"Da alcuni anni stiamo assistendo ad un processo di desportivizzazione dello sport e contemporaneamente ad una sportivizzazione della società. L’attività motoria non è più vista come un ambito marginale della quotidianità, magari reclusa dentro il tema olimpico, dell’agonismo o della ricreazione, bensì come uno strumento che pone il corpo con la sua attività psichica e fisica, al centro di specifiche politiche settoriali, che vanno ben oltre l’ambito prettamente sportivo (...)"
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