Nazionale

E' mancato Pino Bonfratello, storico dirigente Uisp

Nel fine settimana si rispetterà un minuto di silenzio in ricordo del dirigente torinese. Pubblichiamo il ricordo di Patrizia Alfano
Quante sere abbiamo passato con lui ad ascoltare, senza mai stancarci, il racconto della sua vita. Un racconto appassionante, fatto di lotte e di sfide importanti e di un grande amore per lo sport come potente mezzo di inclusione e emancipazione sociale. Pino ci raccontava con gioia e con il sorriso cosa aveva fatto, non si attribuiva meriti, non voleva mai apparire e non ha mai ambito ad incarichi. Pino era al servizio, del Partito prima, della Polisportiva River Mosso poi, della Uisp e negli anni ‘80 anche della Circoscrizione, disponibile a fare, capace di trasferire entusiasmo, passione, valori, soprattutto ai giovani.

La sua storia è quella di un operaio che perde il posto di lavoro per motivi politici e che inizia ad occuparsi di sport negli anni ‘50 con la nascita dei Circoli giovanili come gruppi aggregati alle Sezioni del P.C.I., li frequenta e diventa segretario proprio del circolo dove poi nascerà la Polisportiva River Mosso. Il suo primo obiettivo è trovare il modo di aggregare e integrare piemontesi e meridionali, giovani e anziani, un obiettivo che perseguirà e porterà avanti per moltissimi anni con la promozione e l’organizzazione di attività sportive. Negli anni ‘50 è nel gruppo di giovani con Filiberto Rossi, che promuove i "brevetti atletici": i volontari dei circoli disegnavano con i gessetti le corsie di atletica nelle piazze di Largo Sempione e poi invitavano i ragazzi a fare atletica. I meridionali che in quegli anni frequentavano il circolo erano pochi, ma con il grande esodo degli anni ‘60 arrivano molti giovani che grazie a queste attività iniziano a frequentare il circolo che rappresenta in quegli anni in barriera di Milano uno dei pochi punti di aggregazione. Da questi giovani arriva la richiesta di costituire una squadra per giocare a calcio.

Nasce così la squadra che dopo una discussione partecipata e vivace Pino propone di chiamare River Mosso. Lo stesso nome della vecchia società nata nel 1951, a soli tre anni dalla costituzione dell’Uisp. Era il 1963 quando Pino iniziò a dirigere il Nuovo River Mosso e da allora non ha mai smesso. Nel ‘64 Pino diventa il pioniere di un grande progetto di scambi internazionali della Uisp ed in particolare tra il River Mosso e le Società sportive di Toulon, Zagabria, Martigny, Escola de Futebol, Cachan e il C.O.M Bagneux. Negli anni‘80 è il Coordinatore della Commissione Sport della Diciottesima, oggi VI Circoscrizione, la municipalità di Torino con le più grosse realtà polisportive e associative del CSI e dell’Uisp. Pino gestisce egregiamente la Commissione, nonostante l'aggressività di queste realtà che presto imparano ad amarlo e che con lui costruiscono proprio in quel quartiere di Torino progetti straordinari.

Nel 1980 costituisce il Comitato di Gemellaggio tra la Circoscrizione e la città di Bagneux (Banlieau di Parigi). E’ stato dirigente dell’Uisp provinciale, regionale e anche presidente per molti anni della Lega calcio piemontese, riuscendo sempre a gestire i diversi incarichi associativi e istituzionali con grande equilibrio, correttezza e coerenza. Il suo obiettivo era creare le condizioni per favorire l'integrazione e la solidarietà. Era l’uomo del fare, dei risultati concreti, delle relazioni vere e importanti. Tutto questo ha saputo farlo con passione, dedizione, sacrificio ma anche con leggerezza e allegria, stava bene con i giovani e i giovani con lui. Tanti di noi hanno fatto molti pezzi di strada con Pino e hanno ricordi bellissimi di feste, passeggiate, cene, dei tanti momenti gioiosi e di condivisione che caratterizzavano e caratterizzano le pause del nostro impegno e un po’ anche la vita dei tanti dirigenti che credono e lavorano per questa associazione. Era una guida fantastica e un camminatore instancabile. Tanti di noi hanno visto Parigi per la prima volta insieme a Pino, con lui abbiamo conosciuto i "compagni dell'Fsgt", l’organizzazione di sport popolare francese che per semplice comprensione alcuni di noi definiscono la Uisp francese. Impossibile non volergli bene.

Ci mancherai Pino, ma chi da te e con te ha imparato ad amare la Uisp, la sua mission, il suo sportpertutti continuerà a farlo tenendo vivo il tuo ricordo. Ti dedicheremo e intitoleremo tornei e manifestazioni per tanti anni affinché il tuo nome, con le tue conquiste e traguardi raggiunti continuino a vivere nella Uisp per i giovani che verranno. (di Patrizia Alfano, presidente Uisp Torino)