Prosegue questo weekend a Roma, nei locali dello Scout Center, la formazione per i Quadri di Arci Servizio Civile. Ne abbiamo parlato con Federico Murzi dell'UISP di Sassari che sta seguendo da un anno questo importante percorso formativo.
Quando e come è iniziata questa esperienza?
Un anno fa, dopo aver fatto la formazione generale a Cagliari come volontario del servizio civile presso l’UISP di Sassari. Ho manifestato il desiderio di provare ad intraprendere il percorso per diventare un formatore e ringrazio sia Maria Pina Casula per avermi segnalato alla direzione di Arci Servizio Civile che i dirigenti di ASC per avermi dato una chance.
Quali sono i temi su cui vi state confrontando?
Si è partiti da una parte più “normativa” legata alla Protezione Civile. Gli incontri successivi si sono incentrati sulla gestione del conflitto e sul significato dello stesso e sulle dinamiche di gruppo. Questo weekend la docente Cristina Bertazzoni ci parlerà di ruoli e leadership nei gruppi. A seguire ci sarà un laboratorio formativo.
Quali sono secondo te le prospettive?
Personalmente, auspico che si riesca nel medio e lungo periodo a creare nuove coscienze nei volontari del servizio civile. Ce n’è un disperato bisogno, specie in una fase storica delicata come quella che stiamo attraversando.
Cosa ti ha insegnato questa esperienza?
Senza dubbio la possibilità di confrontarsi in modo fecondo con tante persone provenienti da tutta Italia su tematiche complesse e profonde, sia quelle affrontate durante la formazione che l’attuale situazione politica e culturale. (L.C.)
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