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Lo sport sociale Uisp per la Giornata della Memoria

Iniziative in tutta Italia in questo fine settimana. Parla Tiziano Pesce, Uisp: "Per non dimenticare i milioni di ebrei vittime dell'Olocausto"

 

Lo sport sociale e per tutti Uisp ha la memoria lunga, non ha mai smesso di guardarsi intorno, tiene alto l'impegno per i diritti e le libertà, contro discriminazioni e razzismo.  La Giornata della Memoria ricorre ogni anno il 27 gennaio e l'Uisp la celebra con manifestazioni sportive in tutta Italia, da quando nel 2005 l'Onu decise di ricordare così tutte le vittime della Shoah. 

"Ancora una volta lo sport sociale della rete associativa Uisp si mobilita sul territorio per celebrare degnamente la Giornata della Memoria, per non dimenticare i milioni di ebrei vittime dell’Olocausto, la persecuzione e l’uccisione di minoranze etniche, oppositori politici, omosessuali, persone con disabilità - dice Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp - Al centro delle nostre azioni, ancora una volta, il tenere strettamente legate storia, memoria, presente e futuro, per non dimenticare una delle pagine tremendamente più dolorose dell’intera storia dell’umanità e, contemporaneamente, individuare e contrastare anche nuovi pregiudizi e discriminazioni, con una specifica attenzione a favore delle nuove generazioni. La Giornata della Memoria assume poi, nel 2023, per l’Uisp, un significato ancora più particolare, nel settantacinquesimo anno di impegno civile, antifascista e antirazzista, per costruire un mondo migliore. Ricordiamo infatti che l'Uisp nacque nel 1948, intorno ai valori fondanti della Costituzione italiana".

 

Domenica 29 gennaio Uisp Roma organizza un’iniziativa per tenere viva la memoria dell’Olocausto, tramandandola alle nuove generazioni per combattere vecchie e nuove discriminazioni. Si tratta di “Pedalando nella Memoria”, una biciclettata che, partendo alle 9.30 dalla stazione Tiburtina, attraversa i luoghi simbolo di quelle vicende, rievocandole attraverso le esperienze ed i racconti di chi le ha vissute. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Roma – VIII Municipio, Anpi, ArciGay Roma, Bike4city, Ciclofficina MacchiaRossa, Fiab Roma Biciliberatutti, Fiab Roma Ruotalibera, Gruppo Sport e Natura, Salvaiciclisti Roma e VediRomainbici.

La “Run for MEM - Corsa per la memoria verso il futuro” è la corsa non competitiva organizzata da Uisp Bologna in cui si ripercorrono i luoghi della memoria presenti nella città. L’evento è promosso dal Comune e dalla Comunità ebraica bolognese, che hanno dato disposizione di lasciare una corona in ognuno degli stop. La mattina del 29 gennaio ci si troverà dunque tutte e tutti alle 9 in Piazza Memoriale della Shoah per un saluto istituzionale con il sindaco Matteo Lepore, il presidente della Cei monsignor Matteo Zuppi e il presidente della Comunità Ebraica bolognese Daniele De Paz, prima della partenza.

Il 28 gennaio alle 15, invece, prende il via il ciclo diPasseggiate della memoria”, organizzate dal comitato Uisp Empoli Valdelsa, assieme a Soci Coop Empoli, Giallo Mare Minimal Teatro e Aned Empolese Valdelsa. Si tratta di un programma di tre camminate alla scoperta delle pietre d’inciampo installate sul territorio nel 2022. Le “pietre d'inciampo” sono targhe in ottone della dimensione di un sanpietrino con cui si ricordano persone deportate o uccise durante il nazismo, e che vengono poste solitamente vicino alle loro abitazioni. Altri due incontri sono fissati per il 18 febbraio e per il 4 marzo.

Uisp Brescia organizza la proiezione del documentario “Memoria, i sopravvissuti raccontano, che ripercorre le diverse fasi della Shoah italiana attraverso le interviste a 90 sopravvissuti italiani al campo di Auschwitz, tra cui Liliana Segre. L’appuntamento è fissato per venerdì 27 gennaio alle 15, presso la sede del comitato, a Brescia. Introdurrà lo storico e scrittore Bruno Roveda.

Il breve fumetto realizzato da Virginia Cabras, ripubblicato dal Comitato Uisp di Cagliari in quest'occasione, fa riflettere su come un fenomeno così massiccio accada in realtà gradualmente, sfruttando l'indifferenza e la disattenzione delle personeSi tende infatti a considerare l'Olocausto come un fatto storico, con la "S" maiuscola, ma è molto importante ricordarsi che mentre accadeva la sua portata non era universalmente riconosciuta, e riguardava molto più concretamente le persone prese come individui o piccole comunità, nel flusso della vita e delle attività di tutti i giorni

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