Nazionale

Lo sport sociale in campo per la salute delle nostre città

Dall'incontro di Treviso sulla rigenerazione urbana sono emerse potenzialità e stimoli per azioni da concretizzare sul territorio

 

Uno spazio aperto alla collaborazione e al confronto, nell’ottica dell’urban health: questo è stato l’appuntamento di Treviso “Rigenerare spazi urbani per la salute”, che si è tenuto martedì 26 febbraio a Badoere di Morgano (per approfondire clicca qui). Una giornata di condivisione durante la quale approfondire tematiche rilevanti per le 140 persone convocate dalla Regione Veneto che, di concerto con l’Uisp, ha lasciato piena libertà in termini di priorità e prospettive, con l’unica fondamentale indicazione di provare a passare dalle idee all’azione.

Sono stati venticinque i dirigenti ed operatori Uisp coinvolti, in rappresentanza di tutti i comitati territoriali Uisp del Veneto (GUARDA IL VIDEO): “La nostra presenza si inserisce nell’ambito delle collaborazioni e alleanze che stiamo costruendo da anni – ha detto Massimo Gasparetto, responsabile politiche della salute Uisp Venezia – Siamo contenti di condividere questo processo che in questa occasione è stato trattato in maniera coinvolgente ed innovativa: è motivante, divertente e arricchente in termini di formazione. La rigenerazione urbana è un campo in cui possiamo dimostrare l’importanza delle alleanze e consolidarle attraverso azioni dinamiche ed autoinnovatrici, per essere protagonisti del miglioramento delle comunità in cui viviamo. Stiamo sviluppando un processo di vita associativa che si rinnova e cerca di aprire nuovi fronti all’idea di sportpertutti, per combattere la sedentarietà e le disuguaglianze”.

I gruppi di lavoro, nati spontaneamente  grazie alla metodologia dell’Open space technology (GUARDA IL VIDEO), sono stati eterogenei e composti da persone provenienti da enti locali, mondo della salute, associazioni, che si sono scambiate idee per arrivare a proporre concrete azioni da lanciare sul territorio. “Nel nostro gruppo ci siamo domandati cosa fare per creare spazi polifunzionali adatti a discipline postmoderne per educare alla salute – spiega Davide Vianello, Uisp Venezia – è stata un’esperienza positiva, abbiamo affrontato varie tematiche, in particolare sulla sensibilizzazione e informazione dei cittadini sulle pratiche motorie che possono favorire l’educazione ad uno stile di vita sano e attivo. Alla discussione hanno partecipato associazioni come l’Uisp ma anche rappresentanti di istituzioni e mondo della salute e abbiamo potuto confrontare le nostre idee di intervento sociale con quelle di chi ha responsabilità di governo e di programmazione delle città gestisce, mettendo insieme le esigenze di vari attori e cercando di trovare punti in comune per costruire azioni adatte al territorio e ai cittadini”. 

Anche Simone Picelli, presidente Uisp Verona e Teo Molin Fop, presidente Uisp Vicenza, hanno apprezzato la possibilità di confrontarsi con gli amministratori locali: “A volte può essere difficile promuovere le nostre buone pratiche, qui abbiamo conosciuto amministratori aperti e propositivi che conoscono l’Uisp e vogliono proseguire un lavoro di crescita comune”, ha detto Picelli.

Come accade a Padova, dove il Comune e l’Uisp stanno promuovendo un progetto che ha l’obiettivo di restituire ai giovani alcuni spazi della città in situazione di degrado e abbandono: “Stiamo realizzando un “percorso vita” che attraverso la pratica del parkour dia nuova vita a spazi inutilizzati della città – ha detto Diego Bonavina, assessore allo Sport di Padova - Vogliamo salvaguardare le bellezze della nostra città rendendole accessibili anche per il movimento e l’attività fisica, per fare questo stiamo collaborando con la polizia locale per modificare il regolamento comunale. Per procedere con la rigenerazione degli spazi urbani è necessario condividere un obiettivo comune: quando si lavora di squadra si possono ottenere risultati importanti, e lo sport ci insegna che il lavoro di squadra premia sempre”. “Il nostro progetto prevede una forte collaborazione con l’assessorato allo Sport e il dipartimento di prevenzione dell’Ulss – ha aggiunto Monica Fiorese, dell’Uisp Padova – Stiamo promuovendo gli sport destrutturati per permettere ai ragazzi di muoversi in autonomia e libertà. La rete costruita in città ci ha permesso di collaborare nella promozione di corretti stili di vita e partecipazione attiva tra la popolazione giovanile”.

L’appuntamento di Treviso è stata “un’occasione preziosa per l’Uisp – specifica Paolo Peratoner, commissario Uisp Venezia  – sicuramente ci aiuterà ad uscire da una dimensione interna permettendoci di dare gambe a nuovi. La necessità e l’importanza di fare rete in questa occasione ha trovato il massimo di esplicazione delle sue potenzialità, che poi andranno realizzate sul territorio”. Infatti, l’obiettivo primario dell’evento organizzato dalla Regione Veneto, in collaborazione con l’Uisp e con il patrocinio dell’Anci Veneto, era proprio quello di passare ad una fase realizzativa, per dare un futuro concreto alle idee sviluppate in occasione dell’incontro di novembre a Marghera (per approfondire clicca qui). “Creare punti di aggregazione e spazi urbani rigenerati permette di allargare il campo d’azione dell’Uisp, attraverso le buone pratiche e le società che operano sul territorio – afferma Giovanni Marcon, presidente Uisp Treviso - Poter interagire con associazioni, enti, amministrazioni, allarga la nostra possibilità di essere incisivi e operativi sul territorio. Siamo al passo iniziale, la meta è lontana ma avere l’obiettivo comune di dare un futuro a queste proposte è già un passo nella giusta direzione”.

“Ascoltando le esperienze e confrontandomi con i partecipanti ho capito che le potenzialità sono notevoli – conclude Tiziano Quaglia, presidente Uisp Rovigo – e sono emerse grazie al metodo di lavoro, che ha permesso a tutti di mettere in comune esperienze ed idee. Attivare un dibattito su questi temi all’interno dell’associazione e insieme a rappresentanti esterni permetterebbe di spaziare su diversi punti di vista, uscendo da una visione parziale ed offrendo nuovi slanci ed energie”. (Elena Fiorani)

Per scaricare il report realizzato dai promotori dell'incontro clicca qui

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