Comitato Regionale

Toscana

Relazione del presidente - Comitato UISP Pisa

I congressi dell’UISP si svolgono in una fase delicata di crisi del paese e di instabilità politica. Il contributo che le associazioni ed in particolare dell’UISP, possono dare è quello di continuare con coerenza e tenacia a muoverci  sul terreno dei nostri valori: diritti – ambiente – solidarietà. Un terreno che ci ha premiato in quanto siamo riusciti a proporre la qualità dei servizi, una rete organizzativa efficace, una serie di attività e progetti legati al nostro concetto di sport come strumento di inclusione sociale di qualità della vita e di benessere. Se siamo arrivati a 17.000 tesserati  e 270 società sportive con bilanci positivi, a oltre 20 progetti praticati sul territorio, non è frutto del caso. E’ merito di un gruppo dirigente attento e sensibile che volontariamente ha lavorato in questi anni, e lo ringrazio pubblicamente. Mi sento orgoglioso di aver rappresentato questa associazione, perché abbiamo raggiunto molti dei nostri obiettivi che non sono solo numerici. Sul terreno dei diritti  abbiamo affermato che il corpo è una finestra aperta sul mondo, il movimento è lo strumento principale  di conoscenza  dell’ambiente e non una corsa contro il tempo.

Il comitato UISP Pisa  continua a presentare le sue attività e le sue proposte. Per questo abbiamo presentato opportunità sportive da 0 a 90 anni. Per noi è importante  il gioco nelle nostre ludoteche, nei campi solari , negli spazi sportivi e non. Il gioco ci insegna a giocare, a controllare l’ansia con leggerezza, senza affrontare rituali ossessivi. Il gioco educativo è ogni gioco, se insegna a gestire l’incertezza, e lo stress. Il gioco ti insegna a giocare con le dita, le parole le smorfie, le ombre sul muro, le nuvole nel cielo, le mattonelle del balcone. Se impari a giocare, il senso ludico diventa il tuo sesto senso. Vista, udito, tatto gusto, olfatto e gioco.

La Bulimia e l’Anoressia  sono i giochi cattivi che abitano nel cortile nascosto, quelli che finiscono male: giochi di guerra con il mondo.

L’UISP gioca con un etica sportiva, centrata sull’opportunità di gareggiare offerta a tutti, sulla lealtà nel seguire le regole del gioco, sul rispetto degli avversari. Il nostro sport è principio pedagogico, percorso educativo, “scuola di vita”. Non esasperazioni, in competizioni ossessive, ma solidarietà e rispetto degli altri. Una sana risposta ai fenomeni di bullismo che si stanno evidenziando nella nostra società. L’UISP vuole presentare nuovi stili di vita attivi per i bambini e le famiglie. Il primo passo verso il benessere e la salute è contrastare la sedentarietà, promuovere il movimento, la creazione di spazi di attività fisica quotidiani. Prima di tutto vogliamo sconfiggere una vera emergenza sociale: l’obesità.  La pratica sportiva in tutte le sue forme, codificata e regolare, non è solo l’espressione di un surplus di benessere, ma esprime anche una domanda incomprimibile di libertà e profondissimo bisogno di valorizzazione. Questo è l’impegno che l’UISP continua ad assumersi insieme alle sue  società sportive,a cui chiediamo di dare un contributo contro l’anoressia, il bullismo e l’obesità. Il gioco non è tra vincere e perdere. Il gioco è non perdersi. Non c’è solo lo sport per tutti e lo sport per pochi, purtroppo c’è anche lo sport per nessuno.

L’Uisp è impegnato con convinzione nella tutela dell’ambiente, inteso come spazio fisico, fatto di costruzione, di suolo, di risorse naturali, ma anche di materiali e attrezzature. Siamo sempre stati presenti severi con le nostre attività ponendole davanti le loro responsabilità ambientali. Quando organizziamo Bicincittà a Pisa, GreenGym nel parco della Pace di S. Giuliano Terme, abbiamo l’obiettivo non solo di sensibilizzare i cittadini a tutelare l’ambiente, a muoversi in bicicletta e a piedi, a promuovere il proprio benessere, ma utilizziamo materiai biodegradabili, l’uso di acqua di rete ed ogni azione che possa aumentare le valenze ambientali. Il nostro scopo è quello di trasmettere ai partecipanti la consapevolezza di essere attori di una trasformazione. La nostra attiva partecipazione al progetto “Pisa città che cammina” con la Regione Toscana, il Comune di Pisa e l’associazione europea contro l’obesità  dimostra la nostra sensibilità ad una mobilità sostenibile e a promuovere stili di vita  attivi verso il benessere ed una migliore qualità della vita. Nei lavori di ristrutturazione  della colonia e del bagno, avuti in concessione dal Comune di Pisa,abbiamo utilizzato rigorosamente il legno in piena sintonia con l’ambiente naturale in cui le strutture sono collocate, abbiamo implementato con piante autoctone le dune esistenti in collaborazione con il parco naturale di San Rossore. Vogliamo uno sport sostenibile e mettiamo in pratica i nostri principi.

Noi siamo convinti che lo sport è percepito ancora come un fenomeno che attiene alla sfera del tempo libero, dell’intrattenimento, dell’attività competitiva.

Noi lo concepiamo come uno straordinario strumento di sociale, basta pensare al rapporto con le minoranze etnico-linguistiche, che valorizza il linguaggio universale del gesto e della corporeità, depotenziandola discriminante rappresentata dal diaframma linguistico, basta pensare all’integrazione svolta all’interno dei nostri campi solari  e ludoteche, all’attività sportiva organizzata con le varie comunità di stranieri, ai progetto nelle scuole.

Aver portato lo sport nel carcere Don Bosco, non significa soltanto “occupare” il tempo dei detenuti, ma sperimentare sistemi di regole e attivare circuiti di comunicazione esistenziale. Aver organizzato anche corsi per arbitri e ed averli accolti nell’associazione dopo aver scontato la pena, per noi è un grande piccolo successo.

L’attività per anziani costituisce una componente strategica attiva contro l’invecchiamento, un’alternativa psicologica e culturale alla solitudine e alla sedentarietà, una rete di relazioni sociali intensa. Basta pensare alle proposte di attività nelle palestre, alle escursioni, al punto estate anziani in città, alla quotidiana esperienza del centro S. Zeno, che ci auguriamo ci venga riconsegnato al più presto. Per aiutare gli anziani, su cui pesa più di altri la crisi economica, abbiamo abbassato i costi di partecipazione alle attività in palestra, non raggiungendo l’equilibrio di bilancio, ma orgogliosi di aver fatto un investimento sociale.

Questa è la nostra presenza sul terreno dei diritti, dell’ambiente e della solidarietà.

A tutto questo si aggiunge la capillare attività sportiva strutturata, attraverso le leghe di disciplina che ci hanno permesso in questi anni di consolidare gli sport tradizionali, di arricchirci di nuove attività come la pallacanestro e la pallavolo, le cui società sono arrivate a circa 80, il biliardino, il burraco, il parkour e tante altre. Voglio ricordare l’esplosione del calcio femminile con 23 squadre, l’organizzazione dell’ormai annuale campionato del mondo di ciclismo amatoriale gestito dalla nostra lega, l’attività intensa di settimane bianche della lega sci. Svolgiamo un’attività continua di formazione, perché riteniamo la qualità degli operatori come un valore aggiunto.

Gestiamo impianti sportivi importanti. In rete con altre associazioni, siamo presenti nei campi della Cella e del Cep, abbiamo costruito e gestiamo la piscina di Cascina insieme alla coop. Arca, abbiamo preso quest’anno in concessione il campo sportivo di “Campo” per avere un impianto a completa disposizione degli amatori, spesso “scacciati” da altri impianti.

Voglio ricordare, anche alle nostre amministrazioni comunali, che gli amatori sono adulti lavoratori che hanno il diritto forse più di altri di allenarsi, di avere campi di calcio e spogliatoi dignitosi. In questo ambiente non girano scommesse, doping, interessi economici, ma solo passione e voglia di stare insieme.

Abbiamo in gestione un bagno e una colonia a Marina di Pisa dal 2007. Siamo presuntuosi nel ritenere questa struttura tra le migliori del litorale., ristrutturata fedelmente in legno con un concetto di eco sostenibilità con il superamento di ogni barriera architettonica fino all’accesso al mare, che ha costi più bassi di ogni altro stabilimento balneare, che è ospitale in quanto accoglie i bambini Saharawi, gli utenti dei centri di disagio mentale, gruppi di ragazzi di comuni della Garfagnana. Vede la presenza quotidiana di circa 100 bambini di campi solari di Pisa che hanno un pezzo di spiaggia riservato, che ospita periodicamente i bambini di San Giuliano e di Cascina. Un vero e proprio “bagno sociale” a cinque stelle.

Abbiamo contribuito alla rinascita del cinema Don Bosco e gestiamo, insieme ad altri, l’area camper a Marina.

Organizziamo le grandi manifestazioni come Giocagin e Bicincittà: il prossimo anno anche Vivicittà; siamo presenti in ogni iniziativa esterna che gli enti locali organizzano, come Giovanisì a Calci e Pisa abbraccia lo sport a Pisa.

Abbiamo intrapreso una strada lunga e difficile che ci richiede ancora maggiore passione, tenacia e competenza, ed uno stile associativo ancora più aperto, leale e solidale, perché questa è una strada che non possiamo percorrere da soli senza chiamare e valorizzare nuove risorse scientifiche e culturali, nuove esperienze associative.

Ecco perché, partendo dalla nostra missione sportiva, apriamo collaborazione con le cooperative sociali ed educative all’interno del consorzio CIP, con l’associazione Fare Spazio ai Giovani nel progetto Fare Spazio in TV, con l’università di scienze motorie, contribuiamo a riaprire un cinema, siamo nella “Casa della Leopolda” nel comitato di partecipazione della società della salute.

Quante cose abbiamo fatto, ma non siamo ancora soddisfatti.

Dovremmo rivolgere più attenzione alle società sportive.

Noi siamo diversi da altri perché non offriamo solo un servizio, ma cerchiamo di dare consulenze per affrontare tutti quei vincoli burocratici, le normative fiscali e tributarie, gli aspetti sanitari e di sicurezza che rischiano di penalizzare tanti dirigenti volontari di società sportive che sono esposti a rischi, multe, sanzioni.

Questo è un patrimonio che ha sostituito i ritardi della scuola nell’attività motoria del nostro paese. E’ una risorsa sociale a rischio estinzione.

Abbiamo organizzato corsi in materie tributarie e fiscali, siamo a loro vicini nelle vertenze con alcuni enti locali miopi che si rivolgono alle associazioni con una logica mercantile e commerciale e non di investimento sociale. Dobbiamo fare di più.

Abbiamo bisogno, come abbiamo fatto a Volterra, di costituire delegazioni UISP in ogni comune della nostra area, in modo da favorire processi di partecipazione capaci di costruire gruppi dirigenti che conoscono bene il territorio e le sue esigenze.

Dobbiamo costruire insieme un’associazione in cui ogni socio possa riconoscersi, che abbia le porte aperte a ogni bisogno sociale, ad ogni nuova attività, a ogni diritto negato. Un’associazione cui ci si possa rivolgere per avere risposte, a cui ogni soggetto associativo di base possa legarsi, senza guardare ad un euro in più o in meno del costo della tessera, ma a cosa noi rappresentiamo, ai nostri valori di fondo e ai servizi che siamo in grado di offrire.

Se continuiamo ad essere accoglienti, solidali, tolleranti, siamo convinti di dare un contributo al cambiamento, all’affermazione dei diritti e ad avere una società più giusta e più equa.

 

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