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Queerfit: a Bologna con l'Uisp il fitness è per tutti

Tornano i corsi per persone transgender, queer e non binarie. Parlano Paola Paltretti e Manuela Claysset

 

Il corso di fitness più colorato e inclusivo si trova a Bologna, nella palestra Orizzonte benessere, quartiere San Donato/San Vitale: ogni sabato dalle 15.30 alle 16.30 con QueerFit è possibile praticare attività fisica a ritmo di musica con persone transgender, queer e non binarie. L’Uisp Bologna e Gruppo Trans, infatti, sono pronte ad accogliere tutti e tutte per praticare attività fisica insieme, celebrando la diversità e pluralità di corpi e identità in armonia con la body positivity. 

Il progetto, nato dalla collaborazione tra le due organizzazioni, invita ad accettare e amare il proprio corpo e quello degli altri, valorizzando le potenzialità della pratica sportiva come mezzo per educare al rispetto delle reciproche differenze.

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Il corso è nato prima della pandemia, dopo la pausa forzata legata al covid ora è pronto a ripartire. “La palestra Orizzonte benessere che ospita il corso è gestita dall’Uisp - spiega Paola Paltretti, presidente Uisp Bologna - ospita una sala per lezioni di cardiofitness e una sala con le macchine. Grazie ai rapporti con il Gruppo Trans, abbiamo deciso di mettere a loro disposizione uno spazio gratuito, dando vita ad un’esperienza unica: ogni settimana, grazie al tesseramento Alias previsto dall’Uisp, possono usufruire di una lezione dedicata e di spazi genderless, da vivere in completa libertà e serenità. I tesserati Alias che partecipano sono stati accolti con grande semplicità, anche grazie al lavoro di formazione e sensibilizzazione svolto con i nostri operatori. Anche con i soci si è creato subito un clima di accoglienza, che ha agevolato la partecipazione e la prosecuzione dell’iniziativa negli anni”.

Grazie alla collaborazione tra Uisp e Gruppo Trans è nato uno spazio libero da stereotipi e dalla logica della performance, senza sguardi giudicanti sul corpo. “QueerFit si inserisce nel percorso di collaborazione e confronto instaurato con Gruppo Trans - dice Manuela Claysset, responsabile politiche di genere e diritti Uisp - che ci ha sempre sollecitati su determinati argomenti, a partire dal tesseramento Alias, aiutandoci ad affrontare problematiche che hanno portato a sviluppare nuovi progetti e iniziative. Grazie alla disponibilità dell’Uisp Bologna, poi, è nata questa buona pratica che ha raccolto molto interesse: per noi è l’esempio di come lo sport debba crescere, aprirsi, essere uno spazio libero, in cui permettere alle persone di essere sé stesse, con i propri corpi e le proprie identità, tante differenze che sono un valore”.

Il tesseramento Alias è una risposta importante per riconoscere il percorso e le difficoltà che le persone transessuali vivono nella nostra società, grazie a cui i soci Uisp trovano una risposta adeguata alle loro necessità, senza aspettare il cambio dei documenti. Il progetto è nato grazie alle sollecitazioni e al confronto con il Gruppo Trans, che ha evidenziato alcune esigenze, da cui è emersa la risposta del tesseramento Alias, realizzato grazie al broker assicurativo Marsh e con la consulenza della Rete Lenford, avvocatura diritti persone LGBTI.

Sui temi dei diritti e delle pari opportunità l’Uisp sta costruendo percorsi importanti - prosegue Claysset - aumenta il coinvolgimento dei Comitati e cresce l’attenzione, anche grazie ai progetti condotti con realtà diverse, come accade con i Centri antiviolenza nel contrasto alla violenza di genere. Sono esperienze concrete e utili che si sviluppano in particolare in quei territori in cui è possibile reperire risorse, come accade in Emilia Romagna grazie alla legge 6/2014: nata per sostenere esperienze contro la violenza sulle donne, da questa annualità prevede fondi anche a favore di interventi per la comunità LGBTQ+. In effetti per noi si tratta dello stesso impegno, quello per i diritti: anche la Carta europea dei diritti delle donne nello sport contiene delle raccomandazioni contro le discriminazioni legate all’identità di genere”. 

In Emilia Romagna il lavoro sui diritti e contro le discriminazioni sta proseguendo con il progetto "Differenze in gioco - Sport libera tutt*", che coinvolge diversi territori della Regione con associazioni LGBTQ+ e Arcigay, in un lavoro di confronto che va oltre le giornate di sensibilizzazione, dando vita ad attività sportive ma anche seminari di approfondimento e di studio sulle varie tematiche. (Elena Fiorani)

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