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Pesaro Urbino

No ai furbetti dello sport. E nemmeno ad accuse generiche

L'Uisp scrive al presidente del Coni: chiediamo e pratichiamo correttezza. Non siamo più disposti a sopportare generalizzazioni gratuite

 

Ci risiamo. L’Uisp lo ha denunciato un mese e mezzo fa: “No ai furbetti dello sport” e neppure a chi prova a intorbidire le acque rispetto alle disposizioni del governo e ai Dpcm. L’Uisp ribadisce che “Il diritto allo sport di base e per tutti lo si difende rispettando le norme e nello stesso tempo rivendicando la pari dignità e le pari opportunità”.

Il presidente nazionale Uisp, Vincenzo Manco, nel pomeriggio di oggi ha inviato una lettera al presidente del Coni, Giovanni Malagò: ”Sono venuto a conoscenza di lettere che sono state poste alla tua conoscenza da parte di alcune Federazioni Sportive, che denuncerebbero comportamenti non corretti, tenuti da Enti di Promozione Sportiva e legati alle previsioni del nuovo DPCM che consente lo svolgimento di attività sportive "di livello agonistico e di preminente interesse nazionale". 

“Ci tengo innanzitutto a sottolineare che la Uisp si è sempre comportata in modo coerente rispetto alle attività che abbiamo sottoposto al provvedimento del Coni, assumendosi responsabilità spesso dolorose nei confronti delle nostre affiliate. Piuttosto, abbiamo assistito ad interventi di Federazioni Sportive che hanno assunto decisioni che portavano a dichiarare di interesse nazionale attività che onestamente si fa molta fatica ad immaginare che possano essere considerate come tali. Forse perché le stesse Federazioni ritengono a prescindere di avere un diritto ed una autonomia esclusivi in tal senso. 

“Inoltre vorrei invitarti a chiedere in via formale alle stesse Federazioni che denunciano comportamenti non corretti e non coerenti con le norme da parte degli Eps, di specificare bene di chi si tratta, anche se ciò dovesse riguardare la stessa Uisp, in modo da mettere tutti nelle condizioni di conoscere di chi si sta parlando e magari intervenire anche in modo mirato”. 

“Tu sai benissimo che la Uisp chiede interventi sulla trasparenza e la correttezza, che sono il frutto di una nostra battaglia etica intrapresa da qualche anno a questa parte, con una chiara presa di posizione pubblica e riportata più volte anche negli organi collegiali del Coni”. 

“È ora che ognuno di noi si assuma la responsabilità fino in fondo e che finisca il gioco al massacro contro gli  EPS ritenuti un corpo indistinto senza invece valorizzarne le differenze. La Uisp è sempre pronta a riconoscere i propri errori ma non è più disposta a pagare conseguenze che non dipendono da comportamenti ascrivibili al nostro Ente”. 

 

Redazione Uisp

 

 

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