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“Voci tra gli alberi”: un piccolo volume con un 'alto' punto di vista

L'autore è Stefano Dati, formatore nazionale Uisp per le attività della montagna, che propone un viaggio cognitivo tra sensibilità che rischiamo di perdere

 

Più che un libro è un punto di vista: “Voci tra gli alberi” di Stefano Dati ha il pregio della sintesi e della multimedialità. Un viaggio cognitivo tra sensibilità che rischiamo di smarrire e un invito a riappropriarcene: arrampicarsi su un albero per guardare il mondo da lassù. Una provocazione attualissima, un invito ad un sogno concreto: “Tutti possono essere ‘aggiustaalberi’ – scrive ad un certo punto Dati - e possiamo farlo con poco: basta piantare degli alberi e prendersene cura, amandoli”.
Vedete che non siamo di fronte a pensieri strampalati, un po’ freak, di un visionario, ma a un concreto programma, frutto degli studi sulle intelligenze multiple di Gardner. "Le persone non si rendono conto - dice Stefano Dati - ma gli incendi estivi dei boschi sono la peste del Tremila".

Un esempio attualissimo è l'Agenda Onu 20-30 per l'ambiente e la sostenibilità e l’impegno col quale si è chiuso il G20 di Roma di due settimane fa: "Riconoscendo l'urgenza di combattere il degrado del suolo e creare nuovi vasche di assorbimento del carbonio, condividiamo l'obiettivo ambizioso di piantare collettivamente 1.000 miliardi di alberi, concentrandoci sugli ecosistemi più degradati del pianeta".
Il libro di Stefano Dati, responsabile innovazione Sda Montagna Uisp e responsabile formazione Uisp Campania, è breve e molto preciso, si anima di poesie, racconti, storie che puntano sul coinvolgimento emotivo per accompagnarti in un percorso ambiziosissimo: fare qualcosa, partendo da te.
C’era un tempo in cui “gli alberi rivestivano la terra”, hanno dato molto alla storia dell’umanità ed ora si ritrovano ad essere le vittime sacrificali della nostra epoca, “giganti buoni lasciati al loro destino”.

E’ possibile insegnare ai ragazzi l’educazione ambientale? Stefano Dati ha tentato di rispondere attraverso la fondazione del LAI-Laboratorio Ambientale Interattivo, un innovativo progetto interdisciplinare all’interno del quale i ragazzi delle classi partecipanti entrano in contatto con i boschi in maniera peculiare: facendo lezione sopra gli alberi e ritrovando in questo modo un contatto diretto con la natura. Provate a salire su un albero e vedrete come la vostra visuale potrà cambiare, come spiega Stefano Dati in questo video in cui parla da sopra un albero GUARDA IL VIDEO

Stefano Dati, napoletano, classe ’63, docente di ruolo, insegnante da venticinque anni di scienze motorie nelle secondarie superiori, attualmente ricopre il ruolo di ricercatore universitario in un progetto che vede coinvolte l’Università Federico II di Napoli e la UB di Barcellona. Ascoltiamolo ancora, mentre ci parla dai rami di un albero: “Gli alberi possono rappresentare realmente una testimonianza della nostra vita e renderci tutti più vivi, più sani e soprattutto più aperti a questa vita, per accettare e comprendere tutte le dinamiche di questo pianeta”. (di Ivano Maiorella)