Settore di Attività Nazionale

Vela

kite surf

Appendice al Regolamento Lega Vela UISP

 

Premessa

 

Il KITESURF è uno sport nuovissimo e quindi in grande evoluzione.

Fino a pochi anni fa il kitesurf non esisteva, esistevano vari mezzi trainati da aquiloni,  ma niente che potesse assomigliare a quello che tutti oggi conosciamo come forse lo sport più spettacolare del nuovo millennio.

Il Kite da trazione sull'acqua, nasce alla fine di anni settanta dove i primi prototipi vengono sviluppati utilizzando per lo più canoe, sci nautici o vari mezzi appositamente ideati. La rivoluzione arriva però verso al fine degli anni '90, due fratelli francesi i Leganaux brevettano il famoso WIPIKA che sta per Wind Powered Inflatable Kite Aircraft, che altro non è che un sistema di gonfiaggio, mediante una  pompa manuale, di strutture gonfiabili  che permettono all'aquilone di avere una struttura preformata in grado di galleggiare in caso di caduta in acqua, mentre ,con l'evoluzione raggiunta adesso, è anche garantita la ripartenza dall' acqua con estrema semplicità.

E' una disciplina dal facile apprendimento, tanto che il kitesurfing è praticato da tantissima gente, ma  è estremamente pericoloso da autodidatti; gli incidenti accaduti nel corso degli anni dimostrano infatti che la mancanza di scuola con istruttori qualificati, o peggio per la presunzione del singolo, ha sempre creato grossi pericoli, mentre è altrettanto vero che la presenza di suddetti istruttori permette di istruire gli allievi con attrezzatura adeguata ai primi rudimenti del kitesurfing, sia per la facilità dell' attrezzatura da utilizzare, sia per la sicurezza a terra e a mare. L'aquilone è utilizzabile anche con venti a partire da 7/8 nodi, permettendo di imparare in fretta e senza pericoli, nonché uscire quasi sempre già a partire dai 10/12 nodi.

 

 

La sicurezza e norme di precedenza

 

 

Innanzitutto occorre essere in ottima salute e capacità psicofisiche ed aver assunto del cibo da almeno due ore, prima di cimentarsi nella pratica dello sport.

Per praticare il kitesurf è obbligatorio il giubbotto di salvataggio, utilizzare un kite con dispositivo di sgancio rapido di serie non modificato (prima di tutto bisogna capirne il funzionamento), avere un sistema di leash (cimetta elastica di sicurezza) che, in caso di sgancio di emergenza vincoli al trapezio l'aquilone in modo da non travolgere persone o altri kite, portare sempre un casco protettivo sempre e comunque obbligatoriamente durante l'apprendimento iniziale. Il kite deve essere lanciato dal lato dell'acqua, in assenza di ostacoli o persone sottovento per almeno mt. 50, una volta lanciato il kite non deve essere tenuto a ore 12:00 (allo zenith), ma nel lato di mura in zona neutra, (bordo finestra).

Una volta atterrato il kite devono essere sganciate le linee da un lato e avvolte sulla barra.

Non si può navigare intorno a natanti, barche, navi ecc.

Non usare l'aquilone nelle vicinanze di aeroporti, stazioni ferroviarie e all'ingresso dei porti.

 

 

Bisogna mantenere una distanza di 200m natanti, barche, navi, e mantenere 500m dall'imboccatura dei porti e dalle zone di attracco.

Il kitesurf si può praticare in zone dove non è prevista la balneazione o a 300m da riva ove sia presente la balneazione, arrivando a tale distanza attraverso un apposito corridoio di lancio a imbuto autorizzato; la larghezza minima del corridoio sulla battigia dovrà essere mt. 15.

Il kite si può alzare solo nelle aree in cui non sia presente la balneazione. Nell'uscire e rientrare dalla spiaggia occorre sempre utilizzare i corridoi di lancio e ove questi non siano presenti, la pratica del Kitesurf o potrebbe essere interdetta (vedi ordinanza della Capitaneria di Porto locale) oppure si esce e si rientra in body drag.

 

Comunque prima di praticare il kitesurf controllare le ordinanze delle capitanerie di porto locali e

consultare i responsabili della spiaggia.

In caso di emergenza ricordarsi sempre di azionare il dispositivo di sgancio rapido in dotazione al kite.

 

È buona norma comunicare a chi rimane in spiaggia (amici e/o parenti) che si esce in kite e si prevede di stare un determinato tempo in acqua.

In tal modo, in caso di problemi, sicuramente qualcuno è stato preventivamente allertato.

 

Prima di qualsiasi uscita in mare è sempre bene conoscere in anticipo le condizioni meteo, consultare i siti web sul clima e comunque rivolgersi agli assidui frequentatori del posto in cui si intende uscire, per conoscere l'andamento delle condizioni meteo marine dello spot. Comunque è sempre bene tenere sotto controllo la situazione, magari di tanto in tanto dando uno sguardo in cielo e in lontananza per prevenire eventuali cambiamenti climatici (nuvoloni, cielo nero ecc).

 

L'uso di un anemometro è vivamente consigliato per rilevare l'intensità del vento e poter scegliere di conseguenza l'attrezzatura necessaria per quelle condizioni.

 

Norme di Precedenza

Premessa

 

E' interessante ricordare che lo spazio che occupa un kitesurf in navigazione non quello esclusivamente occupato dalla tavola, notoriamente molto piccola rispetto altri mezzi a vela, ma è soprattutto lo spazio occupato dall'aquilone, che risulta talmente ampio per la lunghezza dei cavi di collegamento tra la barra di controllo e l'aquilone stesso; ovvero si rischierebbe di considerare lo spazio occupato come una imbarcazione larga  e lunga circa mt. 25,  con tutte le conseguenze del caso; per semplificare, il sistema tavola-aquilone occupa uno spazio che è pari alla finestra di volo del kite stesso. Pur non modificando in alcun modo le regole di precedenza a mare, è necessario ricordare che a causa di questo enorme spazio che il kite occupa durante la navigazione, bisogna capire come applicare le regole di precedenza e ingaggio con una grande attenzione e precisione; il buon senso aiuta, ma le responsabilità nei confronti di terzi non possono passare solo attraverso il "buon senso", bensì occorre determinare regole precise e soprattutto applicarle tutti e tutti allo stesso modo.

 

1. In caso di incrocio tra imbarcazioni a vela, windsurf o kite ha la precedenza chi procede mure a destra; per i kite navigare con le mure a destra significa procedere con la mano destra avanti stando spalle al vento.

Se si incrociano due kitesurfer di cui uno mura a dritta (mano destra avanti) e uno mura a sinistra (mano sinistra avanti) il kitesurfer sopravento dovrà alzare il kite verso ore 12:00 (zenith), mentre il kitesurfer sottovento dovrà portare il kite verso la superficie dell' acqua, cosicché entrambi non rischieranno l' incrocio dei cavi dell' aquilone. In caso di rotta di collisione, il rider mura a sinistra dovrà svincolarsi sottovento sempre con l'aquilone tenuto verso sa superficie dell' acqua, mentre il rider mura a destra non dovrà cambiare rotta, ma comunque alzare l'aquilone a ore 12:00 (zenith), anche perdendo propulsione.

 

2. Chi esce da  in un corridoio di lancio ha la precedenza su chi vuole entrare, in quanto è molto pericoloso sostare con l' aquilone in battigia.

 

3. Se ci si trova sulla stessa mura, chi si trova sottovento ha la precedenza, perché non può vedere chi sta alle spalle. Ne consegue che chi si trova sopravento deve dare la precedenza perché ha una visione completa della situazione; ciò non significa che il rider sottovento può compiere qualsiasi manovra (cambio di mura, salti, ecc.) senza guardare, anzi si dovrà accertare di avere spazio sufficiente per effettuare la manovra (ingaggio).

4. Dare la precedenza significa agevolare l' incrocio tra due o più riders senza essere d'intralcio al compimento dell' incrocio stesso.

 

 

Conduzione

 

La conduzione del Kitesurf deve avvenire nel pieno rispetto delle norme generali nazionali di sicurezza e precedenze.

La regola fondamentale è non creare situazioni di pericolo  per i bagnanti presenti sia in spiaggia che in mare, per gli altri riders e per se.

Per conduzione si intende la navigazione la gestione del sistema Kite ( ala+tavola+rider); i salti e tutti i trick sono una componente spettacolare che deve essere fatta almeno a 300 metri dalla riva e sempre in totale sicurezza.

Le andature del Kite sono le stesse di qualsiasi mezzo a vela, ovvero: bolina-traverso-lasco-poppa e andature intermedie; particolare importanza riveste la bolina che ci consente di ritornare al punto di partenza, questa andatura deve essere ben compresa poiché consente al rider di evitare spiacevoli situazioni come l'allontanamento eccessivo dallo spot di partenza e/o faticosi rientri a piedi lungo la battigia.

 

Didattica

Premessa

 

Per un miglior risultato di apprendimento, è necessario dotare sia l'istruttore che l'allievo di radio ricetrasmittenti impermiabili, per una migliore comunicazione tra i due, nonché un mezzo di soccorso sempre pronto in battigia.

L'insegnamento del Kitesurf passa obbligatoriamente dal programma sotto riportato, questo è il programma "base", anche se ogni allievo ha le sua predisposizione ad apprendere più o meno velocemente.

Eventuali programmi di "perfezionamento", si potranno calibrare con un test d'ingresso, deciso dall'istruttore.

 

Programma del corso base

 

 

1° Giorno  (in Spiaggia)

 Parte teorica

 

  • ü Cos'è il Kitesurf, Attrezzature: i tipi di kite, tipi di tavole e il boma, Nomenclatura;
  • ü I sistemi di sicurezza e norme di sicurezza;
  • ü Perché vola il kite; teoria su modello tridimensionale;
  • ü Nozioni di meteorologia;
  • ü Quali sono le condizioni in cui si può praticare il kitesurf;
  • ü La finestra di volo e la power zone.

 

2° Giorno (in Spiaggia)

 Parte pratica

 

  • ü Prova dei sistemi di sicurezza a secco;
  • ü La zona ideale per praticare il kitesurf;
  • ü Montaggio dell'attrezzatura;
  • ü Fase di lancio del kite assistito dall' istruttore.
  • ü Prove di volo con Kite scuola.
  • ü Gestione del kite in aria con due mani;
  • ü Gestione del kite in aria con una mano;
  • ü Simulazione di partenze dalla spiaggia;
  • ü Fase di atterraggio del kite assistito dall'istruttore;
  • ü Smontaggio del kite;

 

 

 

3° Giorno (in Spiaggia/Mare)

 Parte teorica/pratica

 

  • ü Ripetizione generale delle lezioni precedenti;
  • ü Montaggio dell'attrezzatura per lanciare il kite dalla spiaggia;
  • ü Body drag in mare con l'istruttore;
  • ü Dimostrazioni e prove di ripartenze del kite dall'acqua;
  • ü Fase di atterraggio del kite non assistito dall'istruttore;
  • ü Proporzioni tra intensità del vento, peso del kiter e misura dell'aquilone;
  • ü I nomi delle andature.

 

4° Giorno (in Mare)

Parte teorica/pratica

 

  • ü Ripetizione generale delle lezioni precedenti (cenni) ;
  • ü Legislazione;
  • ü In acqua con l'istruttore per partenze e bordi;

 

 

5° Giorno (in Mare)

 

Parte teorica/pratica

 

  • ü Ripetizione generale delle lezioni precedenti (cenni) ;
  • ü Prova dei sistemi di sicurezza in andatura.
  • ü Introduzione al cambio di bordo e alla bolina;
  • ü Esame finale per determinare il grado di preparazione.

 

 

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE

 

 

Un post condiviso da Uisp Vela (@uisp_vela) in data:

ABBIGLIAMENTO TECNICO PERSONALIZZATO
Previsioni meteo marine