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Peace Games Uisp: il punto sui progetti in Bosnia

Dal 25 al 29 gennaio Peace Games, l'ong dell'Uisp, ha organizzato una missione in Bosnia Erzegovina, dove da anni svolge attività di cooperazione e solidarietà. La spedizione, diretta nelle città di Mostar e Zenica, era composta da Daniele Borghi, presidente di Peace Games e da Giulia Stacul, di Peace Games Uisp Friuli Venezia Giulia.
Lo scopo della missione era monitorare due progetti attivi sul territorio, in particolare la costruzione del "Secondo giardino dell'amicizia" a Mostar ed il progetto "Giochi in rete", che ha coinvolto realtà locali serbe, bosniache e croate nella creazione di una rete di associazioni attive nel campo ludico educativo.

Durante il viaggio in Bosnia, Peace Games ha dovuto affrontare anche le criticità di questi due specifici progetti. La costruzione del "Giardino" era infatti ferma da molti anni, nonostante già nel 2004 Peace Games avesse anticipato il 50% dei fondi da impiegare per i lavori. Daniele Borghi - intervistato da Vittorio Martone dell'Uisp Emilia Romagna, illustra i recenti e positivi sviluppi: "Durante il nostro soggiorno abbiamo incontrato la direttrice dei lavori e la segretaria generale del comune che hanno fissato agli inizi di aprile il termine per l'inaugurazione".
Anche Giochi in Rete ha riscontrato qualche difficoltà, nella parte di costruzione della rete interculturale attorno allo strumento gioco: "L'obiettivo finale del progetto nella sua prima fase - continua Borghi - era la costituzione di un'associazione nazionale che si occupasse di gioco ed educazione e potesse relazionarsi alla Uisp. Questo non è successo poiché, oltre a problemi di natura economica, si è capito che non è ancora percorribile la strada dell'associazione unitaria".

"Adesso, per impegnare le restanti risorse a disposizione del progetto e rilanciare le azioni abbiamo cercato di capire come potremmo strutturare il prossimo anno di attività. Dopo un incontro a Zenica, nel cuore della Bosnia, ci siamo lasciati con diversi compiti da svolgere: loro si occuperanno di verificare sul territorio le disponibilità delle aziende e delle amministrazioni locali a cofinanziare la parte finale del progetto; noi verificheremo invece la possibilità di coinvolgere l'Unione Europea e altre regioni italiane. Lo scopo finale è sempre quello di continuare a promuovere il gioco con le attività dei ludobus nelle scuole e tra le associazioni, cercando di far comprendere la sua importanza nelle politiche istituzionali".
(L.M.)