È stato un anno difficile, la parola più pronunciata nel 2013 è stata “crisi”. Per strada, sui giornali, alla televisione questa parola ci ha accompagnato tutto l'anno. Una recessione che pare non avere mai fine e che incide profondamente nella vita delle famiglie. Ma cosa c'entra la crisi con lo sport, con il calcio, con l'Uisp?
C'entra perché sarebbe stato logico presuppore una flessione anche nelle attività sportive proposte, un ridimensionamento dei campionati, delle iniziative. Invece l'Uisp è convinta che lo sport sia un momento di aggregazione sociale, ancor più fondamentale in periodi come questi. È adesso che lo sport deve essere veramente “per tutti”, reale occasione di inclusione e condivisione di valori.
Queste frasi potrebbero sembrare slogan, parole senza contenuti, invece basta “ripensare” il film dell'anno appena finito per capire che è proprio sui contenuti che il comitato genovese Uisp ha lavorato e sta lavorando. Anche quest'anno i campionati uispini sono stati gli unici veri campionati amatoriali, culminati con la grande festa di partecipazione e solidarietà di Marassi. Incassi alla Gigi Ghirotti e tante squadre sul green del Ferraris, vincenti in campo e nel fair play. Dell’Uisp di Genova è il più grande movimento amatoriale femminile d'Italia, i campionati a 11, a 8, a7, a 6, a 6, gli over una diversificazione dei campionati per ogni gamba ed età. Un settore arbitrale preparato e sempre la terna nelle competizioni a undici giocatori. Una seria politica delle quote di accesso, nessun “prezzo civetta” e nessun aumento. E poi le iniziative nelle carceri, Cartellino rosso al razzismo, i torni di calcio giovanile, i Mondiali antirazzisti e tanto altro.
Questa è il percorso che in tanti anni di lavoro l'Uisp ha tracciato, un percorso solido da seguire anche per tutto il 2014, con l'augurio che sia un grande anno di sport per tutti! (Renzo Tebano)
Ancora Buon Anno a tutti!