Dal 20 al 22 luglio la casa circondariale Lorusso e Cotugno ha ospitato il torneo di chiusura del progetto della Sda Pallavolo Uisp Piemonte, che ha coinvolto per un paio di mesi le detenute con attività che sono iniziate proprio l’8 marzo, giorno della festa della donna. Il triangolare, che ha visto in campo anche squadre composte da atlete di società sportive Uisp, è stato vinto dalle ragazze esterne per 2 a 1. Ma le ragazze della Casa circondariale hanno dimostrato carattere, determinazione e di aver imparato i fondamentali della disciplina, con un arrivederci all’autunno. Nei prossimi mesi, infatti, si lavorerà per dare continuità al progetto e offrire l’opportunità per una partecipazione ad un vero campionato.
L’iniziativa promuove la pratica dell’attività motoria come strumento per la formazione e l’educazione, che insegna il rispetto delle regole e la socializzazione. La pallavolo è uno degli sport di squadra per eccellenza, dove si limitano i contatti fisici e dove non c’è molto spazio per gli individualismi, l’intera squadra vince e perde insieme.
Per chi vive la reclusione, la libertà può essere anche un fazzoletto di cemento. Un campo da gioco all’aperto, dove una palla che due squadre fanno rimbalzare sopra la rete, è un modo per sospendere virtualmente la condizione di prigionia, oltre a cementare quel senso di gruppo e di fiducia nei propri mezzi. E così è stato per l’appuntamento settimanale del lunedì, che ha coinvolto dodici detenute e molte atlete provenienti da società affiliate Uisp, coordinate dalla responsabile regionale volley Uisp, Giulia Giordano e dalle due allenatrici, Caterina Fantini e Lucrezia Elia. L’esperienza è stata entusiasmante per tutte perchè lo sport azzera le distanze sociali, i vissuti, gli errori, e l’importante è giocare. (Redazione Uisp Torino)