Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Il futuro della Lega Sport e giochi tradizionali. Un'intervista a Ivan Lisanti

La testimonianza del presidente regionale di Lega sui temi dell'attività, del modello organizzativo e dell'innovazione.

"Per quanto riguarda la nostra Lega i temi centrali saranno: i contenuti delle 30 discipline ludico-sportive che si praticano in Lega, l'organizzazione delle attività nelle scuole, i campionati, i corsi e le manifestazioni promozionali che coinvolgono più discipline nei meeting nazionali. Da anni collaboriamo con le altre Leghe - in particolare Sci, Montagna, Atletica e Ginnastiche - e con associazioni ludiche esterne alla Uisp. Nasce dunque l'esigenza di definire le relazioni sulla base della reciprocità condivisa. Un tema che ci appassiona molto è la creazione di un'Area del Gioco come casa comune della Uisp per attività ludico-sportive quali scacchi e bocce. Se nel precedente mandato la parola d'ordine è stata 'salto di qualità' nelle attività, ora il salto bisognerà farlo nelle relazioni interne ed esterne all'organizzazione e nella scelta di un modello organizzativo adeguato a rispondere alla nuova sfida, tenuto conto anche delle difficoltà di risorse umane e finanziarie. I nostri dirigenti di Lega devono accettare di essere dirigenti totali e non solo di disciplina, così come i nostri animatori ludico-sportivi devono essere esperti in più discipline. Ciò comporta un confronto politico-tecnico e formazione ed aggiornamento permanenti. Pensiamo di dotarci di un'organizzazione a matrice come la Uisp e le vecchie organizzazioni del movimento operaio, abbandonando l'organizzazione gerarchica.

Per quanto riguarda l'associazione nel suo complesso, crediamo si debbano avviare due processi: di selezione delle risorse umane adeguate al compito, sia in termini identitari che di competenza; di destinazione selettiva dei finanziamenti finalizzati a risultati concreti e non di mera immagine, senza l'illusione che formulari e procedure possano indirizzare, professionalizzare e sostituire la vera ricchezza dell'associazione, e cioè il lavoro volontario dei soci, la forza organizzata delle nostre associazioni e circoli.

In generale la nostra offerta non cambierà perché da sempre abbiamo promosso nelle nostre attività, davvero per tutti, il diritto al gioco senza distinzione di nazionalità, sesso, età, diverse abilità psichiche e motorie e diverse condizioni di libertà. Nelle nostre azioni sono previsti anche rapporti internazionali di scambio e adesione a progetti di cooperazione promossi da Peace Games. Resta l'esigenza di costruire la relazione con i nostri associati, singoli e collettivi, augurandoci che il programma del tesseramento nazionale ci aiuti a conoscere meglio il corpo associativo".

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