La Lega Nord se la prende con gli oriundi, attacca Prandelli e si appella alla purezza italica: "È mai possibile che nei nostri vivai non ci siano giocatori all'altezza degli scarti delle altre nazionali?” tuona il deputato leghista Davide Cavallotto. La convocazione di Osvaldo tra gli azzurri di calcio scatena il nazionalismo padano.
“Chi ha un passaporto italiano dovrebbe essere rispettato innanzitutto da chi rappresenta le istituzioni italiane e siede in Parlamento – dice Gianluca Di Girolami, presidente Liberi Nantes, squadra romana di ragazze e ragazzi rifugiati politici, nonché commissario Uisp Roma - Se pensiamo all’Argentina basta sfogliare un elenco telefonico di Buenos Aires per constatare con i propri occhi quanti cognomi hanno origini italiane, che il deputato leghista definirebbe addirittura padane. Il calcio e lo sport sono universali per antonomasia e queste polemiche strumentali si commentano da sole: anacronistiche e antistoriche”.
“È inaccettabile che oggi il nostro calcio – prosegue Cavallotti della Lega Nord - per decenni ritenuto il migliore del mondo, stia diventando una succursale dei paesi emergenti". E’ inaccettabile, è vero. E’ inaccettabile che dichiarazioni del genere provengano da un parlamentare d’Italia, patria di un un altro Cesare, come Prandelli, che di cognome faceva Beccaria.