Nazionale

Il Calcio Uisp tra campo, qualità e formazione continua

Intervista al responsabile Calcio Uisp nazionale Alessandro Baldi: il punto della situazione sul Settore Uisp alle soglie della nuova stagione sportiva

 

“Il calcio oggi in Italia – dice Alessandro Baldi, responsabile Calcio Uisp – sia quello proposto dalla Federazione, che quello praticato dai soci degli Enti di promozione sportiva, rappresenta una grande fetta di atleti ed atlete. Quasi il 50% di chi pratica sport oggi in Italia gioca a calcio, sia esso calcio a 5, a 7 o a 8, calcio a 11 o calcio camminato. È una disciplina innata nella nostra popolazione, e la Uisp deve essere brava a recepire le esigenze delle persone e a modellare la propria proposta associativa a seconda delle loro richieste, pur non snaturando assolutamente questo magnifico sport. Una componente fondamentale in chi pratica il Calcio Uisp è dettata dai valori che spingono i nostri tesserati a praticare questa disciplina da noi: le motivazioni molto spesso prevalgono anche sulla componente atletica, anche se negli ultimi anni il livello di preparazione è molto aumentato".

L'Uisp è un Ente di promozione sportiva che abbraccia tutte le fasce d’età: propone un calcio inclusivo, sia maschile che femminile, per giovani, ragazzi, adulti ed over 60, a 5, a 7, a 8, a 11 e da qualche anno anche il calcio camminato, riservato a tutte quelle persone over 55 che fino a pochi anni fa smettevano di giocare perché ritenute troppo “su di età”. L'Uisp è riuscita a coinvolgerli con questa nuova proposta che non è un'invenzione della Uisp, ma è nata una decina di anni fa in Inghilterra, Ma il merito del Calcio Uisp è stato quello di credere fino in fondo in questa pratica e di “importarla” in Italia, organizzando ormai da due anni le Finali nazionali di categoria assieme alle altre discipline.

"Altro aspetto da rimarcare del nostro calcio è l’inclusione: Matti per il calcio è solo un manifesto di quello che abitualmente facciamo sul territorio Italiano - continua Baldi - Dal 3 al 5 ottobre a Montecatini Terme andrà in scena la 13^ edizione di questa manifestazione che raggruppa 16 squadre di calcio a 7 provenienti da tutta Italia, composte da pazienti dei Centri di salute Mentale delle Asl, assieme a medici ed infermieri. Se non è inclusione totale questa… Ancora, i Mondiali Antirazzisti non hanno ormai più bisogno di presentazione, ed utilizzano il calcio come strumento per aggregare ed abbattere barriere. 

Altro aspetto molto importante che ci tengo ad evidenziare è l’entrata in vigore da ormai un anno del nostro Regolamento tecnico nazionale, ideato con le regole del gioco del calcio ma modificato a misura di socio, in funzione della preparazione atletica dei nostri tesserati e delle esigenze che nel corso degli anni i nostri esperti componenti del Settore tecnico arbitrale nazionale hanno riscontrato andando in giro sul territorio italiano. A questo si aggiunge la proposta di formazione continua, sia essa riservata agli atleti, ai dirigenti o agli arbitri. E non mi riferisco solo ad una formazione prettamente tecnica, ma anche e soprattutto ad una formazione valoriale e dirigenziale, che risponde anche ad una forte esigenza della nostra Associazione.

Inoltre, garantiamo in tutte le manifestazioni, dai territoriali, passando per i regionali e fino al nazionale, tre gradi di giustizia sportiva. Elemento questo che tutela ancora di più, qualora ce ne fosse bisogno, i nostri associati, garantendo loro una possibilità di appello ulteriore in caso di ricorsi. Ancora, vantiamo una rifiorita uniformità di regole, e soprattutto di applicazione delle stesse, su tutto il territorio. È un percorso lungo e, non lo nego, non privo di difficoltà, ma che sta portando i suoi frutti: il nostro impegno si sta tramutando in uniformità anche di applicazione delle regole, con corsi e seminari costanti.

Infine, la qualità che i nostri dirigenti sui campi, i direttori di gara, ed i dirigenti di Settore di attività esprimono per la buona riuscita delle manifestazioni sportive è un altro fiore all’occhiello della nostra Associazione, che rivendichiamo con grande orgoglio. La loro preparazione tecnica e dirigenziale – conclude Baldi – ci permette non di essere la copia della Federazione, né un suo derivato, ma una Associazione diversa e con una identità ben precisa. Di cui andiamo molto fieri!”. (Roberto Rodio, redazione Calcio Uisp)