Nazionale

L'Uisp alle Regioni: lo sport ha valore sociale e va sostenuto

Dalle Uisp di Veneto, Umbria e Trentino nuovi appelli appelli alle istituzioni per il supporto alle associazioni e società sportive di base

 

E' arrivato il via libera alla ripresa degli allenamenti individuali e dell’attività motoria, dopo due mesi di stop, ma lo sport sociale registra come sul resto regni ancora totale incertezza su tempi e modalità. “L’associazionismo di promozione sociale, quello di prossimità, vicino alle famiglie, ai territori, ai quartieri delle città, alle aree interne, alle comunità, sta pagando più di tutti le conseguenze di questa crisi - afferma Stefano Rumori, presidente Uisp Umbria - occorre un sostegno da parte delle istituzioni a tutti i livelli, dal Governo centrale alle Regioni e agli Enti locali, non solo nell'emergenza, ma con una proiezione di lungo respiro, dilazionata nel tempo, per promuovere la ripartenza di questo mondo”. 

“Come Uisp ci facciamo portavoce di tutto quell’universo fatto di piccole e medie realtà sportive che stanno vivendo una situazione pesantissima, con il blocco di ogni campionato e manifestazione. L'Uisp si è impegnata a mantenere un contatto con i propri tesserati con la campagna social “La palestra è la nostra casa”, con tutorial e video di attività per grandi e bambini. Oltre a promuovere la pratica motoria e sportiva ai cittadini di tutte le età, occorre gestire l’impatto economico di questa situazione sulle società sportive e su coloro che in esse lavorano. Abbiamo rassicurazioni dal Governo che con il nuovo Decreto ci saranno ulteriori risorse per estendere il bonus per i collaboratori sportivi e per ampliarne la platea, ma non basta. Pensiamo poi alle attività svolte con gli animali, come i centri ippici, le attività cinofile ed altre, in questo caso anche i nostri amici a quattro zampe sono state costretti a “subire” gli effetti del virus e del blocco imposto a noi umani riguardo la nostra libera circolazione, non potendo avere quelle cure e quelle attenzioni necessarie per il loro benessere psico-fisico che è parte integrante dell’esperienza sportiva vissuta insieme. Potranno ora gli operatori e tutti coloro che sono impegnati nelle attività con impiego di animali dare loro l’assistenza quotidiana e le cure di cui hanno bisogno?”. 

“Poi ci sono i costi di gestione che restano, gli affitti, i canoni di locazione, le utenze e i tributi locali delle palestre e dei centri sportivi al chiuso che ancora non possono riaprire - prosegue Rumori - E gli impianti all’aperto? Potremo tornare a gestire, ad esempio, le nostre piscine scoperte? E cosa ne sarà dei centri estivi per bambini e ragazzi? Cosa potrà colmare quel vuoto che si verrà a creare dopo la fine della scuola che, seppure a distanza e tra mille difficoltà, ha in parte impegnato finora i nostri figli?”. 

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L'allarme per le necessità dello sport di base unisce tutto il Paese: “Lo sport per tutti chiede di essere considerato e aiutato - dice Claudia Rutka, presidente Uisp Veneto che, assieme agli altri enti di promozione sportiva del Veneto, ha inoltrato una lettera aperta al presidente della Regione Veneto Luca Zaia - Abbiamo la necessità di trovare forme e modi di allenamento che rispettino le norme generali che saranno emanate anche in seguito, o la possibilità di far partire i centri estivi, o di prorogare le scadenze dei bandi di finanziamento per lo sport, o, come Uisp (che in Veneto conta su 60.000 iscritti, 10% del totale di tutte le Eps n.d.a.) sempre in prima linea su questo aspetto impegnati in attività con la terza età in collaborazione con le Ulss territoriali, pensare alle persone anziane e al loro interesse alla salute e al benessere dopo mesi di inattività. Ma non solo, dovremmo anche affrontare i problemi legati alla gestione delle sedi sociali. Non sono strutture che possano reggersi da sole, soprattutto quando l’attività è chiusa. E le spese peseranno inevitabilmente sulla ripartenza. Perché siamo tutti d’accordo sul ripartire, ma lo si faccia con criterio, senza colpi di testa e prendendo iniziative sbagliate, consapevoli del fatto che anche l’utenza ha bisogno di sapersi al sicuro e la riapertura non può e non deve essere condizionata dalla sola scelta economica". Su questi temi Paolo Peratoner, dirigente Uisp Venezia, è intervenuto recentemente in una diretta Facebook dalla pagina Tg Plus Sport GUARDA IL VIDEO "Noi stiamo ripartendo secondo le ordinanze della Regione e le indicazioni del Dpcm - ha detto Peratoner - ma chiediamo alle istituzioni che si facciano carico delle spese fisse e di sanificazione perchè rischiamo che molte associazioni non ce la facciano a ripartire con le prioprie risorse". 

Dal Veneto al Trentino: l'Uisp, insieme ad altre associazioni di promozione sportiva, ha inviato all'assessore allo sport della Provincia, un Documento contenente una serie di proposte per uscire dalla crisi, rilanciare il mondo dello sport, promuovere sani stili di vita e contrastare la sedentarietà, "con l'obiettivo di permettere un progressivo riavvio delle attività, nel pieno rispetto della salute collettiva".

"Le nostre organizzazioni, che nel complesso in Trentino contano oltre ventimila soci, circa 300 asd/ssd affiliate e decine di progetti svolti ogni anno per promuovere lo sport e l’attività motoria e contrastare la sedentarietà, sono alcune delle colonne portanti del movimento sportivo: sport di base, dilettantistico e amatoriale, ma anche sport per tutti, a tutte le età, senza discriminazioni e per il superamento delle disuguaglianze - si legge nel documento - In questa fase, non siamo rimasti fermi: nonostante le difficoltà, abbiamo continuato a lavorare per dare supporto e consulenza alle associazioni affiliate, abbiamo tentato di tutelare i nostri dipendenti e collaboratori, e abbiamo portato avanti attività a distanza, utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione, per tenere alta l’attenzione della popolazione sull’importanza del movimento e del mantenimento di corretti stili di vita, soprattutto in questo periodo di isolamento forzato".

Il documento contiene anche alcune proposte concrete di intervento a favore dello sport sociale: convocazione della Conferenza provinciale per lo sport, per l’elaborazione di proposte condivise; contributi a sostegno del funzionamento delle Federazioni, Enti di promozione sportiva e discipline sportive associate; contributi a sostegno dell’attività dilettantistica giovanile; contributi per progetti di promozione dell'attività motoria; voucher dedicati alle famiglie per l’accesso alle attività sportive; interventi per messa in sicurezza e sanificazione delle strutture dedicate all’attività sportiva. 

Una road map per lo sport: è la richiesta contenuta nella lettera che l’Uisp Emilia Romagna ha firmato insieme a Coni, Centro italiano paralimpico e principali enti di promozione sportiva della Regione e indirizzata a Stefano Bonaccini, governatore regionale che, anche per il secondo mandato, ha tenuto per sé la delega allo Sport. I promotori della missiva hanno disegnato una road map per la ripresa strutturata in 7 punti: CLICCA QUI per approfondire. 

Stesso grido d’allarme è giunto, dall'Uisp Piemonte che, in una nota congiunta con altre associazioni di promozione sportiva, ha sollecitato un incontro con l'assessore allo sport della Regione Piemonte per discutere le sorti dello sport di base. Nella nota, gli Enti di promozione sportiva scrivono che è importante e indispensabile la sinergia tra i diversi enti locali, in particolare in un momento come questo in cui la collaborazione è fondamentale per trovare risorse e giuste priorità, nella destinazione delle stesse. Per leggere il comunicato integrale CLICCA QUI. L'Uisp Piemonte, con la portavoce del Forum del terzo settore regionale Anna Dimascio, fa parte delle organizzazioni sociali che si sono rivolte alla Regione per chiedere "attenzione alle istituzioni per salvaguardare la rete di protezione sociale e il terzo settore che favorisce aggregazione e cittadinanza attiva. Il patrimonio dei circoli associativi va messo in sicurezza". All'appello ha risposto l'assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino, che promette interventi a sostegno. GUARDA IL VIDEO con il servizio del TgR Rai Piemonte(Fonti: Uisp Umbria, Uisp Trentino, Uisp Veneto, Uisp Emilia Romagna, Uisp Piemonte)

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