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Seminario sul Turismo Sociale e Sostenibile "Turismo, quali scelte?" - Candelo

Turismo, quali Scelte? Seminario sul turismo sociale sostenibile

Si è svolto in data 16 Novembre 2008 il seminario sul turismo sociale sostenibile organizzato da UISP con il patrocinio del Comune di Candelo, comune turistico del Biellese famoso per il suo borgo medievale inserito tra i Borghi più belli d'Italia.
Durante il seminario "Turismo, quali scelte?" si è analizzato a fondo l'argomento grazie all'intervento di docenti universitari, presidenti Leghe UISP provenienti da tutta Italia e del Presidente Nazionale dell'Unione Italiana Sport per Tutti.
La Sala degli Affreschi, sita nelle vicinanze del Borgo Medievale del Ricetto di Candelo, ha accolto i partecipanti nel suo classico splendore rendendo così ancora più piacevole la giornata in cui i lavori sono iniziati alle ore 9 con la presentazione di Ermanno Pizzoglio, Presidente Comitato UISP di Biella e moderatore del dibattito, e sono terminati con le conclusioni del Presidente Nazionale UISP, Filippo Fossati. L'apertura del dibattito da parte di Pizzoglio porta immediatamente ai saluti delle autorità: dapprima Mariella Biollino Sindaco di Candelo e successivamente Marco Cassisa, in sostituzione di Davide Bazzini Assessore alla Tutela Ambientale e Cooperazione della Provincia di Biella, ringraziano gli astanti per la presenza e rinnovano la volontà delle strutture che rappresentano a lavorare per rendere il turismo meno pesante da sopportare per l'ambiente circostante.
L'introduzione al seminario porta la firma di Bruno Chiavacci, Responsabile settore turismo UISP e Presidente Lega Sci, che dapprima riassume brevemente chi è e come opera UISP e successivamente fornisce un primo assaggio di quelli che saranno le tematiche della giornata.
I primi a prendere la parola sono il Prof. Marco Aime e la Dott.sa Anna Cossetta dell'Università di Genova. Il Professor Aime porta l'esempio della valle del Khumbu in Nepal nella quale il turismo creato dai numerosi alpinisti provenienti da tutto il mondo, ha provocato non solamente un proliferare di immondizia nella valle, ma ha avuto anche un aspetto sociale e culturale non indifferente a causa degli introiti generati dalle continue escursioni che affollano la valle durante l'anno.
La Dott.sa Cossetta fa notare quanto l'etichetta "turismo sociale sostenibile" sia relativamente giovane, essendo risalente a circa una quindicina d'anni fa e ricorda che per sua stessa definizione il turismo dovrebbe essere concepito con una visione quasi pedagogica, e non unicamente con l'obbiettivo di visitare più posti possibili, ma anche -e soprattutto- con l'intenzione di conoscere ed incontrare persone per confrontarsi, conoscersi e migliorare il proprio essere. In sintonia con quanto appena espresso, viene resa pubblica una proposta dell'Università di Genova che vorrebbe portare alla creazione di un progetto che permetta di fare turismo nel Benin, vivendo con gli abitanti del posto.
Le prime esperienze riportate nel seminario sono quelle della Lega Montagna Toscana attraverso la voce della Dott.sa Elena Abatemaggio e di Sara Fontani che hanno spiegato, anche attraverso la proiezione di una presentazione il progetto Bus Trekking, già attivo per la provincia di Firenze. L'idea di coniugare semplici escursioni con la possibilità di raggiungere il luogo di partenza utilizzando i mezzi pubblici si dimostra una soluzione vincente per fare del semplice trekking in compagnia con un impatto estremamente ridotto sulla natura. I dettagli delle escursioni e tutte le informazioni necessarie per essere parte attiva di questa iniziativa sono ora raccolti in una guida ottimamente strutturata il cui compito principale è indubbiamente quello di diffondere il più capillarmente possibile questa attività con l'augurio che anche in altre zone d'Italia si cerchi di proseguire con progetti di questo tipo.
Sempre in tema di montagna l'intervento successivo di Maurizio Scilla, in rappresentanza della UISP di Biella, porta a conoscenza degli intervenuti che anche le corse degli skyrunner, che potrebbero sembrare esenti da "incompatibilità" ambientali hanno necessità di essere regolamentate. Il ritrovo di bicchieri di plastica e di altri involucri lungo i percorsi del "Challenge 8000" svolto sulle montagne Biellesi ha fatto si che venisse stilato per l'edizione 2009 un nuovo regolamento legato alla sostenibilità ambientale. Alcuni punti chiave di quello che sarà il challenge del nuovo anno saranno il trasporto a dorso di mulo, e non tramite elicottero, dei materiali necessari per i punti di ristoro, l'utilizzo di bicchieri di alluminio, e non più di plastica, che verranno forniti agli skyrunner insieme ad un moschettone per agganciarli al proprio abbigliamento e consentire così l'utilizzo di un unico bicchiere per ogni partecipante e la riduzione -si spera- di materiale abbandonato lungo il percorso.
Dai monti all'acqua per introdurre Enrico Maestrelli, Presidente della Lega Attività subacquee che spiega come la Lega UISP sia impegnata in Sicilia nel mantenimento di alcune fasce di mare come relittari tenuti costantemente sotto controllo. In tema di turismo sociale viene portato l'esempio delle immersioni nei ghiacci in laghi d'alta quota in Trentino; a queste giornate di immersioni partecipano, oltre agli italiani, anche austriaci e tedeschi che sì utilizzano teleferiche o mezzi d'ausilio costruiti dall'uomo, ma giungono al lago in cui avverrà l'immersione portandosi sempre l'attrezzatura in spalla evitando così di dover utilizzare mezzi meccanici per l'ultima parte di tragitto. Maestrelli chiude il suo intervento mettendo in evidenza come le attività subacquee siano fattibili anche da persone diversamente abili in quanto, viene sottolineato, "l'acqua, come elemento base della natura, permette a queste persone di essere come noi. Di muoversi e comportarsi come chiunque di noi."
Dopo il passaggio delle iniziative della Lega attività subacquee si torna a parlare di montagna con Stefano Dati, della Lega Montagna Campana. Stefano è da anni ormai impegnato nel recupero dei ragazzi difficili della periferia di Napoli; insegnante di educazione fisica per sua volontà in tutte le scuole della periferia di Napoli, con il progetto "Adotta un rifugio", acquisisce ed abilita a sede UISP un rifugio sulla Sila. Proprio da questo rifugio passa il progetto di reintegrazione di ragazzi difficili nella società attraverso iniziative che in primo luogo hanno il compito di riavvicinarli alla natura ed al lavoro di gruppo.
Ancora montagna e questa volta a prendere la parola è Daniele Gho della Lega Montagna Alessandria che sottolinea come la sinergia UISP/aree protette della provincia e del WWF abbia portato a degli ottimi risultati in termini di promozione del territorio alessandrino e di salvaguardia dello stesso. Proprio in termini di salvaguardia del territorio la Lega Montagna Alessandria è stata tra le parti attive nel recupero del Parco del Bosco delle Sorti che da potenziale discarica si è trasformata in pochi anni in zona recuperata nella quasi totalità e ad oggi fruibile da parte di coloro che vogliono passare una giornata a contatto con la natura.
Non più di montagne italiane,ma di America Latina si va a discutere con Marcello, in rappresentanza del progetto Mato Grosso ed in sostituzione di Ernesto Maggioni, impossibilitato a raggiungere Candelo per l'occasione.
L' Operazione Mato Grosso è oggi un movimento che propone l'educazione dei giovani attraverso il lavoro gratuito per i più poveri in alcuni paesi dell'America Latina. Per mezzo del lavoro, i giovani intraprendono una strada che li porta a scoprire ed acquisire valori fondamentali per la loro vita: la fatica, il dare senza voler nulla in cambio, la coerenza tra le parole e la vita, lo spirito di gruppo, il rispetto e la collaborazione verso gli altri, la sensibilità e l'attenzione ai problemi dei più poveri. A sostenere le attività svolte dai volontari nelle missioni provvedono numerosi gruppi di giovani ed adulti che, in Italia, si riuniscono e lavorano per raccogliere i fondi necessari. Le attività delle diverse missioni in Perù, Ecuador, Brasile e Bolivia sono realizzate grazie ai campi di lavoro, alle attività dei gruppi ed alla carità di gente generosa. In America Latina ci sono numerose spedizioni dove i volontari realizzano attività nel campo educativo, religioso, sanitario, agricolo e sociale in generale.
Per l'ultimo intervento della giornata si torna in "Casa UISP" con Daniele Borghi, dei Peace Games di UISP; Peace Games è l'Organizzazione non governativa creata dalla UISP nel 1990 per promuovere e sostenere le iniziative di aiuto umanitario e di cooperazione allo sviluppo, che i Comitati territoriali e le Leghe realizzano nei Paesi del Sud del mondo e dell'Est europeo. La missione di Peace Games è quella di valorizzare le potenzialità dello sport come strumento di crescita e di aggregazione al servizio delle società in via di sviluppo. I progetti realizzati e quelli in fase di preparazione propongono le attività sportive come veicolo di comunicazione e di convivenza nelle realtà lacerate da conflitti o come strumento di integrazione e di supporto ai processi educativi in atto nei Paesi in via di sviluppo. In questo senso si rivolge alle fasce tradizionalmente deboli come bambini, disabili o anziani, ma soprattutto ai giovani in quanto soggetti ricettivi in grado di moltiplicare e trasmettere messaggi positivi. In collaborazione con i partner dei Paesi destinatari, si opera nella formazione degli operatori locali, nell'animazione, nella ristrutturazione e allestimento di spazi sportivi e ludici e di centri di aggregazione sociale. Nei Paesi in situazione di emergenza si interviene anche con la riabilitazione di strutture ed edifici e con la distribuzione di beni di prima necessità.
L'ultimo intervento, come da programma, avrebbe dovuto essere tenuto da Santino Cannavò, Presidente Nazionale Lega Montagna e Responsabile Settore Ambiente e Sostenibilità, che purtroppo per motivi famigliari non ha potuto presenziare al seminario. Si è pertanto passati immediatamente alla conclusione dei lavori affidata al Presidente Nazionale UISP, Filippo Fossati.
Il presidente Fossati sottolinea come nella giornata appena conclusa si sia lavorato sull'aspetto "bello" della missione UISP. Viene ricordato che UISP si è sempre posta negli anni come un motore per far si che l'aspetto ecologico del turismo possa essere portato avanti da chiunque lo pratichi semplicemente facendo maggiore attenzione all'ambiente circostante ed al sistema sociale che su di esso si basa. Tutti gli esempi esposti dalle varie Leghe UISP sono l'esempio pratico di ciò che UISP ha sempre cercato di fare e che vuole portare avanti ancora oggi; forse proprio in questi anni, mai come prima, si deve prendere in considerazione la necessità di attuare politiche di sostenibilità del turismo ad ogni suo livello a prescindere che questo significhi unicamente spostare persone, interagire con gente e luoghi.