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Che 2020 sarà? Pensare e agire positivo, perseguire l’utopia sostenibile

L’assemblea Asvis ha illustrato novità e iniziative per lo sviluppo sostenibile. Territorio e innovazione: entrare nel linguaggio comune delle persone

 

Il pianeta e le sue emergenze, tra movimenti e nuove speranze, fallimenti e promesse. Con una constatazione: i giovani sempre più protagonisti, consapevoli e decisi a prendere in mano il loro futuro. Che 2020 sarà? Una strada c’è: pensare e agire positivo, perseguire l’utopia sostenibile, come ricorda Enrico Giovannini, portavoce Asvis. Contrastare chi mette la testa nella sabbia per non pensare a un futuro che ritiene ormai compromesso e chi sogna di tornare a un mondo che ormai non esiste più.

L’assemblea di fine anno dell’ASviS si è tenuta lunedì 16 dicembre con la partecipazione delle organizzazini sociali che ne fanno parte, tra le quali l’Uisp che nel corso dell’anno ha reso concreta questa sua appartenenza promuovendo iniziative nazionali e territoriali sui valori dello sport sociale e per tutti, dall’ambiente alla salute, dai diritti all’inclusione sociale.

L’assemblea Asvis è stata aperta dal suo portavoce, Enrico Giovannini, con l’illustrazione delle novità e iniziative che hanno aiutato lo sviluppo sostenibile a entrare nel linguaggio comune della società italiana: dalla presentazione del Rapporto ASviS, divenuto un punto di riferimento per le istituzioni, al successo dei 1.060 eventi che hanno animato il Festival dello sviluppo sostenibile, senza dimenticare il lancio del portale di informazione Ansa2030, capace di diffondere consapevolezza su queste tematiche tra i cittadini. Giovannini ha introdotto anche riferimenti al Bes-Benessere equo e sostenibile, perché in Italia, ma anche a livello europeo, l'ossessione per la pura crescita economica ha dominato e domina tuttora il dibattito pubblico e il disegno delle politiche.

Il 2019 ha fatto registrare una crescente attenzione ai temi dell’Agenda 2030, ma sono emerse anche nuove sfide che l’Alleanza dovrà affrontare per mantenere il suo ruolo di orientamento del Paese verso lo sviluppo sostenibile. GUARDA IL VIDEO

Tra i traguardi più significativi, è stata citata la trasformazione del Cipe in Cipess, Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, che servirà a orientare gli investimenti finanziati dallo Stato verso l’Agenda 2030. Inoltre, l’ASviS ha dimostrato una significativa capacità di incidere sui processi politici a vari livelli, confermando una crescente presenza sul territorio. Anche nel campo dell’educazione si sono registrate novità importanti: non solo l’educazione allo sviluppo sostenibile è entrata ufficialmente nei programmi scolastici e universitari, ma l’Alleanza ha organizzato scuole estive di formazione di alto livello. Altro risultato di rilievo è arrivato dai “Saturdays for Future”, iniziativa che ha ricevuto il plauso delle Nazioni unite per essere una “buona pratica sul piano internazionale”.

Nella seconda parte del suo intervento, Giovannini ha enunciato le linee programmatiche per il biennio 2020/2021. Tra i temi sui quali si svilupperà l’azione dell’Alleanza nel biennio 2020-2021, sui quali si sono espressi molti partecipanti all’Assemblea, particolarmente significativi sono:
- l’ampliamento della presenza sui territori affinché le varie dimensioni della sussidiarietà tra politiche sovranazionali, nazionali, regionali e territoriali possano trovare un raccordo e un riferimento concreto, con una grande attenzione alle città ma anche coinvolgendo nel percorso verso lo sviluppo sostenibile anche le aree non urbane che rischiano di rimanere ai margini;
- la nuova impostazione politica europea, che la Commissione von der Leyen e il rinnovato Parlamento hanno scelto di orientare all’attuazione dell’Agenda 2030: questa svolta richiede un impegno più forte dell’Alleanza sui tavoli europei, in stretto raccordo con gli Aderenti;
- il ruolo di partner scientifico che l’ASviS svolge nei confronti del Commissariato generale che gestisce il “padiglione Italia” a Dubai Expo 2020, dedicato alla bellezza e alla sostenibilità, occasione straordinaria per portare le eccellenze italiane su questi temi a livello internazionale;
il potenziamento del Festival italiano dello sviluppo sostenibile, che dovrebbe coinvolgere le ambasciate italiane nel mondo;
- un più attento monitoraggio della legislazione nazionale ed europea, ma anche dell’attuazione degli impegni assunti dai singoli soggetti economici (le imprese in primo luogo) e sociali rispetto all’Agenda 2030, per ridurre al minimo il rischio del greenwashing, cioè delle enunciazioni alle quali non seguono comportamenti effettivi.  

L’assemblea si è conclusa con la riconferma di Pierluigi Stefanini ed Enrico Giovannini nei rispettivi ruoli di presidente e portavoce dell’Alleanza. (A cura di Ivano Maiorella)