Nazionale

La testimonianza di Lorenzo, in servizio civile all'Uisp, su Isoradio

Durante la trasmissione "Al piano terra della società" il nostro volontario Lorenzo ha raccontato la sua esperienza all'Uisp

 

“Ho scelto l’Uisp per l’opportunità di fare lavoro di redazione, lavoro giornalistico, e poi ho conosciuto il mondo dello sport sociale e per tutti, che prima praticamente non conoscevo”, racconta Lorenzo Boffa, volontario in Servizio Civile presso l’Uisp Nazionale a Roma, grazie ad Arci Servizio civile,  intervistato da Andrea Piersanti durante la trasmissione "Al piano terra della società", su Radio Rai Isoradio. Lorenzo aspira infatti a diventare un professionista dell’informazione ed ha trovato all’Uisp una redazione dove formarsi in questo senso: “Per me ha significato, di fatto, poter fare un praticantato, ma in un ambiente molto accogliente e inclusivo”.

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C'è stato inoltre spazio per riflettere sullo stato generale del Servizio Civile, anche alla luce di fenomeni recenti come il calo della partecipazione e l’aumento dell’abbandono in itinere. “Bisogna anzitutto capire e accogliere segnali come questi, che ci dicono che forse c’è qualcosa da aggiustare - commenta Lorenzo - io conosco il valore per la mia vita di ciò che sto facendo e non accetterei una proposta di lavoro più redditizia che però non c’entra nulla col mio percorso. Ma se mi fossi trovato a scegliere di fare Servizio Civile senza un’idea precisa, come spesso capita, sarebbe potuta andare diversamente”. Per questo motivo il consiglio che Lorenzo si sente di dare alle ragazze e ai ragazzi che si approcciano a quest’esperienza è di informarsi bene, interrogarsi e infine “scegliere qualcosa a cui si tiene veramente”.

Verso la fine dell'intervista, dopo aver raccontato del suo primo giorno di “servizio”, Lorenzo racconta di come il mondo dello sport sociale e per tutti lo abbia sorpreso, per il suo valore politico: “Sono rimasto molto colpito da come riesca a dare una possibilità di inclusione sociale a tante persone diverse nella nostra società, attraverso l’attività sportiva. Non conoscevo questo aspetto, che adesso ha un valore molto più grande nella mia vita”.