
Un’asd Uisp come punto di partenza per il futuro, anche il più inaspettato. È la storia di Anita Terzaghi, giovane varesina che sta facendo della propria passione per il circo una vera e propria professione, frequentando a Torino la Flic, una scuola circense di alto livello.
Tutto è iniziato da Kabum, asd Uisp che a Varese da qualche anno ha portato i colori del circo. Giocoleria, tessuti aerei e altre discipline attinenti alle arti circensi sono il punto di partenza e il cuore delle attività di una giovane asd che offre corsi di differenti livelli e campi estivi per i più piccoli. A portare avanti tutto secondo valori Uisp dello sport per tutti è Alessandra Pessina, dirigente Uisp di lungo corso.
Anita è arrivata a Kabum come “semplice” allieva. Inizia a seguire i corsi legati a giocoleria ed acrobatica, «ma alla fine ero sempre lì» dice ridendo. Così la vita di Anita inizia a tingersi con i colori del circo: studia al Liceo delle Scienze Umane a Bisuschio, lavora qualche ora in un bar vicino casa, e da allieva diventa collaboratrice di Alessandra, aiutandola con i campi estivi per gestire i bambini e insegnare loro i rudimenti di giocoleria e delle altre discipline.
Alla fine del liceo, arriva il momento della scelta per il futuro: cosa fare dopo la maturità? Un’università sembrerebbe il percorso più logico, ma che facoltà scegliere? Anita ci pensa un po’, ma non ha molti dubbi: vuole approfondire le arti circensi. Così inizia un periodo durissimo: prepara la maturità, continua a lavorare al bar, frequenta lo Spazio Kabum, e nel frattempo si informa sulle scuole circensi che le permetterebbero di pensare un futuro con la propria passione. E scopre così che la Flic, una delle scuole italiane più quotate per questo tipo di formazione, apre delle audizioni nel mese di luglio. Dopo l’orale della maturità ha solo tre giorni per preparare il provino, ma ad Anita bastano: si presenta, e viene scelta.
Ora la sua vita è quella di una studentessa fuori sede, ma le sue materie non prevedono molti libri, ma molte ore in palestra: «La mia specialità è il verticalismo – racconta – ma non vengono trascurate le altre discipline “pratiche”, dall’acrobatica alla giocoleria, passando per danza classica e contemporanea. Anche qualche ora di storia del circo non manca». E nel futuro si vede già in giro per l’Europa, al seguito di compagnie circensi.
La folgorazione sulla strada del circo per Anita ha molto a che fare con lo sport per tutti: «Crescendo ho sempre fatto sport: judo, nuoto, pallavolo. Per ultima, ginnastica artistica. Mi piaceva molto, ma quello che mi pesava davvero era l’agonismo spesso esasperato che si respira già da piccoli in certi ambienti. Non faceva per me. Nel circo con i valori Uisp, dove al centro di tutto c’è l’espressione corporea e non la gara, ho trovato la mia dimensione». E tutti le auguriamo che diventi anche una vera professione.
Chiara Frangi – redazione Uisp Varese
