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Varese

Il liceo sportivo è realtà: approvato il decreto per la scuola dello sport

Era partito tutto da una proposta di Manuela Di Centa presentata nel 2011 a Mariastella Gelmini, all'epoca Ministro dell'istruzione, e recepita poi anche dal suo successore, Francesco Profumo. Venerdì 11 gennaio il Consiglio dei ministri ha infine approvato in extremis il decreto che istituisce il liceo scientifico a indirizzo sportivo.

«La sezione non è finalizzata solo alla formazione di giovani che praticano sport e sono impegnati in competizioni di rilievo nazionale o internazionale, ma si rivolge a tutti gli studenti interessati ai valori propri della cultura sportiva». Così si legge nel decreto istitutivo di questo indirizzo che già per l'anno scolastico 2013/2014 prevederà l'aumento di un'ora a settimana (per un totale di 3) delle ore di scienze naturali e scienze motorie (la vecchia educazione fisica), e vedrà il latino e la storia dell'arte sostituiti da diritto ed economia dello sport e da discipline sportive. Sarà consentito dotarsi di questo indirizzo solo a quegli istituti che possano disporre di «impianti e attrezzature ginnico-sportive adeguate».

«Si tratta sicuramente di una bella opportunità per tutti coloro che hanno deciso di fare dello sport un'esperienza importante e prioritaria della propria vita – dice Monica Risaliti, responsabile delle "politiche educative e dei sani stili di vita" della Uisp Emilia-Romagna – con un giusto compromesso tra lo studio e la pratica dello sport a un livello più alto di quello amatoriale. Cosa che effettivamente fino ad ora non sempre si è realizzato».

Una buona notizia per la Uisp, ma una notizia meno buona per la Provincia di Varese: qui, infatti, ormai da tre anni è in atto il tentativo di aprire almeno una sezione del liceo sportivo, anche per dare l’opportunità alla scuola pubblica di competere con l’offerta del liceo privato, il Pantani, che da qualche anno a Busto Arsizio ha avviato una sperimentazione proprio con queste caratteristiche.

Ma i tempi tecnici di approvazione e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale non consentono di realizzare in tempo utile quanto è indispensabile per la definizione dei piani dell’offerta formativa da parte delle Regioni e pertanto l’avvio di questo nuovi percorsi liceali viene rinviato al 2014/2015. E non sono poche in provincia, le famiglie che dovranno ripensare un futuro per i propri ragazzi: per il terzo anno consecutivo.