Nel corso dell’esperienza maturata in oltre 30 anni all’interno degli Istituti penitenziari di Bologna, abbiamo potuto verificare la valenza positiva della pratica motoria e sportiva proposta a soggetti costretti dalla detenzione a lunghi periodi di inattività fisica e scarsamente portati al rispetto delle regole. Abbiamo costruito un progetto che prevede interventi quotidiani nelle sezioni femminili e maschili segnalate dalla Direzione dell'istituto della Casa Circondariale Dozza e con tutti i ragazzi ristretti all’Istituto Penale Minorile. La continuità dell’iniziativa è garantita da operatori e da un supporto organizzativo e di coordinamento.
Gli obiettivi sono:
Sport quindi non solo come pratica disciplinante, come educazione alle regole, ma anche e soprattutto come strumento di valorizzazione di sé, di socializzazione e di autostima
Abbiamo la volontà di inserire il movimento nell’ambito della giustizia come una delle attività principali e trattamentali: per noi sport non è solo tornei e campionati, ma diventa un elemento del progetto di vita delle persone e, ancor di più per i minori che hanno problemi con la Giustizia, uno strumento fondamentale. Nei momenti più duri, di emarginazione, la pratica sportiva si trasforma in uno degli aspetti della vita quotidiana, che aiuta a mantenere la dignità, trasmette valori di lealtà, rispetto delle regole e dell’altro, contribuisce a rafforzare il rapporto con il corpo e garantisce salute e benessere.
Coordinatrice Progetto Sport in Carcere
Cristina Angioni
mail: carcere@uispbologna.it
tel: 338 - 8463401