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Ciclismo Uisp: prosegue il giro per l'Italia nel verde

Questa volta andiamo nel Lazio, con una suggestiva pedalata dal Colosseo al Lago Albano, una passeggiata tra storia, arte e bellezze naturali

 

 

Torna il Giro d'Italia nel verde Uisp, a cura della redazione Ciclismo Uisp. Il racconto, suddiviso per regione, di alcune proposte ed esperienze di turismo in bici, alcune facili altri meno, comprensive dei dettagli di percorso (traccia GPS), distanze, altimetrie e suggerimenti su cosa vedere, cosa mangiare, curiosità del luogo ed altro. Non sono i racconti delle manifestazioni cui siamo abituati ma ci è sembrato un modo adeguato per stare vicini tra noi, colmare distanze, sognare momenti migliori e collezionare idee per il futuro. Il progetto non è ancora completo ma è già disponibile sul sito un una sezione apposita a disposizione di tutti voi. Al momento siamo quasi a metà strada, ci sono nove proposte completate per altrettante regioni: CampaniaEmilia-RomagnaLazioLiguriaLombardiaPiemonteSardegnaToscanaValle d’Aosta.

L'ultima proposta in ordine cronologico è quella relativa al Lazio, per la precisione Roma. A Roma caput mundi, la città eterna con il suo fascino e la sua la storia, proponiamo un percorso classico e tutto sommato semplice ma che riserva sorprese, sia per l’aspetto culturale che per quello sportivo.

Pedalare in contesto urbano, specie nell’Urbe per eccellenza, non è sempre semplice a causa della congestione del traffico che i romani ben conoscono, tuttavia ci sono alcune aree che sono sopravvissute, in particolare una cintura verde che collega il Colosseo al Parco Regionale dei Castelli Romani, dove resistono larghe aree naturali, sentieri sterrati e tratti di strada romana.

Il percorso di cui parliamo parte dal fulcro della Roma del fasto imperiale e ha come meta finale il lago di Albano nei pressi della residenza estiva del Santo Padre a Castel Gandolfo. Cosa ricorda Roma più di altro se non il Colosseo, che sarà il nostro punto di partenza per uscire dalle mura capitoline: abbiamo come meta una della più note strade consolari di epoca repubblicana, costruita per collegare la capitale a Neapolis (Napoli) e a Brundisium (Brindisi) ovvero l'Appia Antica, un poco di traffico verso il Circo Massimo, per la ciclovia del Sole che utilizzeremo per un tratto, poi ci muoviamo verso le Terme di Caracalla.

Da Via Porta di San Sebastiano in poi, troveremo un fondo ciottolato, quei “sanpietrini” che costituivano il selciato delle strade consolari. Avanziamo accanto alle prime ville nobiliari, archi e monumenti sepolcrali. Siamo ancora dentro Roma "moderna", eppure ci inoltriamo nella storia, sotto l’Arco di Druso attraverso Porta San Sebastiano siamo al di fuori delle mura aureliane si passa nei pressi della chiesa del Domine Quo Vadis dove continueremo a seguire il percorso dell’Appia Antica verso il lago Albano in questo viaggio nella storia

Il percorso è di 26 km in andata, ripercorrendolo anche per il ritorno diventa una gita interessante e sportivamente completa di 52 km. Non del tutto semplice, la presenza del ciottolato può risultare scomoda ed indigesta con il tubolare stretto quindi è consigliabile una MTB, una Gravel o comunque una sezione di pneumatico abbastanza comoda dati gli sterrati presenti e le sollecitazioni a cui si è esposti. Non è da sottovalutare neppure il dislivello posto al termine per passare oltre Castel Gandolfo e giungere al Lago Albano, 420 metri possono farsi sentire sulle gambe meno allenate, ma volendo si può evitare tornando prima di affrontare le asperità

L’itinerario è ben segnalato e sul percorso non mancano di certo gli spunti per delle soste e delle visite culturali, alcune delle quali ricordiamo qui:

La Basilica e le catacombe di San Sebastiano, un cimitero ipogeo di Roma, lungo la via Appia Antica nel quartiere Ardeatino che costituisce uno dei pochissimi cimiteri cristiani rimasti accessibili. Il Circo Massenzio dove si tenevano le corse dei carri. Il Mausoleo/Tomba di Cecilia Metella, Costruito durante l’impero di Augusto in onore di Cecilia Metella, figlia di un console romano. La Villa dei Quintili, grande complesso residenziale dell’epoca romana. Il Mausoleo di Casal Rotondo, imponente tomba circolare della fine del I secolo a.C.

C’è ovviamente molto altro in questa splendida cornice archeologica che lasciamo al vostro gusto.

Eno-gastronomia

In questa occasione, invece del solito elenco di pietanze e vini, i capitolini ci vengono in soccoro consigliando qualche cosa di verace. Parliamo delle “fraschette”, ovvero luoghi all’aperto oppure al chiuso lungo l'itinerario dove si può gustare un buon panino con la porchetta, accompagnato dal vino dei castelli romani. E per i vegani, sempre nella tradizione, un assaggio di olive, melanzane e peperoni sott’olio, un modo per tornare alle memorie del pranzo al sacco, del “fagotto”. Insomma, in gergo “Se magna”. (Roberto Babini, redazione Uisp Ciclismo, con la collaborazione di Uisp Lazio e della redazione Uisp Nazionale)