Verso il 25 aprile: le iniziative e le proposte Uisp per celebrare la Festa della Liberazione in sicurezza, al fianco dell'Anpi e delle organizzazioni antifasciste
Nella giornata dell’anniversario della Liberazione l'Uisp rinnova il suo impegno al fianco dell'Anpi e delle organizzazioni democratiche e antifasciste italiane. L'Uisp promuoverà iniziative sportive diffuse sul territorio nazionale, compatibilmente con le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, in completa sicurezza.
E’ il secondo anno in cui siamo costretti a limitare le iniziative in presenza, per evitare gli assembramenti, ma questa volta c’è uno spiraglio di ottimismo che ci fa guardare alla data del 25 aprile come all’ultimo giorno di restrizioni totali, in attesa delle riaperture controllate che partiranno dalla settimana successiva. Per questo la Festa della Liberazione 2021 sarà probabilmente ricordata come una nuova Liberazione per il nostro Paese, dopo oltre un anno di chiusure e limitazioni. Lo scorso anno l’Uisp nazionale realizzò una diretta Facebook che vide tra gli ospiti Adelmo Cervi, figlio di Aldo, terzogenito dei sette fratelli Cervi trucidati dai fascisti nel 1943, lo storico Sergio Giuntini, il giornalista Marco Pastonesi, in cui fu evidenziato come le radici dell’Uisp siano sempre state innervate nei valori della Liberazione, della democrazia, dell’antifascismo e dell’antirazzismo
In quest’anno così particolare l’Uisp non rinuncia a celebrare l’importante ricorrenza della Liberazione attraverso lo sport sociale e per tutti, con iniziative in presenza nel rispetto dei protocolli, ed eventi on line o a partecipazione individuale. Torna il Meeting della Liberazione Uisp di atletica leggera: diverse le città che ospiteranno la manifestazione, tra queste Siena, ovviamente con un programma ridotto e a porte chiuse. Appuntamento domenica 25 aprile al Campo scuola Renzo Corsi di Siena per il tradizionale evento di apertura della stagione in pista dell’atletica leggera senese. L’Uisp Atletica Siena, organizzatrice della manifestazione, organizza il Meeting da oltre venti anni, in questa data fondamentale per la democrazia italiana. A differenza del passato, per ottemperare ai severi protocolli sanitari, il Meeting della Liberazione vedrà un programma ridotto, ma sempre ricco di molte gare: la mattina, a partire dalle 9.30, le categorie cadetti (under 16) e il pomeriggio, dalle 14, le categorie assolute (dagli allievi fino ai seniores). Il Meeting della Liberazione si svolgerà a “porte chiuse”, pertanto solo atleti, tecnici, dirigenti, giudici in numero limitato, e scaglionati secondo le gare in programma, potranno accedere all’impianto di via Avignone. Anche a Roma il Meeting della Liberazione si terrà e sarà rivolto alle categorie giovanili. Si correrà nell’impianto Stella polare di Ostia.
Sempre a Roma, confermata la Pedalata della Liberazione, organizzata dall’Uisp Roma insieme ad altre organizzazioni della Capitale. Non potendo svolgere una pedalata di gruppo né tanto meno creare assembramenti nei luoghi cardine della memoria, verrà proposto un percorso composto da una serie di tappe da poter raggiungere pedalando singolarmente o in piccoli gruppi. In ogni punto segnato sulla mappa che verrà pubblicata sul sito della Uisp Roma e sui canali social dell'evento, i ciclisti troveranno un QR Code che consentirà di visionare, tramite smartphone, una scheda riportante i fatti accaduti o le testimonianze dei luoghi.
E’, invece, un’occasione di approfondimento e memoria quella proposta dal Settore di attività montagna Uisp Piemonte con “Montagne resistenti”: una serata dedicata alle resistenze in montagna, attraverso la storia, da Fra Dolcino alla fine della seconda Guerra Mondiale, con uno sguardo rivolto al presente e al futuro. Giovedì 22 aprile si parlerà di persone, nomi conosciuti e gente comune, ma comunque straordinaria, che per far valere i diritti e la libertà di tutti ha lottato e vissuto le montagne. Relatori della serata saranno Ivana Novello, Ermanno Pizzoglio, Franco Casalino, Silvio Santi, Mirko Grlj e Valeria Tonella che si sono alternati con brevi interventi monografici. L’evento è organizzato da Compagni di Cordata, gruppo culturale di Uisp Montagna Piemonte.
GUARDA IL TRAILER con l’intervento di Ermanno Pizzoglio
“Un fiore al partigiano” è l’iniziativa proposta a Voghera da quindici associazioni tra cui l’Uisp Pavia: una celebrazione solo virtuale, con un evento che sarà trasmesso sui canali social delle associazioni dalle 17 del 25 aprile. Per l’occasione sarà prodotto un video realizzato con letture “resistenti” sui luoghi della memoria partigiana di Voghera: Sacrario dei Partigiani (cimitero), monumento ai caduti a Torremenapace (di fronte alla chiesa), pietra d’inciampo dedicata a Jacopo Dentici (Liceo Grattoni in Via Don Minzoni), casa di Ferruccio Parri (Corso XXVII Marzo), Biblioteca Ricottiana (a ricordo di Franco Antonicelli) e il Castello Visconteo (luogo di prigionia di partigiani). Gli organizzatori hanno pensato anche a come coinvolgere i cittadini, per non rinunciare a questo momento. Chi vuole potrà portare tra le ore 8 e le 19 di domenica 25 aprile, un fiore in uno dei luoghi della memoria menzionati e condividere le foto per dare vita ad un grande “Poster della Liberazione”.
A Reggio Calabria l’Uisp sarà al fianco della neonata sezione ANPI “Ruggero Condò”, per una serie di iniziative civili e culturali, che proseguiranno fino al 26 aprile. In programma la lettura di toccanti missive inviate da antifascisti condannati a morte ai propri cari in prossimità del patibolo; il seminario sul tema del “femminismo intersezionale, animato da accademici ed esperti; la rivisitazione e rivitalizzazione dei canti della tradizione partigiana, interpretati da artisti locali; la distribuzione della Costituzione italiana nelle scuole, con la chiara finalità di educare le nuove generazioni ai valori della nostra Carta fondamentale nata dalla Resistenza antifascista, e il contestuale appello alle istituzioni a prendere un impegno per concretizzarne i contenuti, sia nell’immediato che nel programmare l’azione amministrativa.
In occasione della Festa della Liberazione, l'Uisp Bergamo ricorda Giuseppe Marcarini, coraggioso calciatore bergamasco la cui carriera fu bruscamente interrotta dall’avvento del nazifascismo. Giuseppe Marcarini nasce a Bergamo il 14 ottobre 1922, e ancora bambino resta orfano di entrambi i genitori. Una zia materna lo accoglie nella sua casa: nel 1942 è chiamato alle armi e inviato al distretto di Trieste. Beppino ha una passione: il calcio. Ancora oggi i suoi compaesani lo ricordano come una promessa del pallone, con il giovane che parteciperà anche al campionato durante il servizio militare. Il 9 settembre 1943, dopo l’armistizio, è fatto prigioniero dei nazisti insieme ai suoi commilitoni a Poggioreale del Carso. Inviato in Germania rifiuta l’adesione alla guerra nazifascista e l’arruolamento nell’esercito del Reich. E’ così che Beppino entra nell’universo dei campi di concentramento. A luglio 1945, a guerra finita, potrà finalmente tornare a casa: gli anni di prigionia hanno però minato il suo fisico e Beppino, malato di tubercolosi, muore il 24 giugno 1946 a 24 anni. Senza giocare a calcio, mai più. Nel 2015, in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione, l’Uisp Bergamo aveva “adottato” il dossier di Giuseppe Marcarini, un approfondimento realizzato dagli studiosi dell’Isrec, insieme ad altre 18 figure di protagonisti dell’antifascismo bergamasco.