Nazionale

Mettiamoci in gioco: il contributo Uisp alla campagna

Le organizzazioni aderenti rilanciano dopo le polemiche dei giorni scorsi. F.De Meo: "C'è molto da fare, informare, sensibilizzare"

La campagna Mettiamoci in gioco, della quale fa parte anche l'Uisp, rilancia e supera in positivo le polemiche degli ultimi giorni. Il protocollo siglato con Confindustria è stato ritirato. Questo il commento di Fabrizio De Meo, responsabile Uisp politiche sociali e rappresentante Uisp nella campagna: "Si rilancia in positivo sulle azioni di sensibilizzazione e si dialoga con tutti i soggetti interessati a fare qualcosa per una nuova legge sul gioco d'azzardo. E' importante attivare le reti territoriali e lo faremo con il lancio di una grande campagna di comunicazione e di mobilitazione nazionale, da dicembre. C'è molto da fare, soprattutto sul fronte politico, sia territoriale sia nazionale".

"Il protocollo con Confindustria non ha aiutato il perseguimento dei fini prefissati e va dunque accantonato. Errori e ingenuità sul protocollo non fermano la Campagna". Così in una nota, il cartello di associazioni "Mettiamoci in gioco" annunciano una nuova iniziativa di sensibilizzazione sul gioco d'azzardo. Il comitato promotore della campagna e le organizzazioni, tra le quali l'Uisp, "riconfermano la loro fiducia al portavoce della campagna, don Armando Zappolini, che ha condotto l'interlocuzione con Confindustria, insieme agli altri sette delegati dal Comitato promotore e gli esprimono la loro solidarietà per il violento e ingiustificato attacco personale di cui è stato oggetto".

La vicenda del protocollo, "mossa esclusivamente dall'intenzione di limitare i rischi del gioco d'azzardo nell'attuale contesto normativo", spiega la nota, per il comitato promotore ha dato luogo a "incomprensioni e polemiche" che tuttavia "non giustificano la vera e propria opera di denigrazione che la Campagna nel suo complesso e il portavoce don Armando Zappolini hanno dovuto subire". Per il Comitato promotore, inoltre, "le posizioni espresse dalla Campagna non sono in alcun modo mutate in seguito all’interlocuzione avviata con Confindustria - spiega la nota -, in particolare sulla questione del gioco legale, un fenomeno assai problematico per le dimensioni e le modalità assunte, e più in generale sulla regolamentazione e sul contrasto alla diffusione del fenomeno, come già indicato nel proprio documento con i 14 punti di proposta, che resta il punto di riferimento fondamentale per tutti coloro che aderiscono alla Campagna".

Per il comitato promotore, c'è ancora molto da fare, soprattutto sul fronte politico. Di qui la decisione, spiega la nota della campagna, di continuare a far sentire la propria voce con una campagna di comunicazione nazionale sui rischi del gioco d'azzardo.  Un'iniziativa, spiega la campagna, i cui contenuti erano già stati definiti prima dell'estate, che coinvolgerà tutte le organizzazioni che aderiscono alla Campagna, sia a livello nazionale che locale  per contrastare i messaggi illusori delle "vincite facili" e favorendo occasioni di incontro e di scambio con istituzioni, reti associative, sindacati, cittadini per contrastare la diffusione del gioco d'azzardo. "Il Comitato promotore ha deciso di continuare la discussione e il confronto con tutte le forze politiche e sociali per cercare di estendere il consenso sulle sue posizioni. In questo senso il protocollo con Confindustria non ha aiutato il perseguimento dei fini prefissati e va dunque accantonato, fermo restando il dialogo e la ricerca del consenso con tutti i soggetti politici e sociali per arrivare a un sistema di regolazione e cura moderno ed efficace per tutta la società".

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