Vanni Lòriga, decano del giornalismo sportivo italiano e primo capoufficio stampa di Vivicittà, nell'aprile 1984, quando prendeva il via “la corsa più grande del mondo”, cita la corsa dell'Uisp in un suo recente scritto sulla testata SportOlimpico, dedicata allo sport e al suo valore, soprattutto per i giovani. Ne pubblichiamo alcuni passaggi, per leggere l'articolo integrale clicca qui
Avevo annunciato una mia “Breve” sullo sport, cioè uno scritto che abbia quasi valore di atto notatile. Mantengo la promessa ed intendo confermare che la pratica sportiva è utile a tutti ed è indispensabile per i giovani. E mi spingo ancora più in là. Dimostrando che fra le molte attività la regina è l’Atletica. Sono tutti pensieri che mi correvano in testa durante un confronto con i ragazzi del liceo romano Plinio Seniore, nella cui Aula Magna è stata presentata la trentacinquesima edizione di Vivicittà. Si tratta di una manifestazione a cui sono sentimentalmente affezionato, in quanto nel 1984 partecipai al suo debutto come addetto stampa.
E mentre il presidente Uisp Vincenzo Manco ed Ivano Maiorella rievocavano i primi passi di quella manifestazione che è diventata forse la gara più universale al mondo, faceva piacere che queste storie venissero ascoltate da ragazzi che praticano atletica, in un ambiente reso stimolante soprattutto per l’impegno della dirigente Maria Teresa Martelletti e dalla passione del professor Marcello Catalano. Ed a quei giovani, alle loro domande che non sono mancate, voglio ora dare la risposta più esauriente possibile.
Il compito e la finalità della pratica sportiva sono il miglioramento dell’individuo. Qualsiasi disciplina porta effetti positivi ma solo in quelle individuali, misurabili con il cronometro e con il metro, è possibile verificare se ci sono stati progressi. E se questa attività si svolge in genere all’aria aperta, allora si chiama Atletica. E se non necessita di impianti speciali si tratta della corsa o anche del semplice camminare. E se questo correre e questo procedere di passo svelto avvengono nei posti più belli del mondo allora è assoluta felicità.
In coincidenza della 35ì edizione di Vivicittà si è verificato un gemellaggio con La corsa di Miguel, la gara voluta e proposta dal Club Atletico Centrale (Giorgio Lo Giudice e Valerio Piccioni). E così dopo la prima giornata di Vivicittà, disputata in contemporanea in 42 città italiane e 12 straniere domenica 15 aprile ed in attesa delle tappe successive (qualche cifra riassuntiva servirà a chiudere questo scritto), martedì 17 in 13 città italiane si è svolta la "ViviMiguel", una staffetta 1000 metrix42 per complessivi 42 km a cui si sono aggiunti i 195 metri iniziali, per giungere al totale canonico di 42.195 metri della maratona olimpica, percorsi da tutti (professori, giudici, dirigenti, atleti) al passo ed a plotoni affiancati come si sarebbe detto ai tempi della naja, …
A Roma il tutto si è svolto nello Stadio voluto da Bruno Zauli e nel vedere tanti ragazzi (e ragazze alternantesi) che si sfidavano senza risparmio penso che il Grande Bruno sarebbe stato felice. Per la cronaca ha vinto il liceo di Biella precedendo il Cavour di Roma. Va ricordato che nella precedente Corsa di Miguel si affermò il già citatissimo Plinio Seniore di Roma. Tutti di corsa uniti dalla stessa idea di fratellanza operativa. A dimostrare che probabilmente le Istituzioni per molti versi sono latitanti ma che è possibile fare molto senza ricorrere ad alibi che servono a giustificare la mancanza di impegno.
Concludo con alcune notizie su Vivicittà. Alla vigilia della trentacinquesima edizione gli organizzatori hanno fornito le cifre ufficiali della manifestazione. Dal1984 al 2017 i partecipanti alle 2034 gare disputate in 104 comuni italiani e 82 città nel resto del mondo erano stati 1.767.135. Interessati anche 35 carceri ed istituti minorili. Numeri destinati a salire notevolmente in questo 2018. Quando si afferma che si tratta della più grande gara del mondo non si esagera. Ci torneremo a giochi finiti ricordando che a Roma si correrà il primo maggio.
E quando, se no?