Azione e reazione, quando il fisico è sottoposto a stress e tensione si rischia di "tirare troppo la corda".
L'azione è evidente, portare il tutto oltre ad un limite naturale e provocare una ferita alla quale il corpo propone una reazione con processi che stimolano il rilascio di sostanze e l'attivazione di recettori del dolore.
Tra le sostanze prodotte ci sono le prostoglandine che causano ingrossamento dei vasi sanguigni vicino alla zona interessata, le azioni di stress e rottura provocano rilascio di fluidi/liquidi che causano gonfiore (tipo i lividi).
Il dolore localizzato ed il blocco delle zone muscolari interessate sono il segnale generale di risposta difensiva del corpo e questo processo continua fino a quando il processo infiammatorio perdura.
In sintesi il corpo sta dicendo che qualche cosa non va è c'è bisogno di un rimedio.
Possiamo, in qualche modo, fare intervenire la natura nella strategia di rimedio per aiutare il recupero ?
Torniamo quindi a sollecitare Gabriella Francesconi, Naturopata esperta in alimentazione e consulente di cucina nutrizionale e fitoalimurgia ovvero la conoscenza dell'uso delle specie vegetali a scopo alimentare.
Bentornata da noi Gabriella, la risposta della natura all'infiammazione è il tema che ti proponiamo oggi, puoi aiutarci ?
"Il processo infiammatorio, di solito è considerato nell’accezione negativa, si esprime in due modalità, quella che ci interessa è la prima, ovvero un meccanismo di difesa non specifico innato, quindi è una risposta protettiva in seguito ad eventi dannosi, siano essi fisici, ma anche chimico-biologici.
In questa prima fase l’infiammazione è utile, in quanto cerca di riparare il danno sia esso cellulare o tissutale, attraverso la vasodilatazione, aumento della permeabilità, con a volte conseguente edema e attivazione della formazione di leucociti.
Come conseguenza dell’infiammazione si ha quindi riparazione o sostituzione del tessuto che ha subito il trauma.
Se la situazione infiammatoria si protrae per molto tempo ed è molto intensa, può provocare effetti che coinvolgono l’intero organismo, come ad esempio l’infiammazione sistemica a basso grado, che produce la secrezione di sostanze infiammatorie (citochine) e potrebbe di conseguenza sviluppare malattie infiammatorie autoimmuni."
Focalizziamo sulle infiammazioni che possono colpire chi pratica sport o fa intensa attività fisica.
"Come ho detto esistono due tipi di infiammazione, che si manifestano con la secrezione di citochine pro infiammatorie (TNF alfa, IL1) e antinfiammatorie (IL 10).
In alcuni studi si è evidenziato che le citochine (miochine), che si producono durante l’esercizio fisico regolare, possono proteggere da alcune malattie croniche associate all’infiammazione di basso grado.
Durante l’esercizio fisico ci sono espressioni diverse delle sostanze infiammatorie prodotte, ad esempio dalle infezioni, tali da confermare l’effetto positivo antinfiammatorio dell’attività fisica, anche per chi soffre di patologie infiammatorie croniche.
Durata e intensità dell’esercizio fisico, determinano gli effetti positivi o meno dell’infiammazione, a questo si aggiunge l’età del soggetto: ad esempio una risposta delle citochine antinfiammatorie si produce dopo un certo tempo di attività muscolare, questo va valutato nell’allenamento o dopo la gara; infatti può capitare che un eccesso di attività fisica possa causare più danni, di una meno intensa, soprattutto in una persona non più giovane."
La natura ci può aiutare a modulare la produzione di sostanze proinfiammatorie ?
"Si ad esempio:
Dalla corteccia della Boswellia (Boswellia serrata), si ricava una resina dalla quale si estraggono gli acidi boswellici. che hanno comprovate proprietà antinfiammatorie, in particolare per contrastare situazioni infiammatorie articolari croniche, comprese quelle di origine autoimmune.
Dal rizoma della Curcuma ( Curcuma longa), si ricava una polvere giallo arancione, usata come spezia. La sostanza attiva (curcumina) ha proprietà benefiche, oltre che epatoprotettive, antiox, antiproliferative, anche antinfiammatorie, tanto da essere considerata come il “cortisone vegetale”.
Ciò si attiva attraverso la diminuita sintesi delle citochine proinfiammatorie.
Per questo trova ampio spazio nell’uso tradizionale in caso di problematiche con componente infiammatoria.
Per una migliore assimilazione si consigliano integratori con titolazione della curcumina, e in caso di assunzione nell’alimentazione, di associarla con sostanze grasso-oleose e pepe nero.
Dalla radice dello Zenzero (Zingiber officinalis), si estraggono dei principi attivi come i gingeroli, che inibiscono l’azione di Cox2 e LOX, due enzimi infiammatori.
I maggiori benefici si sono riscontrati in caso di infiammazioni e dolori muscolari.
Associato alla curcuma si potenziano gli effetti antinfiammatori.
Il salice bianco (Salix alba) è da sempre considerato un ottimo rimedio: antinfiammatorio, antireumatico, antipiretico e antidolorifico. La corteccia (in particolare quella dei giovani rami di 2-3 anni) contiene salicilati, precursori dell'acido salicilico (principio attivo dell'aspirina), ma meno irritante del farmaco.
Alimenti- farmaco ad effetto antinfiammatorio:
Il gambo d’ananas è utilizzato per le sue proprietà proteolitiche, antinfiammatorie, antiedemigene e anticoagulanti.
L’azione antinfiammatoria del gambo d’ananas è ampiamente dimostrata ed è dovuta all’influenza della bromelina sulla sintesi delle prostaglandine, molecole che fungono da mediatori durante i processi infiammatori.
Queste proprietà sono utili per accelerare la guarigione in caso di contratture e stiramenti muscolari.
In alimentazione il gambo si elimina perché coriaceo, ma è li che si concentra la bromelina.
Il metilsulfonilmetano o più semplicemente MSM è un composto organico contenente zolfo.
L'MSM è naturalmente presente in vari alimenti proteici animali (tuorlo) e vegetali (cavoli in genere, cipolla, aglio, noci) e acque sulfuree
Ha proprietà antinfiammatorie e condroprotettici: grazie allo stimolo sulla sintesi della cartilagine articolare; si ritiene che l'integrazione di metilsulfonilmetano possa contribuire a ridurre il dolore e l'infiammazione articolare, aumentando la mobilità dell'articolazione artrosica ed inibendo ulteriori danni cartilaginei.
Attenzione: le sostanze sopraelencate possono avere controindicazioni, legate anche all’interazione con farmaci o integratori, chiedere sempre prima dell’assunzione al medico o all’esperto in fito-integrazioni."
Non si finisce mai d'imparare, grazie alla natura ed a te Gabriella
Dalla Redazione UISP Ciclismo
(RB)
BIKE CARD Tutorial
La Direzione Nazionale UISP ha comunicato a tutti i livelli che in data 01 febbraio 2023 è stato sottoscritto, nel rispetto delle prerogative di ciascun organismo, il rinnovo della Convenzione UISP - FCI per il 2023
Hanno sottoscritto la convenzione 2023 i seguenti Enti: US ACLI, CSAIN, AICS, LIBERTAS, CSEN, ACSI, CSI, UISP e ASI (con Bike Card). I loro tesserati possono regolarmente partecipare alle gare e alle manifestazioni amatoriali e cicloturistiche della FCI.
Dal 09/02/23 OPES ha sottoscritto la convenzione 2023. I loro tesserati, in possesso della Bike Card, possono regolarmente partecipare alle gare e alle manifestazioni amatoriali e cicloturistiche della FCI.
Per agevolare le procedure, è possibile verificare la presenza del ciclista nel database della Bike Card, accedendo alla procedura on line direttamente da questo link oppure tramite l’immagine sottostante