Nazionale

Uisp Roma: ripartite le attività all'impianto Fulvio Bernardini

Dal 3 giugno l’impianto sportivo ha riaperto le porte e sono ricominciate le attività esterne, tra cui il pattinaggio e l’arrampicata

 

L'impianto sportivo comunale Fulvio Bernardini Uisp di Roma ha finalmente riaperto i battenti. Poteva aprire il 25 maggio secondo le disposizioni del Governo, ma ha voluto attendere la guida Uisp. Dal 3 giugno, quindi, l’impianto è aperto nuovamente e a piccoli passi sono ricominciate le attività esterne. Sono ripartiti molti corsi tra cui il fitness, lo skate, l’arrampicata e il pattinaggio. Tutte queste attività sono state organizzate rispettando le normative per il Covid e in totale sicurezza.

Fino al 7 agosto il Fulvio Bernardini Uisp offre la possibilità di recuperare i mesi persi, a tutti coloro che avevano già pagato un abbonamento, attivo nei mesi della chiusura forzata. Anche il rugby è ripartito ma solo per la preparazione atletica, mentre le attività di calcio e parkour sono state sospese poiché era troppo difficile riprenderle seguendo le nuove disposizioni. Il 15 giugno sono partiti i Centri Estivi Multisport e l’Indy Summer Crew per ragazze e ragazzi dagli 11 ai 16 anni.

Attualmente il pattinaggio, lo skate e l’arrampicata sono le attività che stanno andando molto bene. Proprio sull’arrampicata l’Uisp Roma ha intervistato Andrea Giurato, responsabile settore Arrampicata UispRoma work in progress, il quale ha commentato la ripresa: “I primi giorni sono stati molto difficili perché le persone erano ancora spaventate, con il tempo però hanno ripreso fiducia e adesso sta venendo un bel po' di gente. C’è sicuramente un maggiore ritorno all’attività rispetto ai primissimi giorni di apertura”.

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Riaperti i corsi di arrampicata quindi, ma seguendo attentamente le disposizioni: “Abbiamo ripreso le indicazioni fornite dal Protocollo di sicurezza Uisp e quello della Federazione di arrampicata sportiva che rispecchiano il distanziamento sociale e che in ambiente aperto hanno minori limitazioni rispetto agli ambienti chiusi, nello specifico utilizzo della mascherina per distanze inferiori ai 2 m o al metro, in base allo svolgimento o meno di attività fisica. In particolare, per l’arrampicata – prosegue Giurato – abbiamo iniziato a utilizzare la magnesite liquida che è divenuta una condizione essenziale per potersi arrampicare senza dover sanificare tutti gli oggetti che vengono toccati”. La magnesite liquida è ad alto contenuto alcolico e permette quindi una sanificazione delle mani.

Ultima battuta dedicata al ritorno delle persone alle attività e alla loro serenità: “Alcune persone sono venute da noi da altre palestre perché non volevano ritornare in ambienti chiusi. La maggior parte dell’impianto del Fulvio Bernardini è all’aperto e ciò in questo periodo rilassa molto dal punto di vista psicologico le persone”. (Sergio Pannocchia)