È stato presentato lunedì 19 settembre, presso la sala stampa di Palazzo Malvezzi a Bologna, il progetto “SportPerTutti” cui Uisp Emilia-Romagna ha aderito sin da subito, in una sinergia creata da Uisp Nazionale con il coinvolgimento di 26 Comitati territoriali Uisp, insieme ad altri soggetti del terzo settore, Università e reti associative. Il progetto è finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. L’idea è quella di una rete di collaborazioni e iniziative per sostenere l’accessibilità all’attività sportiva e per valorizzare il ruolo dello sport nel processo di riattivazione socio-economica post Covid-19. Nella conferenza stampa è stato presentato il progetto promosso dall'Uisp regionale che prevede la realizzazione in particolare dell'azione “Uisp4sustainability”, nell’Area Metropolitana di Bologna, con la Polisportiva Masi nel Comune di Casalecchio di Reno. Si tratta di azioni per promuovere mobilità sostenibile casa-impianti sportivi attraverso analisi curate dalla Simurg Ricerche.
"Il progetto ‘SportPerTutti’ si pone l’obiettivo di rafforzare le reti di iniziative e di collaborazioni sul territorio per sostenere l’accessibilità alla pratica sportiva – racconta Enrico Balestra, presidente Uisp Emilia-Romagna – Un perimetro in cui sono comprese tutte le azioni più avanzate dell'Uisp a livello nazionale, regionale e territoriale, sperando che possano diventare un modello per lo sport del futuro a tutto tondo. Non solo agonismo o gare, ma anche mobilità, ambiente, sviluppo per realizzare una società più sostenibile e resiliente dopo le crisi cui è stata sottoposta negli ultimi due anni".
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"Sugli impianti sportivi c’è da lavorare – ha dichiarato Roberta Li Calzi, assessora allo sport del comune di Bologna – e sullo sport in linea generale bisogna seguire esempi virtuosi come quelli del progetto SportPerTutti che comprendono vari aspetti della vita sociale che finalmente si parlano". Con lei Simona Larghetti, consigliera comunale con delega alla mobilità, ha messo a fuoco come "sia importante non dividere la pratica sportiva da altri ambiti quotidiani, uscendo dall’idea di prendere l’auto per andare a correre sul tapis roulant. Il lavoro Uisp va in questa direzione perché è in primo luogo educazione alla pratica sportiva".
Vincenzo Manco, responsabile Uisp nazionale per il terzo settore, ha sottolineato come la richiesta sia quella di "destinare le risorse UE 2021-27 anche su sport e attività fisica, oltre che sull’implementazioni delle reti nel terzo settore". Dopo di lui si è passati a parlare più dettagliatamente del progetto SportPerTutti. Matteo Ruggeri, assessore allo Sport del Comune di Casalecchio di Reno ha raccontato di come "a Casalecchio il tema dello sport per tutti, accessibile sia per persone con difficoltà economiche che motorie, è un tema centrale e il Comune si sta muovendo in tal senso promuovendo percorsi ciclopedonali che vadano dal centro di Casalecchio agli impianti. Una tematica che può sembrare banale, ma è importante dal punto di vista logistico, è dove tenere i borsoni. Potrà far sorridere, ma è necessario trovare una soluzione comoda che risolva questo problema".
Daniele Mirani, responsabile Simurg Ricerche, ha snocciolato alcuni dati: "Gli spostamenti generano il 25% di gas serra. Il 37% degli spostamenti avvengono per motivi di lavoro e studio, un altro 37% per il tempo libero tra cui rientra quello verso gli impianti sportivi. La ragione di tale inquinamento è che la maggior parte di questi spostamenti avviene tramite mezzi “sbagliati”, cioè mezzi privati come auto o moto. L'Uisp promuove progetti che mettano al centro la sostenibilità ambientale non solo perché la questione ambientale è centrale nelle agende politiche nazionali ed europee, ma anche perché dalla mobilità sostenibile deriva l’eguaglianza sociale. Gli spostamenti in bici e a piedi, infatti, sono tra i meno costosi, e incentivandoli si riducono le discriminazioni all’accesso allo sport per motivi di reddito". Infine Andrea Ventura, presidente della Polisportiva Masi: "Siamo un’associazione di 6500 associati, con circa 25 attività differenti. Quando ci hanno proposto il progetto abbiamo accettato con entusiasmo perché ci abbiamo visto la possibilità di coinvolgere in un altro modo i nostri associati. Dare spazio a progetti come questo, che stimolano gli spostamenti con modalità diverse, a piedi, in bici o con i mezzi pubblici, è un modo per educare e cambiare la mobilità". (Fonte: redazione Uisp Emilia Romagna)