L'Uisp aderisce alla manifestazione promossa da Amnesty International, che giovedì 25 gennaio accenderà candele in decine di città italiane
Giovedì 25 gennaio saranno trascorsi due anni da quella maledetta sera del Cairo, quando il nome di Giulio Regeni si aggiunse a quelli dei tanti egiziani e delle tante egiziane vittime di sparizione forzata. Pochi giorni dopo, il 3 febbraio, si sarebbe aggiunto al lungo elenco delle persone torturate a morte in Egitto.
L’Uisp aderisce alla manifestazione per continuare a chiedere “Verità per Giulio Regeni”, promossa da Amnesty International il 25 gennaio: in decine di città italiane alle 19.41, l’ora del 25 gennaio di due anni fa in cui Giulio venne visto per l’ultima volta, si accenderanno migliaia di candele. A Roma l’evento si svolgerà in piazza di Montecitorio. Le adesioni sono già tantissime: da quel 25 gennaio, le autorità egiziane si ostinano a non rivelare i nomi di chi ha ordinato, di chi ha eseguito, di chi ha coperto e ancora copre il sequestro, la tortura e l’omicidio di Giulio Regeni. Nel frattempo, qualcuno mostra di credere alla comoda “pista Cambridge”, quella che spinge chi non vuole o non può chiedere la verità all’Egitto a cercarla in Gran Bretagna.
Il presidente di Amnesty International Italia, Antonio Marchesi, invitando a un’adesione e una partecipazione massiccia alle decine di iniziative del 25 gennaio, ha sottolineato: “In questo secondo anniversario di lutto e di domande che la famiglia Regeni fa da 24 mesi senza ottenere risposte, è fondamentale non consegnare Giulio alla memoria, rinunciando a chiedere la verità”. L’invito vale per i cittadini, per le associazioni e soprattutto per i giornalisti.
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