Uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o di infermità (OMS, 1948)
Nel documento finale La Carta di Ottawa ci fornisce una definizione più elaborato di promozione della salute: La promozione della salute è il processo che conferisce alle popolazioni i mezzi per assicurare un maggior controllo sul loro livello di salute e migliorarlo. Questo modo di procedere deriva da un concetto che definisce la salute come la misura in cui un gruppo o un individuo possono, da un lato, realizzare le proprie ambizioni e soddisfare i propri bisogni e dall’altro, evolversi con l’ambiente o adattarsi a questo. La salute è dunque percepita come risorsa della vita quotidiana e non come il fine della vita: è un concetto positivo che mette in valore le risorse sociali e individuali, come le capacità fisiche. Così, la promozione della salute non è legata soltanto al settore sanitario: supera gli stili di vita per mirare al benessere.
La dimensione globale della salute e la rilevanza dell’attività fisica hanno trovato una ulteriore conferma nella dichiarazione di Bangkok (sesta conferenza della Società internazionale per l’attività fisica e la salute International Society for Physical activity and Health - ISPAH). Infatti i delegati di settantadue paesi, principalmente dell’Asia e dell’Europa, hanno sottoscritto una nuova dichiarazione di consenso sull’importanza della promozione dell’attività fisica per la prevenzione delle malattie non trasmissibili e la promozione della salute globale.
La nuova Dichiarazione di Bangkok pone anche l’attenzione sulle potenzialità della promozione dell’attività fisica per il conseguimento di otto dei diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile, assegnati dalle Nazioni Unite a tutti i Paesi per il 2030, ovvero:
Questa Dichiarazione completa i principi e le azioni della Carta di Toronto per l'attività fisica che è nata come strumento di advocacy per la promozione di uno stile di vita attivo e sostenibile per tutti.
In questo contesto Internazionale UISP si colloca come soggetto promotore di politiche e azioni per la salvaguardia, tutela, sviluppo di sani stili di vita perché la sua mission è, da sempre, rivolta al benessere globale della persona. Per cui si prende cura dell’individuo non solo dal punto di vista fisico ma anche relazionale e psicosociale.
Il Comitato Regionale UiISP Toscana attraverso il settore Stili di vita collabora con la Regione Toscana che già da tempo,lavora in un'ottica di forte integrazione delle politiche sanitarie e sociali. In questa direzione può essere reinterpretata e valorizzata quella caratteristica del modello toscano che consiste nella centralità del territorio, che significa alleanza virtuosa tra istituzioni locali, amministrazioni sanitarie, associazioni, volontariato e privato sociale. Queste alleanze dovranno favorire il confronto e lo scambio reciproco di saperi e competenze con l’obiettivo di una progettualità condivisa con linguaggi comuni con ruoli differenti ma responsabilità precise.
Punto di arrivo delle nostre azioni dovrà essere quello di ridurre le disuguaglianze a livello di salute, a livello culturale, a livello di inclusione sociale.
Il protocollo firmato con la Regione Toscana il 14/04/2016 rientra pienamente in queste politiche andando a promuovere corretti stili di vita nell’ infanzia, in adolescenza e nei luoghi di lavoro dando vita ai rispettivi progetti:
Laboratori Bambini in movimento
Ragazzinsieme
WHP – salute nei luoghi di lavoro