Nazionale

Sport e disabilità: storie di integrazione

L'entusiasmo dei ragazzi della polisportiva "Và Pensiero" e la grinta di Stefano Curti. A Neveuisp, classica settimana bianca Uisp quest'anno svoltasi a Falcade (Bl) dal 7 al 14 marzo, la passione per gli sci supera tutti gli ostacoli. Lo sportpertutti per l'inclusione dei cittadini disabili

"VA PENSIERO": DA PARMA A FALCADE

Simone, Dennis, Mattia, Cristina sono alcuni dei ragazzi incontrati sulle piste del fondo di Falcade in occasione di Neveuisp. Fanno parte del gruppo sportivo “Và Pensiero”, la polisportiva dell’Ausl di Parma affilata Uisp e Anpis, che ha l’obbiettivo di promuovere l’integrazione sociale e l’attività motoria e sportiva di persone con disagio psichico e mentale. A giudicare dal loro entusiasmo contagioso, dal modo in cui mi hanno accolta, dalla voglia di raccontare e raccontarsi, qui a Falcade stanno bene, si sentono ‘normali tra i normali’.
Mattia Giacopinelli è uno sportivo nato: è campione di sci di fondo negli Special Olympics, già protagonista dell’ultima edizione di Matti per il calcio. Dennis, 24 anni, sardo d’origine, è alla sua prima esperienza sulla neve e sugli sci, e nonostante i problemi di deambulazione, se la cava benissimo. Cristina oggi è in doposci, segue il gruppo a piedi, ha fretta, lei che ama ballare, alle 17.30 deve seguire le attività della Lega danza Uisp. Simone, cappellino da basket e andatura molleggiata, fa sci di fondo sfoggiando la maglietta dello snowboard day, sì perché il 14 febbraio era a Parma a prendere lezioni di snow con gli operatori sportivi Uisp.
E proprio lo snowboard day, mi spiega Andrea Panizzi, uno dei responsabili del G.S. ”Và Pensiero”, è stata la prima attività sulla neve dell’Uisp a cui hanno preso parte, un’iniziativa così bella e divertente che li ha spinti a partecipare anche alla settimana bianca di Falcade.

“Ci stiamo divertendo tanto – affermano i ragazzi in coro – oltre alle lezioni di sci di fondo, a stretto contatto con gli altri partecipanti a Neveuisp, stiamo seguendo tutte le attività in programma: dalla serata inaugurale, ai corsi di ballo, dal torneo di pallavolo alla degustazione di prodotti tipici locali”. “Lo sport - afferma uno di loro, Fabio Egidio, velista – mi dà veramente tanto, aiuta lo sviluppo fisico e mentale”. “E’ gioia, divertimento, possibilità di stare con gli altri – spiegano a turno i ragazzi – è una passione che fa anche dimagrire, sottolinea Cristina”.

“Siamo venuti in 60 tra utenti, familiari e volontari della polisportiva - prosegue Panizzi – è la prima volta che ci troviamo al di fuori del nostro circuito, che partecipiamo ad una manifestazione aperta a tutti praticando attività sportive perfettamente integrati con gli altri. Qui a Neveuisp i ragazzi sono sempre stati in movimento, abbiamo capito che la vera inclusione sociale vuol dire mescolarsi agli altri, stare tutti insieme, facendo attività in gruppi misti. Se vogliamo cambiare la cultura esistente e abbattere ogni forma di barriera nei confronti del diverso, è nostro compito aprirci e mischiarci agli altri, fare attività sportive in compagnia di altre persone, in un contesto ludico e ricreativo come questo. Non possiamo più confinarci in attività sportive separate, in progetti pensati appositamente per disabili, dobbiamo rompere questo circolo vizioso auto escludente”.

L'ESPERIENZA DI STEFANO, RAGAZZO IPOVEDENTE E LA SUA GRANDE PASSIONE PER LA NEVE E LO SLALOM GIGANTE

Stefano Curti è al cancelletto di partenza: la sua è una discesa indiscutibilmente diversa dalle altre. Affronta le porte al buio, fidandosi della vista altrui, affidandosi a quelle parole ascoltate con l’interfono che gli indicano traiettorie e cambi di pendenza. Parole che lo guidano, restituendogli la gioia e l’emozione di sciare nonostante un campo visivo limitato. Questa è la storia e la realtà di Stefano, un ragazzo ipovedente dello sci club Fanano 2001 di Parma che insieme a Mirco Panizzi, guida alpina per disabili, è l’apripista della Rassegna nazionale di Slalom gigante che si è svolta venerdì 12 marzo a Neveuisp.
Vederlo sfrecciare a ridosso delle porte è un’emozione unica: probabilmente in pochi avrebbero avuto lo stesso coraggio, perché di coraggio si tratta, e di passione, quella passione per la montagna e per la neve capace di spingerlo a sfidare e superare anche limiti fisici oggettivi.

“Scio da 10 anni – racconta Stefano, diciasette anni – e non riesco a concepire la mia vita senza sci e senza l’emozione e il gusto della velocità che questo sport sa regalarmi. La cultura della neve è qualcosa che mi appartiene, sono cresciuto in montagna, non potevo non salire sugli sci. Non nascondo di aver avuto paura, ma una volta acquisita la tecnica e le competenze giuste, le preoccupazioni hanno lasciato il posto al divertimento e alla voglia di gareggiare anche per confrontarmi con altri ragazzi, persone con le mie stesse difficoltà”.

“In un giorno di nebbia come questo – ci spiega Mirco Panizzi, da due anni guida alpina di Stefano - le principali difficoltà sono legate al disorientamento indotto dalla scarsa visibilità che limita ancor più l'ampiezza del campo visivo. Alcuni ipovedenti medio-gravi vedono solo ombre, e la foschia può notevolmente peggiorare le cose. Per questo nello sciare si è sempre in contatto con un interfono, un mezzo indispensabile affinché la guida possa comunicare e anticipare all’atleta l’approssimarsi di un paletto o di una porta, il modo di approcciarla, la presenza di dossi, solchi o ghiaccio. Ciò che conta quindi è la capacità di trovare un linguaggio comune che consenta all’atleta di sciare in sicurezza, di concentrarsi sulle sensazioni e sulla distribuzione del peso, in poche parole che gli consenta di sentire la pista”. Mirco e Stefano sono molto affiatati e si vede, sono un team in cui prevale feeling e rispetto: “quello che instaura tra guida ed atleta è un rapporto di totale fiducia – raccontano entrambi – il tempo che intercorre tra spiegazione ed esecuzione è brevissimo, occorre capirsi al volo, trovare un’intesa immediata”. Quell’intesa nata praticando sport insieme e per un fine comune: la pratica dello sci come sport per tutti, nessuno escluso. Li rivedremo presto insieme, dal 1° al 5 aprile, saranno all'Abetone a disputare la cinquantunesima edizione dei campionati nazionali Uisp di sci alpino.
(S.S.A.)