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Uisp Sardegna: programma sport terapia per disabili. Pro e contro

Lo sport come terapia riabilitativa per la disabilità. Questa l'idea alla base di un progetto dell'assessorato all'Igiene e sanità, e all'Assistenza sociale della regione Sardegna, che punta a finanziare progetti destinati ai portatori di handicap da integrare nell'offerta del servizio sanitario regionale. Potranno accedere ai finanziamenti in primo luogo le associazioni che operano esclusivamente nel settore della disabilità, che siano iscritte all'albo regionale delle società sportive e che abbiano un'esperienza almeno triennale in attività con le persone disabili. Un'idea innovativa che può comunque essere migliorata, secondo quanto ci dice Salvatore Farina, presidente Uisp Sardegna.

"Il programma sport terapia per i disabili costituisce senza dubbio un fatto positivo - spiega Farina - Viene riconosciuta la funzione terapeutica dello sport e all'approccio tradizionale alla disabilità viene affiancata una proposta di attività sportive. Tra l'altro, va riconosciuto il merito di aver saputo valorizzare un progetto della precedente giunta regionale. Il problema è che il bando è riservato alle associazioni che fanno attività esclusivamente con i disabili. Per noi è un limite. L'Uisp è forse l'unico ente di promozione sportiva ad organizzare attività con persone disabili in tutta la Sardegna, con un'esperienza pluriennale, ma non può partecipare perché si tratta di proposte sportive che coinvolgono sia cittadini disabili che cittadini normodotati. Crediamo sia un approccio che favorisca una più efficace integrazione e inclusione. Ci sono associazioni nostre affiliate, a Sassari ad esempio, che fanno tennis in carrozzina o pallavolo per soggetti autistici, che potranno provare ad accedere al finanziamento, ma non l'Uisp. E' un problema che abbiamo già fatto presente all'assessorato".
(F.Se.)