Nazionale

Solidarietà e vicinanza dell'Uisp a Mimmo Lucano

"Con Lucano l'Uisp ha percorso pezzi importanti della sua strada, proprio a Riace in occasione dei Mondiali Antirazzisti", ha detto Tiziano Pesce, presidente Uisp

 

Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp, è intervenuto all'incontro "Changing the chants" su calcio e antisemitismo, promosso in collaborazione con la rete FARE network, nell'ambito dell'Almanacco Antirazzista Uisp: “Parlare di antirazzismo, di lotta alle discriminazioni, di accoglienza, oggi, diventa ancor più importante - ha detto Pesce - e assume un valore ancora più profondo in questa giornata triste, tremendamente triste, in cui abbiamo appreso della sconcertante condanna a Mimmo Lucano, già sindaco di Riace, a 13 anni e 2 mesi, quasi il doppio della richiesta dei pm”.

A Mimmo Lucano vada tutta la mia, nostra, solidarietà e vicinanza. Una condanna che ha dell’incredibile, che deve preoccupare enormemente - ha proseguito il presidente Uisp - Come sempre non possiamo che esprimere fiducia nella magistratura e nel suo lavoro. L’auspicio è che questa sentenza possa essere riesaminata, come del resto già accaduto in vicende passate. Mimmo Lucano lo conosciamo, con Mimmo Lucano abbiamo percorso pezzi importanti di strada insieme, proprio a Riace, proprio con i nostri Mondiali Antirazzisti itineranti, in quella splendida terra simbolo di solidarietà e accoglienza; con percorsi di inclusione e di democrazia oggi messi pesantemente in discussione”.

Dall'esperienza dei Mondiali Antirazzisti svolti a Riace è nato un docufilm, realizzato e prodotto dall'Uisp: "Riace", che racconta i tanti viaggi della speranza ai quali assistiamo da anni, che dall'Africa portano in Europa attraverso il nostro Paese. Mustafa e Farhan cinque anni fa hanno lasciato le loro famiglie, i loro amici e insieme si sono incamminati verso quell’orizzonte lontano. Si sono aiutati durante quel viaggio che è partito dalla Somalia ed è proseguito nel deserto, sino all'odissea in mare, sui barconi. Arrivati in Italia hanno seguito percorsi diversi e si sono rincontrati per caso sui campi dei Mondiali Antirazzisti nel luglio 2019, "per correre dietro ad un pallone e divertirsi, non per scappare”. La loro storia si intreccia con quella di Ali, un ragazzo del Gambia da alcuni anni in Italia, a Matera, dove ha iniziato a lavorare come mediatore culturale in una cooperativa sociale. Nel documentario, si incrociano voci, suoni e speranze di circa trecento ragazzi che per tre giorni hanno dato un un calcio al razzismo e a ogni forma di discriminazione.

"RIACE. I MONDIALI ANTIRAZZISTI NELLA TERRA DELL'ACCOGLIENZA"