Nazionale

Anche lo sport promuove la costruzione di comunità educanti

Nel rapporto del Forum Disuguaglianze e Diversità anche l'esperienza dell'Uisp Trentino con "FuoriCentro"

 

Il rapporto “Patti educativi territoriali e percorsi abilitanti. Un’indagine esplorativa” realizzato dal Forum Disuguaglianze e Diversità, con il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Paolo Bulgari, esplora la natura, le finalità e i cambiamenti generati dai patti educativi e dalle alleanze educative, partendo da esperienze territoriali. Le due azioni si differenziano per il livello di formalità e la prospettiva temporale dell’intervento, ma sono accomunate dalla collaborazione tra enti locali, scuole e altri soggetti della “comunità educante” con il fine di contrastare le disuguaglianze educative attraverso l’intervento sui diversi fattori che le determinano, soggettivi e di contesto, dentro e fuori la scuola.

Tra le 15 esperienze prese in considerazione come casi di studio per la realizzazione del Rapporto figura anche Fuori Centro, l’alleanza educativa che opera in tre Comunità di Valle della Provincia Autonoma di Trento, e che vede la partecipazione del Comitato Uisp Trentino. Si tratta di un territorio nel quale i livelli delle competenze misurate dai test Invalsi rientrano nella norma e non ci sono tassi preoccupanti di abbandono scolastico. Da uno studio è emersa però una carenza di competenze non cognitive nella popolazione scolastica, soprattutto di quelle legate al capitale sociale e psicologico. L’alleanza educativa è formata da 4 istituti comprensivi e una scuola ladina, 3 fondazioni, 5 cooperative, 7 associazioni, 2 enti for profit, una Unione dei Comuni, una Comunità Montana, la Provincia Autonoma di Trento, un ente del servizio sanitario, un ente di ricerca. L’alleanza punta a migliorare il capitale sociale e psicologico, anche attraverso la creazione e il consolidamento di tre “villaggi educanti”, ovvero di comunità educanti in ogni Comunità di Valle. Per farlo ha avviato dei processi di co-progettazione che hanno portato all’attivazione di diverse attività propedeutiche all’allargamento della comunità educante, tra le quali, per esempio, azioni di rigenerazione urbana culture-based, percorsi di formazione per gli amministratori e percorsi di orientamento mirati a scardinare la percezione di un destino lavorativo già scritto tra i/le ragazzi/e residenti in territori turistici.

L’Uisp Trentino ha realizzato diverse attività e condotto percorsi educativi nell’ambito del progetto, dalle escursioni in montagna alla rigenerazione di spazi urbani degradati. "Insieme ai partner abbiamo curato una parte dedicata alle competenze sportive e realizzato interventi specifici, nell’ottica di promuovere tra i giovani partecipanti la capacità di diventare protagonisti del proprio territorio, ma anche delle proprie scelte - spiega Egon Angeli, presidente Uisp TrentinoI ragazzi hanno potuto riscoprire sentieri, percorsi, ma soprattutto potenzialità, del loro territorio attraverso nuovi occhi, prendendo coscienza delle ricchezze che li circondano e dando vita a momenti di condivisione extrascolastica".

L’indagine sui Patti educativi territoriali e le Alleanze educative nasce con l’obiettivo di porre le basi conoscitive a supporto di un’azione di advocacy del Forum Disuguaglianze e Diversità per la promozione di un’agenda politica sull’uguaglianza e sull’equità in educazione, intesa come uguaglianza di opportunità, a partire da alcune esperienze territoriali. I Patti e le Alleanze educative possono essere sperimentazioni territoriali che producono conoscenza e apprendimenti istituzionali, per la definizione di più appropriate e integrate politiche ordinarie. Queste sperimentazioni portano innovazione all’interno delle scuole (formazione docenti), negli enti del terzo settore, negli enti locali, nei soggetti for profit coinvolti, e possono diventare anche laboratori in cui sviluppare una nuova cultura valutativa, definire strumenti di monitoraggio continuo, dar voce ai beneficiari. Infine, tali esperienze sono in grado di produrre presìdi territoriali stabili per le comunità locali che necessitano di riconoscimento e consolidamento, anche attraverso finanziamenti destinati non a progetti ma a soggetti, in modo continuativo.

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