Nazionale

Nasim e Sina, quando la montagna è metafora di vita

Al via il corso di formazione Uisp Piemonte per tecnici. Parla la scalatrice e attivista iraniana Nasim Eshqi, docente del corso

 

Uisp Piemonte ha avviato un nuovo corso di formazione nazionale per tecnici che devono occuparsi di arrampicata sportiva, siti naturali, strutture artificiali e boulder.

La prima lezione, introdotta dal responsabile nazionale della formazione montagna Uisp e responsabile del Settore di attività in Piemonte, Ermanno Pizzoglio, è stata una piacevole sorpresa con la presenza di Nasim Eshqi (nella foto) e Sina Heidari due esponenti che danno voce in Europa alle donne iraniane, per combattere il regime di quel Paese.

Nasim, dopo l’ultima escursione sulle Alpi, ha deciso di non tornare più a Teheran, dove è nata e cresciuta, di restare in Europa, protetta con discrezione dalla comunità degli alpinisti.

Nasim Eshqi, quarant’anni e una vita ad arrampicare, ha deciso di svelarsi, e di mettere a disposizione degli attivisti il suo profilo Instagram “per diventare la voce degli iraniani che vogliono il cambio di regime”.

Per anni Nasim ha avuto una doppia vita. In montagna seguiva le sue leggi, quelle che l’hanno resa libera, senza costrizioni né hijab da indossare. In città invece era obbligata a rispettare quelle della Repubblica islamica per sopravvivere. Sin da ragazzina, quando si allenava di nascosto dalla famiglia nella pratica delle arti marziali: “Mi sono rifiutata di partecipare a una competizione internazionale di kickboxing per non indossare il velo. Non volevo essere usata dal regime”. E così, 17 anni fa, ha trovato la sua strada. Su una parete, appesa a una roccia. Con lei, il suo compagno, Sina Heidari, anche lui alpinista.

Quando ho iniziato ad arrampicare, c’erano solo cinque donne che praticavano free climbing. La montagna è una metafora della vita, non ci si può tirare indietro dicendo che non è possibile andare avanti. Niente è impossibile. Se trovi un ostacolo, devi imparare a superarlo”, dice. “Se un sentiero si chiude, ne apri un altro. La montagna ti permette di superare limiti, debolezze, esplorare te stessa, capire chi sei”.

Ad accogliere Nasim e Sina, anche la responsabile della formazione e vicepresidente nazionale Patrizia Alfano e il responsabile nazionale Montagna Uisp Sebastiano Lopes.

In questa occasione è stato presentato il corso Uisp, come parte di un grande progetto culturale, di "sport insegnato bene”, fatto di valori e persone, ed è stato ribadito quanto lo sport possa essere importante nella lotta per la libertà, l’emancipazione e l’affermazione dei diritti.

Con questa convinzione, Uisp nata 75 anni fa esattamente nello stesso anno della Costituzione, si accinge a celebrare in tutta Italia il 25 aprile con centinaia di tornei, gare e incontri. (Fonte: ufficio stampa Uisp Piemonte)