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Uisp Roma: sport e tutela ambientale sulle sponde del Tevere

Il 1 maggio le banchine del fiume sono diventate lo sfondo delle proposte di sport sociale organizzate dall’Uisp. Parlano G. Di Girolami e G. Russo

 

Nonostante la pioggia, protagonista di buona parte della mattinata, mille sportivi hanno scelto di trascorrere il loro primo maggio sul Tevere insieme alla Uisp Roma, contribuendo a tenere desta l'attenzione sullo stato del principale fiume cittadino e delle proprie banchine. Da Ponte Umberto a Ponte Umberto, 10 chilometri che rendono Vivifiume un evento suggestivo e sempre molto partecipato, come la prova non competitiva, con arrivo all'Isola Tiberina e rientro nella zona d'arrivo in battello. La manifestazione è stata organizzata con il contributo dell'ASD Rifondazione Podistica. Diciotto equipaggi, 144 atleti in totale, si sono contesi la Coppa Anellone di canottaggio: oltre agli atleti in gara, sono scesi in acqua anche equipaggi composti dai ragazzi della Special Olympics.

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“Questa manifestazione è un contenitore che l’Uisp di Roma ha iniziato a costruire nel 2012 inserendo al suo interno una serie di attività che si possono fare intorno al fiume o sopra al fiume – ha detto Gianluca Di Girolami, presidente Uisp Roma – Vivifiume è ovviamente la nostra punta di diamante perché fa vivere un pezzo di città, il Tevere a Roma, che solitamente è abbandonato, dimenticato o emarginato. Con la nostra manifestazione, che ci costa molti sforzi organizzativi, vogliamo dimostrare che lo sport, il movimento e il gioco sono tutt’oggi degli strumenti straordinari per cambiare la città e migliorarla. Questi appuntamenti sono fondamentali per dare un senso a un ente di promozione come il nostro, perché dimostra che possiamo stare dento la città e dentro il movimento sportivo, raccontando qualcosa di peculiare”.

Altra grande protagonista della giornata è stata la Discesa internazionale del Tevere: sono stati oltre duecento, in canoa, in sup, in bici o a piedi, infine, i partecipanti all'edizione numero trentanove, partita il 25 aprile da Città di Castello e giunta a Roma sotto Castel Sant'Angelo al termine della mattinata. Un cammino suggestivo, che ha unito sport, tutela del fiume e cultura e che si è conclusone nel tratto più bello del corso romano del Tevere.

“Un evento internazionale, più conosciuto all'estero che in Italia – commenta Gianni Russo, responsabile sport d’acquaviva Uisp - Città fluviale per eccellenza, che attraverso lo sport recupera la memoria identitaria di un suo luogo storico che la caratterizza e ne ha fondato la storia". 

Più di cento partecipanti, in bici ed in canoa, hanno partecipato alla tappa finale della Discesa, partita dal Circolo magistrati della Corte dei Conti a nord della città che ha percorso il fiume Tevere fino a Ponte Marconi. Tra i partecipanti anche molti atleti stranieri, provenienti da Regno Unito, Canada, Austria, Germania, Grecia. Lungo il percorso della discesa, iniziata in Umbria il 25 aprile, sono stati affrontati temi quali alimentazione biologica e produzioni locali, l'importanza dei “Siti natura 2000” e delle aree protette per la conservazione della biodiversità, lo sport come mezzo di vita all'interno della natura.

Le attività dell'Acquaviva Uisp proseguiranno con il  1° Raduno Uisp Acquaviva 2018 sul Sesia per kayak e canadese. Sabato e domenica 5 e 6 maggio è prevista la discesa del tratto classico di gara del Sesia (da sotto Balmuccia a Baraggiolo) e della sezione Varallo-Doccio. Sono previsti workshop gratuiti per  avanzati e per principianti organizzato da istruttori qualificati UISP. (a cura di Elena Fiorani)