Nazionale

Tiziano Pesce su Radio InBlu: "Vogliamo mondiali sostenibili"

Il presidente Uisp a Radio InBlu sui Mondiali di calcio in Qatar, auspica riforme che vincolino i grandi eventi al rispetto dei diritti

 

Il presidente nazionale Uisp Tiziano Pesce è stato ospite sabato 26 novembre di Ugo Scali, nel corso della sua trasmissione mattutina "Buongiorno sportivo", su Radio InBlu, per parlare dei Mondiali di calcio in Qatar, ricordando l'importanza di mantenere un vincolo fra sport e diritti, anche per evitare fenomeni di sportwashing. "Sembra che in nome dei soldi tutto possa passare in secondo piano, dai costi ambientali e sociali fino ad arrivare ai diritti civili e umani direi fondamentali - ha detto Pesce, commentando la situazione - Noi lo abbiamo detto assieme ad Arci in un comunicato congiunto: senza diritti non chiamatelo gioco, e neppure sport!". (LEGGI L'ARTICOLO)

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Si è parlato dunque di lanciare messaggi attraverso lo sport, veri messaggi di solidarietà, smarcandosi dalla pratica nota come sportwashing, ovvero la strategia usata da stati o governi che sfruttano lo sport per rendere moderna la propria immagine e far distogliere lo sguardo dalla pessima situazione dei diritti umani nel proprio paese. Il presidente nazionale Uisp ha voluto ricordare l'impegno di tutte le Ong e associazioni, Uisp compresa, che hanno denunciato la situazione già nel 2010, quando il Mondiale fu assegnato al Qatar e che hanno continuato a mantenere alta l'attenzione sui diritti attraverso lo sport. "Lo abbiamo fatto anche nelle scorse settimane in occasione della Partita della parità e del rispetto con tante amiche e tanti amici, l'Associazione Italiana calciatori, Amnesty International, Usigrai, Assist, Sport4Society. Una partita dedicata soprattutto alla popolazione iraniana, alle donne dell'Iran".

Pesce ha evidenziato positivamente il ruolo dei media durante questi Mondiali, un lavorodi informazione che deve servire, oltre che a denunciare, a promuovere dei cambiamenti reali: "Il Governo e le istituzioni anche sportive internazionali, a partire dal Comitato Olimpico internazionale, dovranno porre un'attenzione diversa verso i prossimi appuntamenti sportivi mondiali", ha detto Pesce, ricordando anche il ruolo che l'Europa può avere. Infatti: "Il Parlamento europeo si è espresso in questi giorni, approvando una risoluzione che tiene alta l'attenzione su quello che è accaduto in Qatar ma soprattutto, ha esortato le grandi Federazioni calcistiche come la Germania, la Francia, la Spagna, nonché il nostro Paese, a esercitare maggiore pressione sulla FIFA affinchè ci sia impegno per realizzare anche riforme importanti". Una delle richieste è quella di procedure chiare e democratiche per l'assegnazione dei Mondiali, diversamente da quanto fatto nel caso del Qatar, nonchè un vincolo fermo sui diritti per questo genere di eventi: "Applicare in maniera rigorosa il rispetto dei diritti umani, criteri di sostenibilità a 360°, non solo ambientale ed  economica, per i Paesi che si candidano ad ospitare i Mondiali". (LEGGI L'ARTICOLO)

Guardando all'Italia, Pesce ha sottolineato come lo sport, e in questo caso il calcio, debba essere considerato anche per il forte legame con la vita delle persone, ricordando anche l'intervento del ministro Abodi durante l'informativa davanti alle camere congiunte, di fronte alle proposte per spalmare i debiti delle società di Serie A: "Il ministro è intervenuto in maniera molto chiara e  più che condivisibile dicendo che ci sono una dimensione sociale dello sport ed una dimensione industriale. Lo sport, anche il calcio di Serie A fa parte del sistema Paese". (A cura di Lorenzo Boffa)

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