Massaggio cardiaco, ventilazione bocca-bocca, manovre di disostruzione delle vie aeree, uso del defibrillatore sugli adulti e sui bambini: sono alcune delle procedure di primo soccorso che Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti e Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze porteranno nelle comunità sportive di tutta Italia in base al “patto associativo” siglato dalle due associazioni nazionali. Formazione e primo soccorso, dunque alla base della collaborazione tra i volontari del soccorso delle pubbliche assistenze Anpas e gli educatori e tecnici di UISP.
"Questo accordo è un positivo passo in avanti per la diffusione della pratica sportiva sul territorio, in sicurezza e per tutti – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp - testimonia che lo sport rappresenta un ambito di impegno civile e volontario che genera consapevolezza e responsabilità nei propri operatori. Il terzo settore esprime competenze ed esperienze che sa mettere in rete, al servizio dei cittadini che scelgono la pratica motoria e sportiva per promuovere salute e socialità".
Simone Pacciani, vicepresidente nazionale Uisp, spiega perché l’aver siglato questo Protocollo di collaborazione è un fatto positivo e utile alla diffusione della pratica sportiva per tutti, in sicurezza: “Si tratta di un risultato importante sul terreno associativo e di sicuro riscontro pratico per il miglioramento della qualità complessiva dei servizi offerti dall’Uisp, nel corso delle attività sportive. L’obiettivo complessivo dell’accordo prevede la diffusione della cultura della sicurezza e del primo soccorso, la collaborazione ai fini dell’assistenza sanitaria alle attività e manifestazioni organizzate dall’Uisp e la promozione della formazione degli operatori Uisp per la rianimazione cardiopolmonare”.
“Questo accordo nazionale tra Uisp e Anpas riveste anche altre valenze – prosegue Pacciani – si tratta del consolidamento di un rapporto storico tra due grandi associazioni laiche, fortemente radicate nel territorio e con solide radici sul terreno dei diritti, dell’impegno civile e volontario. Il terzo settore, attraverso accordi nazionali di questo tipo, si dimostra altamente attrezzato in termini di competenze ed esperienze dei propri operatori ad assicurare lo sviluppo di un diritto come quello della pratica sportiva e motoria per tutti i cittadini. E’ un grosso passo in avanti poter migliorare gli standard di sicurezza e pronto intervento, insieme alla possibilità della formazione di operatori Uisp per l’utilizzo dei defibrillatori, in possesso della certificazione BLS, BLSD e pediatrico, oltre all’autorizzazione dell’utilizzo del DAE degli operatori Uisp attualmente già formati”.
Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: "Un progetto che dimostra la vicinanza di intenti e la voglia di far crescere la comunità, in un’ottica ludica, per uno stile di vita che riguardi sia il benessere quotidiano legato all'attività fisica, sia la capacità di intervenire in caso di emergenza da parte degli operatori che sono a contatto con le attività. Una comunanza di intenti centrata non solo sul fare, ma sulla capacità di generare la consapevolezza sul perché è importante saper portare soccorso e di come farlo per migliorare la comunità e la cittadinanza".
Per leggere il testo dell'accordo clicca qui