruppo Crc)