Si è tenuta sabato 14 settembre 2024 in modalità online, la riunione del Consiglio nazionale Uisp, con il seguente Ordine del giorno: 1. Approvazione verbale riunione di Consiglio Nazionale del 29 giugno 2024; 2. Comunicazioni del Presidente; 3. Convocazione XX Congresso Ordinario; 4. Varie ed eventuali.
Dopo l'approvazione del verbale della scorsa riunione,il Presidente nazionale Uisp, Tiziano Pesce, ha tenuto la sua comunicazione (che riportiamo integralmente di seguito) sullo stato di salute dell'associazione, che "ha chiuso l’anno sportivo che si è concluso il 31 agosto 2024, con 1.029.850 tesserati, registrando una sostanziale parità di genere tra i nostri iscritti, con una leggera prevalenza delle donne. Le associazioni e società sportive affiliate sono 12.028”.
E' stata superata la soglia del milione di iscritti all'Uisp, un risultato importante e non scontato, visto che questi quattro anni che abbiamo attraversato sono stati caratterizzati dalla crisi sanitarie del Covid-19, dal caro energia, dalle guerre in corso in Ucraina, Palestina e in altri paesi. I "quattro anni più difficili" per l'Uisp e per il nostro Paese, come è stato sottolineato da Pesce e dagli interventi dei consiglieri nazionali Uisp che si sono succeduti. Pesce ha presentato lo slogan della campagna istituzionale Uisp per il tesseramento 2024-2025 puntando sulla volontà di immaginare un futuro diverso, di pace, coesione e convivenza civile. Un futuro dove il ruolo dell'Uisp, come corpo sociale intermedio, sappia essere un riferimento per le istituzioni e per i citadini, per concretizzare il diritto allo sport sancito in Costituzione.
Tiziano Pesce è passato poi al terzo punto all’ordine del giorno e ha presentato la proposta di delibera di Convocazione del XX Congresso Ordinario per lo svolgimento del Congresso Nazionale previsto dal 14 al 16 marzo 2025. Tiziano Pesce ha comunicato la disponibilità a ricandidarsi a presidente nazionale per il prossimo mandato.
La delibera, che è stata letta e illustrata da Tommaso Dorati, Segretario generale Uisp, stata approvata all'unanimità, prevede lo svolgimento dei Congressi territoriali dal 6 novembre 2024 al 19 gennaio 2025 e dei Congressi regionali entro il 16 febbraio 2025.
Sul quarto punto all’ordine del giorno, Tiziano Pesce ha dato la parola a Tommaso Dorati, Segretario generale Uisp, che ha illustrato la delibera di commissariamento con effetto immediato, approvata all'unanimità dalla Giunta nazionale nella seduta del 9 settembre, del Comitato territoriale Uisp Mantova. La delibera prevede la nomina, sino allo svolgimento del prossimo Congresso elettivo, del Commissario con pieni poteri. Si tratta del dott. Franco Simone Alberto, già coinvolto nell’opera di risanamento del Comitato Uisp Milano in quanto amministratore unico della Sport Per Tutti Milano SSD, persona competente ed esperta. La delibera della Giunta è stata ratificata all'unanimità dl Consiglio nazionale.
ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA RELAZIONE DI TIZIANO PESCE AL CONSIGLIO NAZIONALE UISP di sabato 14 settembre 2024:
Care Consigliere, cari Consiglieri, Invitati, Invitate,
considerata la particolarità del Consiglio di oggi, con al centro la convocazione del XX Congresso ordinario, terrei insieme le mie comunicazioni di apertura con il punto successivo che entrerà nel merito della proposta della delibera di convocazione del Congresso, che la Giunta, insieme al Segretario generale, porta oggi alla vostra attenzione, per dare subito dopo spazio e voce a voi.
Ci troviamo oggi, dopo due settimane dall’avvio della nuova stagione sportiva, esattamente come avvenuto quattro anni fa (allora ci riunimmo il 12 settembre), per dare il via formale, con gli adempimenti previsti dallo Statuto e dal Regolamento, al percorso congressuale, che partirà dai Comitati Territoriali nell’importante confronto diretto con la base associativa, attraverserà i Regionali e ci condurrà all’appuntamento nazionale.
Ci troviamo oggi avendo di fronte una nuova annata, rinnovati impegni, responsabilità ed obiettivi, che ho cercato di sintetizzare in quello che è il consueto editoriale di apertura del Vademecum e della comunicazione Uisp della nuova stagione e che accompagna l’immagine della tessera e della campagna di adesione 2024/2025: “Immagina”.
Con il lavoro dell’Ufficio Stampa e comunicazione, coordinato da Ivano Maiorella, insieme ad Andrea, Dreini, dirigente Uisp e grafico nella vita professionale, che ormai da diversi anni ci segue nel tradurre in comunicazione visiva e colore le nostre idee, i nostri valori, con la Giunta, con cui abbiamo condiviso e approfondito proposte e bozzetti, siamo arrivati a lanciare, per la nuova stagione, dopo i Movimenti Coraggiosi, Capovolgere il futuro, Giro di Boa, Marcare la meta, Accelerare la transizione, siamo arrivati alla Uisp “dell’Immagina”.
Un “immaginare oltre l’immagine”, scuserete il gioco di parole, un “immaginare oltre quel muro colorato” raffigurato nella nostra tessera, persone, luoghi spazi, oltre quella finestra, quell’inferriata, guardando a quei due segni della pace, quei due cerchi tagliati da tre linee, quasi a raffigurare una bicicletta, mezzo di sport per tutti sostenibile, ma anche mezzo di trasporto per poter andare lontano, così come vogliono guardare lontano quei giovani ragazzi in primo piano, che praticano diversi sport, che fanno attività motoria, che non vogliono lasciare indietro nessuno, uno sport inclusivo, non sfugge il richiamo della persona in carrozzina. E poi, per rispettare, per celebrare a nostro modo, al di fuori di ogni frase fatta e di ogni retorica, il richiamo a quella straordinaria entrata della parola sport in Costituzione, arrivata in Parlamento ormai poco meno di un anno fa, era il 20 settembre 2023:
“La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme” …quell’ultimo comma dell’articolo 33, per noi al centro di un percorso di vera e propria transizione sportiva, per una nuova cultura del movimento, per un diritto allo sport che diventi davvero, nei fatti, costituzionalmente tutelato.
Da ormai 76 anni l’Uisp continua a fornire convintamente il proprio contributo anche all'analisi dei fenomeni politici e sociali, consapevole che lo sport popolare, lo sport per tutti, l'attività motoria, il bisogno di benessere che si avverte nelle nostre comunità, altro non sono che una delle tante forme attraverso cui ogni persona, di ogni età ed identità, afferma la propria condizione di vita, la propria esistenza nella società che la circonda e ne costruisce percorsi di vera e propria emancipazione.
Una Uisp che, giorno dopo giorno, per tutti i giorni dell’anno, continua a dimostrare di essere infaticabile nel non voltarsi mai dall’altra parte, una Uisp consapevole quanto lo sport siaun fenomeno sociale capace di attivare energie per la coesione sociale a livello mondiale.
Un mondo sempre funestato da guerre e distruzioni, con le morti di migranti nel Mediterraneo che non si fermano. Non dobbiamo allora stancarci di ‘immaginare’ un futuro anche di pace e cooperazione tra i popoli e fare di tutto perché ciò diventi realtà, anche attraverso il contributo dello sport, il nostro sport.
Questo, avendo ben presente che il nostro Paese, nello scenario europeo ed internazionale, continua a pagare una serie di pesanti contraddizioni, di ritardi, di scelte politiche ed economiche che continuano a non metterlo alla pari di tanti altri.
Questo parte dello sfondo, non semplice, complicato, all’interno del quale continuare a costruire la nostra proposta per realizzare un rinnovato protagonismo che porti la Uisp, con la propria soggettività politico-associativa, a giocare un ruolo sempre maggiormente proattivo nel cambiamento strutturale di cui il Paese ha tremendamente bisogno.
Abbiamo iniziato questo mandato nel pieno della pandemia, abbiamo attraversato ulteriori e pesanti crisi ed emergenze, globali e locali, forse il periodo più complicato della lunga vita dell’Uisp, anzi, toglierei il forse, tenendo sempre barra dritta, consolidando l’associazione come uno dei più grandi corpi intermedi del Paese. E ciò non è affatto una affermazione autoreferenziale, non ce lo diciamo da soli.
Ovviamente continuiamo la nostra strada, senza mai dimenticare limiti da superare, criticità da sbrogliare (quante ne sono arrivate, di nuove, nell’ultimo anno!), nuovi obiettivi da traguardare.
Nel frattempo, oggi, nell’ufficialità di questo Consiglio nazionale, che svolgiamo dopo il 31 agosto, data di termine della stagione 2023/2024, possiamo condividere il grandissimo risultato dell’aver superato quello che abbiamo definito il “muro” del milione di associati, grazie all’impegno e alla scelta maturata da 1.029.850 soci e socie (1.029.850 persone, con codici fiscali univoci!) e 12.028 associazioni e società sportive affiliate, grazie al lavoro instancabile dei 116 Comitati Territoriali e 19 Regionali presenti sull’intero territorio nazionale, del livello nazionale, di tutte e tutti noi, nessuna esclusa, nessuno escluso.
Sul dato degli associati persone fisiche registriamo una significativa
Attività, formazione, studio, progettazione, politiche, comunicazione, risorse e servizi, digitalizzazione, con
Una Uisp che c’è, che è a disposizione della base associativa, grazie alla presenza capillare dei Comitati, alle piccole e grandi iniziative organizzate, in tutte quelle attività di interesse generale svolte “per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale”.
Una Uisp che c’è, attraverso i Settori di Attività, nelle varie discipline, nelle manifestazioni, nei campionati e nei tornei, nei progetti, nazionali e internazionali, nei rafforzati percorsi di salvaguardia e contrasto ad abusi e discriminazioni.
In questo mese così particolare ed impegnativo, ci rivolgiamo alle associazioni e alle società sportive, alle associazioni di promozione sociale e agli altri enti di terzo settore che stanno rinnovando la loro affiliazione o che si stanno avvicinando per la prima volta alla nostra rete associativa, ai loro dirigenti, tecnici, operatori, lavoratori e volontari: siamo al vostro fianco e, insieme, potremo essere sempre più punto di riferimento delle comunità territoriali, per promuovere vero sport sociale e per tutti, nel pieno interesse di cittadini e cittadine di ogni età, contrastando differenze e disuguaglianze, povertà, esclusione, solitudini, contro ogni fragilità, per l’interculturalità, per i diritti, l’ambiente, la solidarietà, i nostri valori mai negoziabili.
Per questo abbiamo necessità di rafforzare e rinnovare ogni giorno il nostro impegno, di ente di promozione sportiva e associazione di promozione sociale, protagonista di un terzo settore sempre più generatore di cittadinanza attiva, partecipazione democratica, economia sociale, capace, come piace dire a me, di rappresentare valori e bisogni, da trasformare in programmi, politiche, atti di governo, a tutti i livelli.
Nelle settimane che ci siamo appena lasciati alle spalle abbiamo provato a raccontare il nostro punto di vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici, lo abbiamo fatto a nostro modo, dal nostro osservatorio, con le nostre sensibilità, condividendo le nostre emozioni. “I Giochi di Parigi, la storia delle storie: quello che rimarrà”, il titolo di un approfondimento pubblicato sull’agenzia Uispress, che ha posto attenzione sullo sport come grande fenomeno sociale, con atleti e atlete che hanno espresso impegno, diritti, identità, al di là di record e medaglie ottenute, gli atleti e le atlete che il mondo si è ricordato essere persone.
Un settembre di grande intensità, un calendario di attività, eventi, appuntamenti, che di giorno in giorno si arricchisce. Una Uisp che sempre di più raccontiamo a 360°, attraverso tutti i canali e le opportunità a nostra disposizione. Una Uisp che si impegna per essere sempre più un punto di riferimento credibile, un pezzo della parte buona e bella del Paese, misurandosi a tutti i tavoli della rappresentanza, continuando a cogliere sempre più convintamente le sfide sul terreno dell’amministrazione condivisa, della trasparenza, del rispetto di leggi e normative, e della rendicontazione sociale, vigilando e accompagnando la messa a terra delle riforme legislative.
Lo faremo, come sempre, con caparbietà, tenacia, massimo impegno. Non dovremo mollare di un millimetro il nostro dovere di rappresentanza, a partire, per la mia e le nostre responsabilità nazionali, nel rapporto con il Governo, con il Parlamento, con uno sguardo e una attenzione verso le istituzioni europee (ricordo le attenzioni da porre verso il Piano di lavoro dell’Unione europea per lo sport 2024/2027 recentemente approvato, in cui troviamo molto del nostro percorso sulla transizione sportiva portato avanti con il CESE – Comitato Economico Sociale Europeo), nel rapporto con le forze politiche, con il mondo sindacale, con il dicastero per lo Sport e i Giovani, la filiera dell’Autorità in materia di sport, con Sport e Salute, all’interno del Consiglio e delle Commissioni del Comitato Olimpico, con quello Paralimpico, nell’impegno all’interno del Forum del Terzo Settore, con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, a partire dalla presenza nel Consiglio nazionale del Terzo Settore.
Lo stesso approccio dovrà essere tenuto sul territorio, nel rapporto con le reti sociali, con le istituzioni locali, con i Comuni, le Regioni, a partire da quei territori, Emilia-Romagna, Umbria e Liguria, dove entro il prossimo mese e mezzo si andrà al rinnovo delle rispettive Assemblee legislative.
Sul tavolo tutti i temi a noi cari, dall’obiettivo del giusto riconoscimento del valore e delle prerogative delle attività organizzate dagli Enti di Promozione sportiva e quindi dalle nostre associazioni e società sportive affiliate, al pieno quindi riconoscimento del valore dello sport di base, dello sport per tutti, da sostenere e supportare, con giuste ed idonee risorse economiche, provvedimenti legislativi chiari e certi che, nell’accompagnare il completamento della messa a terra delle riforme legislative e la loro armonizzazione, creerà le condizioni fondamentali per sviluppare quella dimensione dello sport di base e sociale di matrice europea, presidio appunto di salute, partecipazione, oltre ogni barriera fisica, sociale ed economica. Che l’attività sportiva e l’attività motoria, la cultura del movimento, diventino davvero diritto di cittadinanza per tutti e per tutte e che si superino, limiti ed ostacoli che il sistema sportivo si “autoproduce”. Un paradosso che, diciamo con forza, questo Paese non si può più permettere.
Lavoro sportivo, volontariato, l’attesa autorizzazione da parte della Commissione europea sulla normativa fiscale prevista dal Codice del terzo Settore, l’imminente cambio di regime Iva per gli enti non commerciali che scatterà il prossimo 1° gennaio, il tema dell’Irap, il prossimo decreto ministeriale sull’autocontrollo degli Ets, il rapporto con la Pubblica amministrazione e gli istituti della coprogrammazione e della coprogettazione, le ulteriori necessarie implementazioni e semplificazioni sui Registri, Rasd e Runts, e, non ultimo, il rapporto con gli altri Organismi sportivi, sono soltanto alcune delle molte questioni aperte, insieme alla campagna contro la legge sull’autonomia differenziata, dove ci stanno anche i temi dei Lea e dei Lep, la ormai prossima legge di Bilancio, l’impegno per i diritti di cittadinanza, a partire dallo Ius Scholae, e potremmo continuare ancora.
Tutto questo nell’annata dei Congressi Uisp e quindi dei rinnovi degli organismi dirigenti a tutti i livelli, una grande occasione per rendere sempre più robusta la rete associativa nazionale, con un ruolo che dovrà essere sempre più proattivo, come ho già avuto modo di affermare, nei confronti delle comunità e delle istituzioni, sperimentando forme rinnovate di coinvolgimento, che possano avvertire i bisogni emergenti non solo di attività sportiva e fisica, ma anche di socialità, di benessere, di qualità della vita, di sostenibilità, di inclusione, di volontariato.
Ritengo allora profondamente rispettoso, cogliere l’occasione di questo Consiglio per comunicare sin da oggi a voi, e attraverso voi, all’intera rete associativa, la mia disponibilità a ricandidarmi, se si riterrà opportuno, per poter essere ancora – primo fra pari – il presidente nazionale Uisp per il prossimo mandato, per poter contribuire, agendo la mia responsabilità sino in fondo per quanto concesso giustamente pro-tempore dallo Statuto, a completare un percorso che, ritengo, possa arrivare a chiudere
Una Uisp che dovrà quindi non solo “Immaginare” il futuro prossimo, ma, soprattutto, dare basi e gambe sempre più solide ad una Associazione che, superato il completamento delle riforme, esterne ed interne, avvicinandosi verso i suoi primi 80 anni di storia, dovrà essere capace di continuare nell’ambizione di concorrere a disegnare la storia democratica del nostro Paese e a dimostrare il coraggio di sperimentare sempre strade nuove, in una continua ricerca di senso, di elaborazione, di comunità.
Dai Congressi del territorio, che all’interno di una cornice normativa chiara e solida di cui ci siamo dotati, saranno sicuramente an
Consapevoli tutti e tutte di avere grandi responsabilità: al Congresso del 2021 chiudevo la mia relazione con queste parole, che oggi riprendo:
Sono certo che al centro del confronto sapremo mettere, con passione, massima
Non potrà allora che essere un percorso congressuale basato sul “bene comune”.
Una grande opportunità e un grande impegno, per tutti e tutte.
Passando quindi al terzo punto dell’ordine del giorno, “Convocazione XX Congresso Ordinario”, parto ringraziando Tommaso Dorati, segretario generale nazionale, che con la competenza che tutti ben conosciamo e uno scrupolo che definirei maniacale, ha istruito la bozza di delibera presentata alla Giunta e che è oggi proposta di Delibera di convocazione che la Giunta sottopone al Consiglio, dandone lettura integrale – in una sorta anche di ripasso collettivo delle norme di riferimento, di Statuto e Regolamento.
Una proposta di delibera che di fatto ricalca quanto abbiamo avuto a riferimento nella scorsa tornata congressuale 2020-2021, a partire dalle tempistiche da adottare per lo svolgimento dei Congressi e dalle scadenze previste per le candidature agli Organi, con l’inserimento dell’opzione per i Comitati Territoriali che abbiano un numero di soci collettivi affiliati superiore a 250 di poter convocare con le stesse modalità e norme di svolgimento dei congressi territoriali, più assemblee di soci collettivi raggruppati per area geografica, per attività svolte, o altro, per eleggere i delegati al Congresso Territoriale.
Mi permetto, prima di lasciare la parola al Segretario generale Dorati, a T
Al 2 agosto 2019 la nostra intera Rete associativa aveva già concluso l’iter di approvazione degli Statuti, grazie all’impegno di tutti i livelli associativi e al percorso di studio, approfondimento e accompagnamento nella redazione dell’impianto di uno Statuto nazionale di una Associazione, oggi iscritta sia alla sezione Aps che a quella delle Reti associative, che è, aspetto da tenere sempre ben presente, una unica associazione nazionale che ha obiettivi associativi unici nazionali con modalità di funzionamento uniche nazionali.
Uno Statuto nazionale “ribaltato” sui modelli di Statuto Territoriale e Regionale approntati insieme alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, con la guida e la massima attenzione del prof. Luca Gori.
In questo quadro ritengo che oggi, o, meglio, nel percorso dei prossimi mesi, con un passaggio nel prossimo Consiglio nazionale di dicembre, possa essere utile prevedere alcune modifiche allo Statuto di UISP Aps, alcuni affinamenti di “miglior scrittura” anche in virtù di aggiornamenti del Codice del Terzo Settore, con il Congresso nazionale che potrà essere occasione per andare a mettere maggior ordine su alcuni punti di impianto normativo. A titolo esemplificativo, dal tema dei Livelli e di alcuni compiti delle Giunte, dalla regolamentazione di decadenze e integrazioni alla durata di Collegi e Commissariamenti, che andremo ad approfondire in Giunta.
Ciò, assumendo poi un impegno, che definirei “
Ritengo che questa possa essere la strada più coerente, efficace, giusta, per varie considerazioni oggettive che in Giunta abbiamo condiviso.
Prima la consapevolezza del nostro impianto democratico, che prevede che i Congressi Territoriali e Regionali si svolgano ovviamente prima del Congresso nazionale e rimandare subito dopo i Comitati nuovamente a Congresso non sarebbe sicuramente possibile.
Abbiamo poi alcuni temi che riguardano, tenendo saldi i vincoli normativi, i modelli organizzativi, dei Comitati e non solo, con norme che, mia riflessione, siano da superare. Penso in particolare ad alcune incompatibilità dirigenti di Comitato/dirigenti di Attività, il vincolo del doppio mandato che solo i responsabili dei Settori di Attività.
Ulteriore riflessione è quella legata, restando su linee di carattere generale, all’impegno a completare a breve, senza tentennamenti, un periodo storico in cui siamo stati chiamati a “metter mano alle regole per riformare l’associazione” in un percorso anche didattico e pedagogico per portare al rispetto delle più basiche modalità di funzionamento dell’associazione. Riflessione quindi legata anche al fatto che si possa iniziare oggi a prevedere un alleggerimento delle stesse all’interno degli Statuti, fermo restando la netta applicazione delle stesse, che avranno a quel punto un valore ancora più importante nel consentire di traguardare gli obiettivi politico-associativi complessivi.
Dobbiamo, inoltre, oggi, tenere presente che dopo il vero avvio della riforma del Terzo settore, con la piena operatività del Runts, e dopo il completamento della riforma legislativa del sistema sportivo, compreso il tema della rappresentanza (Consiglio nazionale dello Sport/ Consiglio nazionale dello Sport per tutti, obiettivo e punto di ulteriore caduta della riforma che l’Uisp auspica da molto tempo e più volte anticipato dal ministro Andrea Abodi), potremmo avere proprio nella prossima annualità positivi nuovi elementi su cui dover intervenire all’interno del nostro impianto normativo.
Vi ringrazio per l’attenzione
AVANTI UISP! Immagina!
Tiziano Pesce