L’Uisp sulla Rai: il Memorial Stefano Cucchi sulla TgR Rai Lazio

Sabato 22 ottobre Roma ha ricordato ancora una volta Stefano Cucchi, a 13 anni dalla morte del giovane, con l’ottava edizione del Memorial a lui dedicato. La partenza è stata, come ormai tradizione, dalla targa al Parco degli Acquedotti, in Via Lemonia, alla presenza della sorella, Ilaria Cucchi, di tanti cittadini e sportivi e dell’Uisp Roma, dall’inizio partner dell’iniziativa.

A raccontare la Staffetta dei diritti-Umanità in marcia 2022 anche la redazione della TgR Rai Lazio, con la giornalista Stefania Cappa, che ha intervistato anche Simone Menichetti, presidente Uisp Roma: “Una marcia importante, che vogliamo rinnovare anno dopo anno, per tutti i diritti”, ha detto Menichetti.

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Da pochi giorni è venuta a mancare Rita Calore, la mamma di Stefano e Ilaria: “E’ il primo Memorial senza mia madre - ha detto Cucchi - non posso fare finta di niente, ma lei è qui con noi e sa che siamo, e continueremo ad essere, un’umanità in marcia. Abbiamo fatto tanto e tanto faremo ancora”.

La staffetta, lunga 18 chilometri, ha avuto molte tappe: ogni tappa è dedicata a celebrare la difesa di un diritto fondamentale ed è presidiata dalle associazioni e realtà del territorio. Si passa davanti alla scuola Carlo Pisacane (dove Stefano frequentó le elementari), poi Esquilino e piazza Vittorio, quartieri simbolo di convivenza multietnica, e poi dritti verso il il cuore della Capitale, sfidando le comitive dello shopping del sabato pomeriggio. Dal parco degli acquedotti a Montecitorio, passando per luoghi simbolo della vita di Stefano e della storia dei diritti umani, sociali e civili.

"C'erano anche Articolo 21 e la rete No Bavaglio, la comunità delle giornaliste e dei giornalisti che non resetta - si legge sul sito di Articolo 21 - E’ vero che è considerata da taluni fuori tempo, fuori moda. Soprattutto dai sacerdoti del fast net, quelli che vent’anni fa ci dicevano che in rete era tutto facile, tutto gratis, tutto democratico. Non è così, ce ne stiamo accorgendo, la verità e la giustizia a volte sono lente. C’è bisogno di gente ostinata come Ilaria, come Fabio, come mamma e papà Cucchi. E c’è bisogno di noi: dove ci vuole verità siamo lì, al fianco di chi non ci rinuncia. Noi, capaci di memoria, di lentezza, di profondità. Perchè la giustizia è lenta e molto spesso arriva: la storia di Stefano Cucchi ce lo dimostra, puntellata di omertà e depistaggi ma anche della sentenza del 4 aprile 2022 con la quale la Cassazione ha condannato in via definitiva i due carabinieri responsabili dell’omicidio".

A Montecitorio, tappa finale della Marcia entrerà proprio Ilaria Cucchi, eletta alla Camera e pronta a tenere alta la bandiera dei diritti: “Andrò lì dove si prendono le decisioni a portare le nostre voci, le voci della gente che troppo spesso si scontra con istituzioni ostili”.